Presentato inizialmente con il titolo Rainy Woods e un differente protagonista Deadly Premonition ha letteralmente spaccato in due il mondo della critica videoludica, quasi si trattasse di una produzione tripla A dall'hype smisurato. Invece, ci troviamo di fronte a un titolo sviluppato dai piccoli studi di Access Games portato a compimento con un budget modesto e senza poter contare sulla spinta delle roboanti trombe di grandi campagne di marketing, qual è allora la causa di questo singolare caso mediatico?
Welcome to Twin Peaks
David Lynch ce lo ha già esaurientemente spiegato: se volete raccontare un avvincente thriller investigativo ambientatelo nella boscosa provincia americana e condite il tutto con una spruzzata di paranormale. La formula resa famosa dalla serie Twin Peaks è stata da allora ampliamente sfruttata con successo e l'ultimo di questi esempi è proprio quell'Alan Wake che di un certo uso dell'immaginario sovrannaturale ha fatto la sua fortuna.
Deadly Premonition segue ancora più da vicino gli insegnamenti della serie dei primi anni '90 sfruttandone l'iconografia con una tale fedeltà da rendere il lavoro degli sviluppatori a tratti un tributo all'opera televisiva.
Impersonando l'eccentrico agente dell'FBI Francis York Morgan (chiamatelo York) siamo arrivati dalla città a investigare su un macabro omicidio di una giovane donna svolto nei pressi di una tranquilla cittadina americana immersa nella natura. Qui York entra immediatamente in contatto con la gente del posto, accolto da una prevedibile diffidenza nei confronti del suo atteggiamento metropolitano, ma, oltre a questo non esaltante benvenuto, si rende subito palese come ci siano delle anomalie in quell'ambiente che sembra abbiano a che fare solo con il nostro protagonista, mentre la popolazione autoctona appare ignorare ogni manifestazione paranormale.
Durante le indagini la componente sovrannaturale si fa progressivamente più preponderante in un gioco a rincorrersi tra il lavoro reale alla ricerca delle prove e una sfiancante lotta psicologica che impegna York nel cercare di dipanare i misteri più surreali che stanno dietro l'omicidio.
Per giungere alla risoluzione del caso è necessario mettersi d'impegno nel dedicarsi alla ricerca di prove, analizzare scene sospette e reperire informazioni e interrogare gli abitanti del posto, tutte attività distribuite sulla vasta mappa liberamente esplorabile ricca anche di missioni secondarie e oggetti da raccogliere. L'area che racchiude l'intera cittadina di Greenvale e i suoi dintorni vanta un'estensione di tutto rispetto, tanto da renderla addirittura troppo dispersiva quando (e capita spesso) siamo chiamati ad attraversarla in auto per recarci al successivo luogo d'incontro. A questo non vengono incontro nemmeno la cartina del menù che non offre uno zoom out abbastanza ampio per offrire una panoramica adeguata e soprattutto il sistema di guida delle vetture della polizia che rispondono in maniera molto legnosa ai comandi e non regalano una guida fluida e soddisfacente nonostante siano state implementate delle feature interessanti come il consumo di benzina e l'usura del mezzo da tenere sempre d'occhio.
Guadagnarsi da (soprav)vivere.
Durante il suo soggiorno a Greenvale, York non deve solo pensare alle indagini, visto che Deadly Premonition offre al giocatore numerose azioni non sempre legate all'attività lavorativa dell'agente speciale dell'FBI. Oltre a circa sessanta missioni secondarie sparse, lungo l'intera area della mappa, sono disseminati posti dove poter pescare, raccogliere fiori, locali e negozi dove poter acquistare cibo, indumenti, armi o quant'altro potrebbe rilevarsi utile nel corso dell'avventura. Sono presenti anche attività più accessorie, ma che offrono comunque un piacevole diversivo all'azione poliziesca come la necessità di pulire gli abiti indossati o radersi per avere un aspetto più presentabile. Ognuna di queste possibilità richie ovviamente un esborso di denaro, anche se i metodi per intascare dollari facili non mancano, anzi praticamente ogni azione nel gioco offre una ricompensa monetaria che va ad aggiungersi all'importo del nostro stipendio che ci viene versato regolarmente.
