Versione testata: Xbox 360
Va bene, le verbose introduzioni a carattere "storico" non interessano a nessuno, ma qui non ci si può proprio esimere dal farlo perché la nostalgia è un ingrediente basilare di NBA Jam, un gioco che torna di prepotenza dai colorati anni dei 16-bit gridando "Boom shaka-laka!" in faccia alle moderne e seriose simulazioni sportive d'oggi. Era quasi la metà degli anni 90 quando la conversione praticamente perfetta dall'arcade Midway arrivò su Super NES e Megadrive, trascinando tutti con il suo irresistibile approccio iperbolico al mondo del basket.
Un titolo che spingeva all'acquisto del multi-tap per giocare in quattro, corpi strizzati intorno ad un Mivar da 14 pollici, compagni/avversari facilmente a portata di ingiuria e vesciche sulle mani a causa dell'uso intensivo dei pad non troppo ergonomici dell'epoca. Dopo tali fasti, risulta strano come la serie sia rimasta accantonata per tutti questi anni, seppure la cosa rientri evidentemente nella crisi che ha investito molti titoli arcade dall'avvento del 3D ad oggi. C'è voluta l'iniziativa diretta del creatore originale Mark Turmell, nel frattempo passato ad Electronic Arts, per dare una nuova chance ad un gioco che inspiegabilmente pareva non voler rientrare nei soliti meccanismi del revival facile e di sicuro impatto, riuscendo quindi ad aumentare l'aspettativa con il passare degli anni. A più di 15 anni di distanza, l'occasione non è stata sprecata: il nuovo NBA Jam è un'ottima trasposizione in chiave moderna dello spirito originale, anzi è un'attualizzazione sia del concetto che dello stesso gameplay dell'epoca, rimasto praticamente invariato con l'aggiunta di qualche modalità extra e - introduzione fondamentale - l'applicazione del multiplayer online che fornisce al gioco linfa vitale continua e di facile accesso.
He's on Fire!
NBA Jam rappresenta un approccio veramente particolare alla pallacanestro, a dire il vero con ben pochi punti di contatto con lo sport vero e proprio, a parte il fatto di dover lanciare la palla dentro ad un canestro e qualche altra regola basilare. Le partite si svolgono all'interno di riproduzioni piuttosto fedeli di campi reali, ma le squadre, tanto per cominciare, sono composte di due soli elementi intenti a battersi con una foga difficilmente consentita all'interno di una partita regolare. Lo scopo è sempre quello di vincere una partita composta da quattro tempi (di durata variabile e a scelta) con il tradizionale sistema di punteggio assegnato ai canestri, ovvero 2 o 3 punti a seconda della distanza da cui si tira, ma a parte questo, la necessità di concludere un'azione d'attacco in 24 secondi, l'impossibilità di bloccare la palla e continuare a spostarsi (i "passi") e il goal tending (blocco della palla in parabola discendente verso il canestro), tutti i mezzi sono leciti per arrivare alla vittoria. Ne deriva un'interpretazione spettacolare ed estremamente esagerata del basket, nella quale i giocatori sono in grado di effettuare schiacciate assurde che sfidano le leggi della fisica, saltando praticamente da ogni posizione non appena entrano di poco all'interno dell'area da due punti, nonché una capacità di tiro che, a seconda delle caratteristiche del giocatore, risulta piuttosto aumentata rispetto alla realtà.
Come se non bastasse, con un tasto è possibile attivare il "turbo" (legato ad una barra che si esaurisce e si ricarica) che aumenta la velocità dei personaggi in maniera esponenziale, mentre la mancanza di qualsiasi regola comportamentale impone l'utilizzo di spinte e gomitate come manovre difensive e offensive standard, nel tentativo di intercettare o proteggere la palla. C'è addirittura una modalità "on fire" che si innesca quando uno stesso giocatore segna tre canestri consecutivi, che aumenta la sua velocità e la sua precisione a canestro, rendendo la palla fiammeggiante tra le sue mani. Scordiamoci dunque una riproduzione realistica dello sport in questione, perché al di là delle licenze ufficiali su squadre e giocatori (le cui caratteristiche sono peraltro riprodotte piuttosto fedelmente sia nei visi che nelle tipiche valutazioni sui fondamentali) l'esperienza di gioco è qualcosa di completamente diverso. E' un arcade di vecchio stampo, che sacrifica la profondità in favore dell'immediatezza e della frenesia dell'azione, lasciando perdere qualsiasi strategia concentrandosi sulla velocità di esecuzione e la prontezza nei riflessi, diventando quasi un picchiaduro nel continuo scontro fisico alla ricerca del possesso di palla fino alla risoluzione catartica della azioni nelle impossibili schiacciate accompagnate dai classici commenti estasiati dell'esaltato telecronista.
