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For those about to rock!

La rivoluzione musicale di Rock Band arriva anche sulle pagine di Multiplayer.it!

RECENSIONE di Antonio Jodice   —   08/11/2010
Rock Band 3
Rock Band 3
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Versione testata: Xbox 360

Della crisi dei generi musicali si parla da mesi, oramai. Troppi titoli commercializzati ogni anno, troppe versioni differenti, ma fin troppo simili nei contenuti, che hanno fatto pensare a qualcuno che la diffusione inarrestabile si fosse fermata. La risposta dei due colossi in campo quest'anno è diametralmente opposta con Guitar Hero che punta a rinvigorire la giocabilità e la modalità single player, affondando i denti nelle consuetudini del genere, e con questo Rock Band 3 che, dopo la parentesi dedicata ai Beatles, prova ad abbattere i confini tra il suonare vero e quello simulato con un'innovativa modalità di gioco e una serie di strumenti nuovi di pacca.

For those about to rock!

Per entrare in sala prove serve un bel investimento, in termini di tempo e di denaro, ma l'intelligenza e la creatività con cui Harmonix ha affrontato questo compito hanno dello sbalorditivo.

Occhio alla spesa

La struttura di Rock Band 3 è stata affinata più che cambiata. Si entra in un gruppo virtuale e si suona in una serie di concerti disseminati per gli Stati Uniti, cercando di raccogliere un numero sempre crescente di fan e lo status di star internazionali della musica, grazie a un repertorio di 83 canzoni che vanno dal pop, in omaggio alla nuova tastiera a 25 tasti, al Rock classico e d'avanguardia, per una selezione di brani solida e diversificata (anche divertente da suonare, per chi se lo stesse chiedendo). L'idea che funziona è quella di aver spostato l'attenzione dalla serie di concerti da inanellare, che pure ci sono sotto forma di sfide a cui si accede a diversi step di fan accumulati, su una pletora di obiettivi da conseguire, ognuno per i diversi strumenti, che tengono alto l'interesse e che dividono le canzoni per difficoltà, stile e, persino tutorial. In questo modo, ogni singolo passo affrontato porta alla crescita della gloria della band e ci si sente stimolati a provare ogni canzone proposta a più livelli, avvertendo una crescita costante nel gioco, anche se tutti gli orpelli di contorno alla "vita" del gruppo sono stati ridotti veramente all'osso.

For those about to rock!

Detto questo, chi volesse un nuovo episodio di Rock Band e avesse già comprato il 2, desideroso solo di nuovi brani da suonare, sappia che le canzoni da scaricare dalla fila infinita di quelle disponibili online sono più che abbastanza, visto che questo terzo capitolo, sostanzialmente, non aggiunge niente alla serie. La vera novità sono le modalità Pro, la tastiera e la chitarra a sei corde (di plastica, ma che può essere tranquillamente, e meglio, suonata col plettro) sviluppata da MadCatz e vendute separatamente per una cifra intorno ai 79 euro e 150 euro, rispettivamente. In attesa della Fender con corde di metallo che andrà probabilmente intorno ai 300 e che può essere suonata anche attaccata a un amplificatore vero e proprio. Stiamo parlando di un bel po' di denaro, senza dubbio, ma quel che si ottiene in cambio rifonda il genere dalle basi e pone una nuova prospettiva, quella di un approccio morbido alla musica e alla manualità necessaria per suonarla con un paio degli strumenti più popolari, pur con una serie di dovute puntualizzazioni.

Come fosse vero!