Oltre della salute delle nostre finanze personali è fondamentale tener sotto controllo la salute di York, rappresentata dalla canonica barra della salute che a sua volta viene influenzata da altri tre parametri, il primo è il battito cardiaco che sale quando stiamo correndo, quando tratteniamo il respiro per non essere individuati dai nemici e quando usiamo la sirena dell'auto per andare più veloce (?), gli altri due sono i più canonici indicatori di fame e stanchezza che si mantengono rispettivamente mangiando e dormendo (o bevendo caffè), viene da sè che tale differenzazione nella statistiche del nostro avatar comporta anche una gestione più accurata dell'equipaggiamento da portarsi appresso per avere con se gli oggetti necessari ad ogni bisogno.
Alle sessioni di indagine si alternano fasi action dove il gameplay pare mutuato dagli ultimi episodi di Resident Evil con York che affronta fasi shooter, seguendo le oramai arcaiche meccaniche di mira da fermo contro delle figure che ricordano molto da vicino gli shibito della serie Siren, anche qua l'originalità pare non farla troppo da padrone visto anche la ripetitività dell'aspetto dei nemici ma comunque il tutto rimane funzionale all'atmosfera malata e decadente di queste sessioni in netto contrasto all'ordine e alla pace che sfoggia l'ambientazione nelle fasi diurne. Maggiormente frustrante è il sistema di mira che mostra il fianco a troppe indecisioni e una tendenza all'abbondanza delle munizioni che unita alla scelta di fornire il giocatore (a livello normale) una pistola dai colpi infiniti minano il senso di pericolo e precarietà che certe situazioni vorrebbero trasmettere.
Obiettivi Xbox 360
Deadly Premonition si presenta con solo dodici obiettivi da sbloccare... tutti segreti! A questo punto per non rovinarvi la sorpresa non ci resta che augurarvi buona indagine.
Una storia ben scritta
Dove Deadly Premonition dà il meglio di sé è sicuramente nella narrazione, riuscendo a raccontare i misteri che si celano dietro il caso di omicidio in maniera avvincente, offrendo al giocatore chiamato ad indagare un intreccio di collegamenti e realtà dietro ad ogni personaggio. Ognuno degli abitanti di Greenvale presenta caratteristiche fisiche e comportamentali spiccate che si accentuano qualora dovremo relazionarci con loro durante il nostro lavoro, spesso questa caratterizzazione va a sfociare in veri e propri stereotipi tanto da donare delle tinte un po' grottesche alla popolazione autoctona. Stessa cosa si può dire del protagonista York che non tarda a mostrare la sua eccentricità fin dalle prime battute, presentandosi come un accanito fumatore amante della cucina e caffeinomane, oltre al fatto che per tutta l'avventura ha l'abitudine di interloquire da solo parlando con un suo amico (apparentemente) immaginario quasi fossero degli scambi di vedute con il giocatore stesso davanti allo schermo.
Eccentricità a parte quel che è sicuro è come tutti questi soggetti hanno da offrire importanti informazioni alle indagini, alcuni addirittura dietro ai loro segreti personali, spesso nascosti da atteggiamenti sopra le righe, possono celare un contributo fondamentale agli sviluppi della storia, che man mano acquisterà connotazioni sempre più surreali fino a coinvolgere le vecchie leggende del posto e anche la storia personale di York che come tutti quanti avrà lui stesso qualcosa d'importante da raccontare.
L'evoluzione delle indagini si fa così avvincente alternandosi tra le ore diurne passate alla ricerca e all'analisi di prove e testimonianze e le sessioni notturne dove l'agente speciale si vede costretto a portare avanti il suo lavoro fronteggiando ostili dentro una versione sporca e malata dei luoghi simbolo della città (sessioni quest'ultime che possono essere rigiocate alla ricerca di indizi che ci sono sfuggiti precedentemente) fino a un crescendo di colpi di scena davvero sbalorditivi nel finale del gioco. Finale che arriva dopo circa venticinque ore di gioco qualora ci si dovesse concentrare quasi esclusivamente sulle missioni principali anche se noi ci sentiamo di consigliarvi di prendervi del tempo per approfondire la conoscenza della peculiare realtà di Greenvale che con i suoi numerosi aneddoti e scheletri dentro gli armadi ha molto da offrire in quanto a coinvolgimento e atmosfera, le vostre indagini inoltre ne gioveranno sicuramente.