Nuove possibilità
Al di là della nuova veste grafica, il contributo fondamentale dato da questa nuova versione alla struttura classica di NBA Jam è sicuramente l'introduzione del multiplayer online, che consente di fruire sempre al meglio del gioco, considerando che l'esperienza in singolo non rappresenta un divertimento abbastanza duraturo, abbassando il livello di sfida e mancando di quell'imprevedibilità ed emozione aggiuntiva data dalla presenza di compagni e avversari umani. Le modalità di gioco non sono moltissime e, dopo un primo periodo di entusiasmo assicurato, la longevità è probabilmente il maggiore punto dolente di questo prodotto, essendo la sua struttura estremamente semplice e poco articolata, basata sul divertimento immediato, tuttavia sono state applicate delle lodevoli aggiunte. C'è la carriera classica che sostanzialmente propone diverse sfide in sequenza per ogni divisione dell'NBA, culminando ognuna con una sfida contro i "boss", rappresentati da un'accoppiata storica del baseket americano che diverrà, se battuta, utilizzabile poi dal giocatore. Il "Remix Tour" presenta invece un insieme di tutti i vari mini-game inseriti in questa nuova versione: "Smash", ad esempio, si presenta come una partita normale ma lo scopo è distruggere il canestro avversario a suon di schiacciate prima degli altri, "Elimination" è una gara di punti nella quale viene eliminato via via chi ha il punteggio più basso, "Domination" ci impone di prendere il controllo di varie zone del campo segnando da posizioni prestabilite in modo da moltiplicare il punteggio e così via in una serie di variazioni sul tema che, specialmente giocate in multiplayer, offrono un buon diversivo all'azione principale. La situazione in cui NBA Jam risulta maggiormente godibile è dunque la possibilità di giocare con amici, possibilmente, in modo da ricreare il clima originale che che caratterizzava arcade e versione console a 16-bit, sebbene la modalità in singolo presenti dalla sua, in ogni caso, la spinta offerta dalla possibilità di sbloccare un gran numero di giocatori e opzioni segrete, in linea anche in questo caso con il capostipite.
Obiettivi Xbox 360
NBA Jam contiene curiosamente un doppio sistema di obiettivi, tra quello standard di Xbox 360 e quello specifico delle "sfide" proprie del gioco, i quali non sempre si sovrappongono precisamente (anzi, quasi mai). Gli achievement veri e propri sono molto più rari delle challanges interne al gioco, essendo soltanto 26 a fronte dei soliti 1000 punti, un numero piuttosto esiguo rispetto alla norma attuale. Come in ogni sportivo, buona parte degli obiettivi è legata a particolari prestazioni da raggiungere in campo, mentre un'altra parte si sblocca progredendo tra carriera e Remix Tour.
Ode al pixel
Stilisticamente è stato fatto un ottimo lavoro in EA Canada per cercare di riportare lo spirito originale all'interno del contesto videoludico moderno. Invece di pastrocchiare con i poligoni cercando un'evoluzione lineare della grafica originale in linea con gli standard odierni, è stata scelta una visione particolare con i giocatori apparentemente schiacciati su due dimensioni e un utilizzo caricaturale di elementi digitalizzati che ricorda un po' le soluzioni adottate da South Park. Di fatto, le teste, tratte direttamente da immagini reali, paiono incollate ai corpi restituendo un effetto "manichino" ampliato dai movimenti più o meno innaturali, restituendo un effetto veramente esilarante. E' un gioco di poche pretese dal punto di vista tecnico, ma che è riuscito a fare della semplicità un vero e proprio punto di forza, grazie ad un'ottima pianificazione dal punto di vista stilistico.
C'è da dire che si tratta di un titolo che parrebbe calzare a pennello nel settore digital delivery, sia per il non eccessivo "peso" tecnologico che per la sua stessa essenza arcade, il cui spirito sembra renderlo più indicato (e inizialmente pareva proprio che così fosse anche nei piani del publisher) come prodotto scaricabile che non come retail a prezzo pieno e questo ci pone in una prospettiva diversa anche nella valutazione del gioco. In ogni caso, c'è una compattezza e coerenza di fondo in questo progetto che non è comune riscontrare, specialmente trattandosi di un remake che, in quanto tale, si trova a mediare tra il vecchio e il nuovo, inteso come tecnologie, concetto e pubblico. Da questo punto di vista, il lavoro svolto da EA è stato veramente lodevole, trovando il giusto mezzo tra la fedeltà allo spirito originale e l'apertura al moderno. Notevole anche il comparto audio, sia per quanto riguarda la colonna sonora in stile "elettro-funk" anch'essa derivata dall'originale sia per il caratteristico e immancabile commentatore che rispolvera il vecchio repertorio di celebri esclamazioni, entrate ormai a far parte della "cultura" popolare videoludica.
Conclusioni
NBA Jam è un ottimo remake, cosa che comporta lati positivi (in gran parte) e negativi. Rimanendo perfettamente fedele allo spirito originale, fa leva su tutti i punti di forza del vecchio arcade che torna al giorno d'oggi in tutta la sua freschezza originale, tuttavia lasciando invariata anche quella scarsa profondità di gioco che è un elemento caratterizzante del prodotto, ma che non può non rappresentare un limite, specialmente con la scelta effettuata dal publisher di inserire il prodotto nella fascia retail. Si tratta in ogni caso di un divertimento assicurato, con dei distinguo da applicare: per i fan dell'originale, il fattore nostalgia amplifica il richiamo e rende sicuramente questo NBA Jam un titolo da avere, i nuovi utenti potrebbero invece trovare presto limitante la grande semplicità caratteristica dell'azione di gioco, specialmente considerando la quantità di alternative presenti oggi sul piano del multiplayer online.
PRO
- Immediato e divertente
- Ottima soluzione stilistica
- Il multiplayer amplifica il divertimento
CONTRO
- Anche troppo semplicistico
- Può annoiare in fretta
- In singolo offre ben poco