La tastiera, per la quale 63 degli 83 brani prevedono le necessarie parti da suonare, in modalità base, costituisce la versione più facile del gameplay classico dei Rock Band, visto che ci sono 5 tasti dei 25 deputati ai soliti colori da premere al momento giusto e che, quindi, non necessita neanche dell'uso di due mani come per la chitarra (la sinistra per i tasti da premere e la destra per la pennata). In questa modalità, quindi, è quasi un passo indietro, più che una novità. Per natura, invece, e per come Harmonix è riuscita a risolvere la "lettura" dei tasti e delle note da premere durante una canzone, con i tasti da percuotere che si illuminano al momento giusto, in modalità Pro, la tastiera si piazza lì con la batteria al primo posto della verosimiglianza con la controparte reale. I tutorial sono ben strutturati e introducono chiunque alle fondamenta dello strumento in pochi passi, e i diversi livelli di difficoltà disponibili per ogni brano, permettono a chiunque di cimentarsi nell'impresa di sentirsi ancora più un vero musicista. Ogni singolo brano può essere suonato in modalità allenamento, col gioco che evidenzia la posizione della mano e i tasti da premere per ogni nota, e che si ferma, aspettando che il giocatore abbia preso confidenza con la combinazione di tasti richiesta. Un approccio per tutti, quindi, sottolineando che, anche al livello principiante, si tratta di una giocabilità più complessa rispetto a quella che si è imparato a conoscere nella serie di giochi musicali di questi anni. La soddisfazione, però, che si prova è molto maggiore. Laddove oramai, i più esperti erano in grado di suonare alla prima qualsiasi canzone in modalità classica, anche ai livelli più difficili, qui la sfida si sposta sul campo noto a chi suona davvero, visto che anche il brano più semplice va imparato, soprattutto all'inizio. Ogni canzone ha dei pattern di note da premere, che chiedono alle mani di spostarsi sulla tastiera e la sfida è adesso quella di imparare queste sequenze e di acquisire l'agilità necessaria con un senso di apprendimento progressivo che dà al tutto una nuova consistenza e un fascino sempre diverso. Questo tra l'altro, aiuta anche a superare le barriere dovute ai propri gusti musicali, visto che ogni brano rappresenta una sfida verso un proprio miglioramento, slegandolo dal grado di apprezzamento che si abbia per il genere, o meno. Insomma, non è che si impari a suonare la tastiera, ma l'approccio manuale è quello e ci si può seriamente addentrare nella mentalità necessaria per affrontare la musica "vera".
Da un punto di vista logico, il lavoro fatto per la chitarra è ancora più incredibile, visto che il manico e le corde sono state scomposte in una serie 102 tasti, ognuno dei quali rappresenta una nota diversa sulle sei corde. Salendo nel livello di difficoltà si passa dal suonare singole note, ai power chords agli accordi più complessi con barrè e arpeggi, con anche la difficoltà di dover ripetere esattamente le posizioni e gli accenti degli originali, laddove suonando su uno strumento vero il musicista si può prendere libertà interpretative qui non possibili, ovviamente. Insomma, si tratta di una sfida potenzialmente infinita.

Obiettivi Xbox 360

Rock Band 3 vanta ben 62 obiettivi per 1250 punti, più del solito quindi. Come tutti i titoli di questo genere richiede molta dedizione e tempo, di scaricare dei brani dallo store e di cimentarsi con tutti gli strumenti. Ci vuole pazienza, ma è proprio il gioco di per sé e la sua impostazione che spingono il giocatore a dedicarcisi per un po' o a non provarci nemmeno. Senza vie di mezzo.

Un mondo da sbloccare

Giocare e accumulare fan porta a sbloccare una pletora di personalizzazioni per il proprio musicista virtuale, tra vestiti, locali in cui suonare, strumenti e accessori. Lo stile grafico è rimasto lo stesso e continua a fare il suo dovere con, pochi, effetti piazzati a sottolineare i momenti clou dei brani più coreografici. Come detto, però, si vede che il grosso del lavoro è stato dedicato alle modalità Pro, che coinvolgono anche la batteria con dei nuovi piatti, anche questi venduti separatamente. Si può usare la chitarra anche per suonare il Basso, ma, proprio per la verosimiglianza alla contro parte reale, quando si sale di livello di difficoltà, il fatto che il manico sia più stretto rispetto a quello di un basso elettrico, porta ad un po' di problemi nei passaggi più difficili. Con tutto che l'esperienza è dannatamente gratificante anche in questo caso.

For those about to rock!

Il sistema di calibrazione audio video che, con i sensori delle periferiche, è perfetto, consente dopo una prima pratica di suonare accordi e note senza neanche guardare lo schermo e di concentrarsi sui cambiamenti di posizione. Le differenze, ovviamente, sono quelle di una diversa sensibilità al tocco, se si parla della chitarra, e di un riferimento numerico che, per ogni nota indica la posizione in cui postare la mano sinistra sul manico, anche perché sbagliare nota non produce alcun suono, ovviamente, ma il consueto rumore da errore. Le differenze, almeno per un neofita, si fermano qui e non si può che levarsi il cappello di fronte ad un lavoro che, soprattutto, a livello di game design deve aver richiesto anni di studio e di pianificazione.

Conclusioni

Multiplayer.it
9.3
Lettori (47)
8.8
Il tuo voto

Rock Band 3 è una vera rivoluzione per il genere dei giochi musicali, ma solo per chi abbia voglia di comprare il bundle con la tastiera o la chitarra pro, venduta separatamente. Fatto questo, serve anche la voglia di affrontare un assottigliamento strepitoso dei confini tra il suonare vero e quello a cui ci hanno abituato da anni gli strumenti di plastica che si trovano nei salotti di molti di noi e in diverse versioni. Limitazioni tecniche e necessità di gameplay pongono delle distanze inevitabili tra l'esperienza reale e quella che si può sperimentare in Rock Band 3, ma è quanto di più gratificante e simile si possa desiderare all'inizio di una vera e propria carriera da musicisti e potrebbe essere l'alba di un nuovo modo di far avvicinare le persone ad una delle passioni più belle che si possano coltivare.

PRO

  • Un nuovo modo di giocare
  • Quanto di più simile alla musica vera
  • Lo sviluppo e lo studio alla base
  • La tracklist

CONTRO

  • Esperienza costosa
  • Un mero data disk per chi vuole giocare "classico"
  • Potrebbe spaventare chi non suona (ma a torto)