Versione testata: PlayStation 3
Uscito nel 2008 in esclusiva su Wii, l'originale De Blob venne accolto in maniera estremamente favorevole dalla critica, un po' meno dal grande pubblico Nintendo, abituato da anni a chiudere gli occhi di fronte all'offerta delle terze parti. Naturale dunque, la decisione da parte di THQ di mettere in produzione un sequel multipiattaforma, che riprendesse le caratteristiche vincenti del primo capitolo puntando però ad un bacino d'utenza più ampio e -si spera- più ricettivo. Sulla base di queste premesse nasce dunque De Blob 2, che abbiamo avuto modo di testare nella sua incarnazione per PlayStation 3.
Più Blob per tutti
Trattandosi di un franchise che non fa della complessità della trama il suo punto di forza, De Blob 2 può essere tranquillamente affrontato anche da chi non avesse nemmeno mai sentito nominare il predecessore. La storia è infatti molto semplice, e ricalca a grandi linee ciò che si è visto nel primo capitolo: è sufficiente sapere che il Compagno Nero e la sua malvagia INKT Corporation sono tornati alla carica risucchiando tutti i colori dalla vivacissima Prisma City, e sarà compito del gelatinoso protagonista restituire al luogo la sua originaria bellezza, liberare gli abitanti e scacciare nuovamente i cattivi. La banalità dello storyline è compensata da un design dei personaggi assolutamente adorabile, che trova la sua massima espressione nelle divertenti cutscene che spesso e volentieri riservano anche delle gustose citazioni che probabilmente solo la parte più matura del pubblico sarà in grado di cogliere.
Come anche il suo predecessore, De Blob 2 è un prodotto trasversale a tutti gli effetti, semplice e carino quanto basta per ammaliare l'utenza infantile ma allo stesso tempo capace di regalare diverse soddisfazioni anche ai giocatori abituati ad un approccio più hardcore. Di fatto, il gameplay è rimasto sostanzialmente invariato: si tratta sempre di muovere il protagonista all'interno di varie ambientazioni (11 per la precisione), assorbendo colori da apposite fonti ed utilizzandoli per combattere il grigiore imperante riportando edifici e costruzioni al loro aspetto originario e facendo fuori i tirapiedi del Compagno Nero. In superficie, il tutto si esegue con la massima facilità, grazie anche ad un sistema di controllo ridotto all'essenziale: basta la pressione di un tasto per ricaricare Blob di pittura, ed è sufficiente spingerlo contro gli obiettivi desiderati per fare in modo che vengano interamente dipinti dello stesso colore del protagonista. Prima di portare a termine uno stage è necessario adempiere ad una serie di missioni primarie, il più delle volte estremamente abbordabili e comunque sempre rigorosamente guidate, ma una volta fatto ciò si sbloccano delle sfide secondarie più impegnative, destinate per l'appunto agli utenti desiderosi di confrontarsi con qualcosa di maggiormente complesso: è qui che ci si imbatte in compiti che richiedono un approccio più ragionato, ad esempio gestendo con parsimonia la propria riserva di pittura o giustapponendo una varietà di tinte per raggiungere lo scopo prefissato. Insomma, per quanto il livello di sfida sia generalmente tarato verso il basso proprio per venire incontro alle esigenze di utenti di tutte le età, De Blob 2 non lesina di strizzare l'occhio ai giocatori di lungo corso, permettendo anche a questi ultimi di fruire di un'esperienza ludica magari non elettrizzante nel vero senso del termine, ma di sicuro molto gradevole.
Trofei PlayStation 3
De Blob 2 offre un totale di 26 trofei, di cui uno solo di platino che si sblocca una volta ottenuti tutti gli altri: parte di questi sono relativi al completamento dei diversi livelli di gioco, mentre i rimanenti vanno dal raccoglimento di tutti i collectible all'ottenimento della valutazione migliore per ogni stage. Insomma, c'è pane anche per i denti dei giocatori più puntigliosi.
La strana coppia
Pur continuando sulla strada tracciata dal prequel, De Blob 2 apporta un paio di importanti integrazioni al gameplay originario. Anzitutto, gli stage sono inframmezzati da una grande quantità di sezioni in 2D, che brillano per fattore divertimento e per cura in termini di level design, visto che molte volte richiedono all'utente di interagire in maniera intelligente con lo scenario circostante. Inoltre, lungo il proprio percorso, Blob può raccogliere dei particolari bonus che servono come moneta di scambio per potenziare alcune sue caratteristiche, quali la salute, la quantità massima di pittura che può assorbire e via discorrendo, dando al tutto un pizzico di profondità in più. Novità anche in ottica multiplayer, potenziato rispetto al prequel pur rimanendo una parte assolutamente marginale del pacchetto. E' disponibile una nuova modalità cooperativa in split-screen, nella quale due utenti possono collaborare all'interno di una serie di ambientazioni al fine di raggiungere il maggior punteggio; inoltre, nel corso dell'avventura principale, un secondo giocatore può partecipare in qualunque momento vestendo i panni di Pinky (il compagno robot di Blob), aiutando il protagonista sparando ai nemici che appaiono su schermo, una soluzione che ricorda quella adottata per Super Mario Galaxy 2 e che pare implementata più che altro per coinvolgere attivamente il fratellino o il cuginetto di turno senza caricarlo di troppe responsabilità. Il tutto sempre in nome di quella trasversalità che è il vero e proprio fiore all'occhiello del titolo Blue Tongue, che in questo frangente si dimostra un validissimo allievo di Nintendo, maestra assoluta quando si tratta di realizzare videogiochi apprezzabili da tutte le fasce d'età.
Un'altra freccia all'arco di De Blob 2 è rappresentata da un validissimo comparto tecnico, che non può raggiungere vette di eccellenza dovendo misurarsi anche con l'inferiorità hardware di Wii, ma che comunque svolge il suo dovere in maniera impeccabile. Buono in particolare il design dei menu e dell'interfaccia su schermo, minimalista e puntuale allo stesso tempo, mentre in termini di grafica vera a propria vengono premiati l'utilizzo dei colori, la fluidità del frame rate e la qualità delle animazioni a scapito di un polygon count ovviamente piuttosto limitato. Il sonoro conferma invece l'eccellenza già stabilita dal prequel, con un accompagnamento musicale azzeccatissimo che punteggia in maniera dinamica i tocchi di colore operati dal nostro Blob. Segnalazione di chiusura riguardo al supporto per il Move, che segue in tutto e per tutto il pattern di comandi dell'equivalente su Wii: una presenza gradita che però viene fondamentalmente oscurata dalla netta superiorità del classico pad in termini di reattività e performance.
Conclusioni
De Blob 2 è un ottimo sequel che recupera e potenzia le caratteristiche vincenti del primo capitolo, aggiungendo qualche tocco innovativo utile a rendere il prodotto finale ancora più completo. Puntando dichiaratamente alla più ampia trasversalità in termini di bacino d'utenza, il titolo Blue Tongue scende inevitabilmente a compromessi per quel che concerne la profondità del gameplay e la complessità delle sfide offerte nel corso dell'avventura, ma si tratta comunque di un platform molto godibile, impeccabile dal punto di vista del design e che meriterebbe senz'altro un successo commerciale superiore a quanto registrato finora dal giovane franchise.
PRO
- Design colorato ed accattivante
- Gameplay adatto a tutti
- Colonna sonora eccellente
CONTRO
- Livello di difficoltà tarato verso il basso
- Meccaniche alla lunga un po' ripetitive