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Solo per giovani padawan

E se la Forza e le spade laser si comprassero con la carta di credito?

RECENSIONE di Christian Colli   —   01/12/2010
Star Wars: Clone Wars Adventures
Star Wars: Clone Wars Adventures
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Clone Wars Adventures non è un vero e proprio MMORPG e ogni paragone con titoli del calibro di Star Wars Galaxies o del futuro The Old Republic è assolutamente fuori discussione: il titolo sviluppato da Sony Online Entertainment è infatti una specie di browser-game, nel senso più letterale del termine visto che il client si scarica in pochi minuti direttamente dal sito ufficiale e il gioco viene eseguito direttamente via browser.

Solo per giovani padawan

Le premesse sono dunque semplici quasi quanto il gioco, e questo non è necessariamente un male, sopratutto se consideriamo il franchise stesso: Clone Wars Adventures è ispirato, naturalmente, all'acclamata serie animata in 3D Star Wars: The Clone Wars, considerata dai fan dell'universo di Guerre Stellari come il sincero ringraziamento di George Lucas per non avergli bruciato lo Skywalker Ranch dopo la creazione di Jar Jar Binks. Il gioco però riesce a essere un po' contraddittorio: sembra chiaramente mirato a un pubblico di giovanissimi, nonostante i temi e alcune sequenze della serie siano tutt'altro che infantili, eppure chiede qualcosa che i giovanissmi difficilmente posseggono, una carta di credito piena di denaro sonante. La domanda della settimana: spendereste una manciata di euro per sfoggiare una nuova spada laser?

E' una questione di look

Clone Wars Adventures sfrutta lo stesso stile moderno e stilizzato della serie animata per proporre una serie di piccole ambientazioni che fanno da hub e punto di incontro per i vari giocatori, impersonificati da avatar tridimensionali molto simili tra loro. Fin qui, tutto funziona come in un normale MMORPG: è possibile infatti interagire con gli altri giocatori, comunicando tramite la finestra di chat o aggiungendoli a una personale lista di amici. L'estetica è gradevole e ben realizzata per le dimensioni del client, i modelli poligonali son semplici ma non privi di dettagli e simpatiche animazioni, e l'interfaccia è accogliente e pratica. Grazie a pochi pulsanti e scorciatoie è possibile subito esaminare la propria scheda personale, cambiare qualche parametro e scoprire pressoché immediatamente dove casca l'asino. Come dicevamo, il look dei nostri avatar è infatti inizialmente molto, molto basilare. Chi non vorrebbe potersi levare gli straccetti di default per indossare, magari, la mitica uniforme di Obi-wan Kenobi o l'abito di Mace Windu? O magari, preferireste cambiare il colore della vostra spada laser da blu a verde? Clone Wars Adventures ve lo permette, ma per farlo dovrete pagare in denaro sonante.

Solo per giovani padawan

Ogni upgrade, che in realtà poi è unicamente estetico, si compra con gli Station Point, i quali a loro volta si acquistano in vari pacchetti pagando tramite Paypal o carta di credito. Ben presto ci si accorge che un buon 90% del gioco è proprio basato sulle microtranszioni e quasi tutte le possibilità offerte al giocatore vanno comprate. Come già detto, cambiare spada laser non influenza proprio nulla, se non l'estetica, e l'acquisto sarebbe giustificabile in vista di un'ampia interazione sociale all'interno di una community solida, ma nulla di questo esiste in Clone Wars Adventures: gli hub sono infatti scarsamente popolati da giocatori impegnati più che altro con i vari mini-game e ben poco interessati a fare conversazione.

Una raccolta di minigiochi

Clone Wars Adventures non manca di incentivare il giocatore con qualche trucchetto, come una sorta di abitazione privata in cui ammirare i trofei conquistati durante il gioco. In effetti, abbiamo parlato di giocare a abbiamo menzionato i minigame, dunque sorge spontanea la domanda: ma come si gioca veramente questo MMO? Nonostante l'acronimo che lo identifica, Clone Wars Adventures è un gioco decisamente single-player, benché i record siano registrati in apposite leaderboard; tramite la pressione di un tasto è infatti possibile accedere a un menù che offre una ventina di minigiochi diversi, spesso ispirati a IP già esistenti, rielaborati in tematica Star Wars.

Solo per giovani padawan

L'esempio più lampante è senz'altro Republic Defender, una sorta di "tower defense" in cui dovremo sviluppare e potenziare le armi di difesa in svariate mappe. I minigiochi offrono un'ottima varietà di gameplay e sfide per tutti i gusti, così tra minigiochi in cui bisogna scovare le differenze tra due immagini o scrivere le parole suggerite sullo schermo, chiaramente orientati verso i più piccini, fanno capolino anche prove più elaborate che coinvolgono coreografici duelli di spade laser controllati tramite la pressione di pochi tasti in un tempo limite o gare di speeder ad alta velocità che sfruttano un discreto engine tridimensionale. La qualità dei minigiochi è soddisfacente e anche per i più grandi ci sono passatempi interessanti, ma ben presto si scopre che soltanto una piccola parte di ogni minigioco è gratuita, praticamente solo il livello di difficoltà base: il resto è accessibile soltanto pagando un mese di gioco, passando cioè da account padawan ad account Jedi. Per le sue "fatiche" il giocatore è ricompensato in Republic Credit, la moneta virtuale con la quale è possibile acquistare una manciata di feature, sempre sopratutto estetiche, ma in realtà il grosso degli elementi bonus resta confinato nell'universo degli Station Point a pagamento, sicuramente fuori dalla portata dei bambini al quale sembra indirizzato il titolo.

Conclusioni

Multiplayer.it
5.5
Lettori (8)
3.0
Il tuo voto

Quella delle microtransazioni sembra ormai diventata una moda ma bisogna ammettere che con Clone Wars Adventures si è passato un po' il segno. La maggior parte delle feature acquistabili non è certo indispensabile, ma SoE le sbandiera di fronte a un pubblico giovane aspettando che strisci la carta di credito dei genitori. E' davvero una filosofia stramba, ed è un peccato che sia applicata a un gioco tutto sommato godibile e scacciapensieri come questa compilation di minigame. Da provare, insomma, se non avete niente da fare e volete cimentarvi con qualche semplice giochino.

PRO

  • Client leggero, interfaccia funzionale
  • Ottima varietà di minigiochi
  • Tecnicamente semplicissimo ma gradevole

CONTRO

  • Si paga praticamente ogni sciocchezza...
  • ... compresa parte dei minigiochi
  • Livello di difficoltà tarato verso il basso