Stile rurale
Ma allora cos'è che ha scatenato lo scandalo e l'imbarazzo di molti nostri colleghi quando si sono trovati a tirar le somme nel giudicare Deadly Premonition? L'aspetto più controverso, anzi quello palesemente insufficiente è proprio quello visivo e sonoro. Abbiamo già accennato come Access Games abbia sviluppato quest'opera avvalendosi di un budget modesto, ma è innegabile fin dai primi minuti come l'estetica del gioco sia davvero troppo misera per poter esser giustificata dalle questioni di investimento nel progetto.
Deadly Premonition appare né più né meno come un prodotto uscito dall'era PS2 con aliasing abbondante su tutte le superfici, popup continui e una modellazione poligonale grezza e sgraziata, così come le animazioni che tendono a ripetersi troppo ossessivamente in particolare nei comportamenti dei protagonisti così da andare a minare la recitazione dei soggetti in scena regalando inavvertitamente un senso di grottesca ironia in momenti che magari il copione richiederebbe maggior serietà. Bisogna sforzarsi di filtrare tutti gli avvenimenti vissuti attraverso quell'immagine posticcia di decadimento grafico per rendere giustizia a una storia che, quella sì, denota un grande impegno perché talvolta non si riesce a capire dove arriva il citazionismo per i trash movie anni '80 e dove invece siano i limiti a volte ingenui della programmazione. Il tutto è aggravato anche dal lavoro approssimativo fatto con il comparto audio che manda fuori sincrono il labiale dei personaggi e lascia qualche dubbio sulla scelta delle canzoni in determinati momenti particolarmente delicati. Sia chiaro non stiamo andando a fare delle analisi approfondite alla ricerca del proverbiale pelo nell'uovo, qua ci troviamo di fronte a una vera e propria debacle tecnica che raggiunge il suo massimo nelle (alla lunga ripetitive) parti di inseguimento condito di QTE dove gli sviluppatori hanno scelto l'uso di uno spettacolare picture in picture che abbassa la risoluzione a video e appesantisce l'immagine di rallentamenti, di un espediente così malamente implementato potevamo anche farne a meno.
Un aspetto positivo risiede nel prezzo altamente concorrenziale con il quale viene distribuito il gioco che alleggerisce almeno in parte il peso di certe lacune della produzione.
Conclusioni
Di Deadly Premonition si potrebbe dire tutto e il contrario di tutto, c'è già chi lo ha stroncato senza mezze misure e chi si è lasciato affascinare dal caso di omicidio e dai suoi inaspettati sviluppi narrativi. È ovvio come una cosmesi così sgraziata, possa minare l'esperienza a quei giocatori che proprio non riescono a passare sopra a un aspetto grafico così datato e sinceramente non ci sentiamo di biasimarli troppo, ma tutti quelli che vogliono addentrarsi tra la natura incontaminata di Greenvale lasciandosi rapire dalle indagini e dallo svilupparsi della storia avranno comunque delle grandi soddisfazioni nel riuscire a dipanare la matassa di misteri che avvolge la comunità di quella singolare provincia americana. Chi è amante dei thriller e dei survival horror e in particolare di una particolare iconografia resa famosa dalla serie di Twin Peaks dovrebbe sforzarsi di passar sopra alle seppur grandi limitazioni del prodotto e incoraggiato dal prezzo più che allettante potrebbe ritrovarsi per diverse ore catturato dalle indagini insieme all'eccentrico protagonista York.
PRO
- Grande atmosfera
- Tutti i personaggi sono ben caratterizzati
- La storia avvincente con degli inaspettati colpi di scena
CONTRO
- Tecnicamente davvero brutto
- Modello di guida da rivedere
- Fasi shooter piuttosto imprecise