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Angry Birds Rio, recensione

I pennuti più temibili del mondo mobile, reduci dai successi internazionali, sbarcano a Rio de Janeiro...ma è davvero ancora così divertente tirare uccelli a oltranza?

RECENSIONE di La Redazione   —   01/04/2011
Angry Birds Rio
Angry Birds Rio
News Video Immagini

Quando si parla della saga di Angry Birds, tutta la logica che per anni ha guidato il mondo dei videogiochi crolla improvvisamente: per vendere oltre 10 milioni di copie infatti un titolo aveva fino a poco tempo fa una sola opzione, ossia appartenere alla strettissima cerchia dei brand plurimilionari per diritto (quasi) divino (vedi Call of Duty, Grand Theft Auto, Gran Turismo, Halo), investendo budget enormi sia nello sviluppo che nella successiva promozione.

Angry Birds Rio, recensione

L'avvento di iOS e App Store però ha letteralmente sconvolto queste teorie; senza voler entrare in una nota diatriba che infuoca le pagine di più o meno tutte le testate del settore, si può tranquillamente affermare che la rivoluzione targata Apple ha avuto almeno due meriti principali: ampliare il bacino dei videogiocatori, "sdoganando" il videogame anche tra coloro che per ignoranza o preconcetti non avrebbero mai acquistato una console portatile, e soprattutto aver focalizzato nuovamente l'attenzione degli sviluppatori sul gameplay del prodotto, essendo la parte tecnica (con però ormai alcune note eccezioni) decisamente secondaria su questa piattaforma. In particolare i limiti di budget e le esigenze di economicità di un'app (che se supera i 2,50 euro solitamente viene considerata "salata") hanno spinto in maniera eccezionale la fantasia e la creatività dei vari sviluppatori, riuscendo in moltissimi casi a creare delle piccole pietre miliari videoludiche. Angry Birds Rio arriva dunque come terzo, attesissimo episodio, annunciato da trailer e viral marketing quasi come si trattasse dell'ultima produzione di Kojima o Ueda; considerati però i numeri del titolo Rovio, l'eco mediatica è facilmente giustificabile.

Solidarietà ornitologica

Abbandonata la lotta contro i voraci maiali, gli uccelli furiosi di Angry Birds Rio sbarcano dunque in Brasile, terra che molti bambini impareranno ad apprezzare grazie alla prossima uscita del film Rio, a produzione Fox, con protagonisti due simpatici pappagalli Ara chiamati Blu e Jewel. I combattenti pennuti affrontano il lungo viaggio per salvare dalla cattività proprio i due pappagalli, utilizzando l'unico metodo loro conosciuto: farsi lanciare da una fionda con spirito da kamikaze per distruggere le strutture presenti e liberare così i "colleghi" imprigionati. Tutto della classica struttura di Angry Birds viene quindi lasciato praticamente intatto: il gameplay solido, semplice e immediato, le collisioni degli uccelli basate su un ottimo motore fisico, le stesse tipologie di volatili con le loro peculiari proprietà, ormai entrati nell'immaginario collettivo e fonte di un merchandising (rappresentato in buona parte da simpatici peluche) non indifferente.

Angry Birds Rio, recensione

Tuttavia, qualche simpatico diversivo rispetto ai precedenti episodi è facilmente riscontrabile, a partire dalle particolari ambientazioni tipiche della terra di Pelè e del carnevale più bello del mondo, come la foresta amazzonica, e le conseguenti scimmiette, che da un certo momento in poi prenderanno il posto storicamente appartenuto ai maiali. Oltre ai soliti obiettivi legati alle distruzioni dell'ambiente (e dei nemici), sono stati introdotti oggetti bonus, sotto forma di frutta, da raccogliere durante l'esecuzione dei vari lanci e che contribuiranno ad aumentare esponenzialmente il punteggio accumulato. Da segnalare inoltre la presenza di una boss battle finale, fatto inedito per la serie ma sicuramente molto apprezzato. Angry Birds Rio presenta poi un miglioramento tecnico chiaramente percettibile rispetto alle versioni precedenti, nonostante lo stile grafico resti sostanzialmente il medesimo; i colori e gli ambienti di gioco appaiono più brillanti e anche lo stile dei menu contribuisce a rinfrescare, almeno parzialmente, l'interfaccia di gioco. Il pieno supporto a Game Center (achievements e classifiche online) completa poi il quadro totale, regalando ulteriori motivi di rigiocabilità oltre alla classica ricerca delle "tre stelle" per tutti e 60 i livelli.

La versione testata è la 1.0.0
Prezzo: 0,79€
Link App Store

Conclusioni

Multiplayer.it
8.0
Lettori (37)
7.1
Il tuo voto

Dopo tre episodi rilasciati e un numero di copie vendute davvero spropositato, Angry Birds Rio comincia ad avvertire la sindrome dell' "eccessiva spremitura" del marchio, situazione comune in realtà a moltissime altre saghe famose. Sia chiaro, il titolo mantiene per intero tutti gli elementi che l'hanno reso famoso, restando divertentissimo e fruibile da qualunque genere di videogiocatore; tuttavia, l'effetto sorpresa è ormai definitivamente sparito ed ogni nuovo episodio, per quanto atteso, potrebbe tranquillamente essere considerato un'espansione di quello precedente. La formula dunque perde in freschezza ma resta sempre azzeccatissima: complice il prezzo simbolico e i numerosi aggiornamenti gratuiti promessi, l'acquisto diventa quasi un gesto di routine istintivo, obbligatorio per tutti i (numerosi) fan sparsi per il mondo.

PRO

  • Il solito geniale gameplay di Angry Birds
  • Ambientazioni ispirate
  • Qualche piccola novità...

CONTRO

  • ...purtroppo soltanto marginale
  • La freschezza non è più quella di un tempo