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La guerra di Corea

Arriva il terzo Theatre of War, che ci porta a scoprire un nuovo scenario di guerra

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   20/04/2011
Theatre of War 3: Korea
Theatre of War 3: Korea
Immagini

La guerra non cambia mai. No, non è una citazione di Fallout, ma il motto di un intero genere: quello degli RTS. Prima di iniziare a giocare abbiamo dato una letta a un libro di storia per scoprire qualche dettaglio sulla guerra di Corea, conflitto di cui si parla poco e che i videogiochi non hanno mai sfruttato come scenario. Rendiamo quindi merito agli sviluppatori di Theatre of War 3: Korea per aver scelto un'ambientazione originale, abbandonando la sfruttatissima Seconda Guerra Mondiale.
Avviato il gioco, decidiamo di dedicarci al tutorial che... s'impalla facendoci tornare al desktop. Cominciamo bene! Riavviamo, ritentiamo di affrontare il tutorial, ma niente. Torniamo a vedere di nuovo il desktop. Fortunatamente, essendo un RTS, sappiamo come giocare (lo sappiamo dai tempi di Dune 2), quindi proviamo ad avviare una delle due campagne predefinite (Stati Uniti vs Corea), lasciando perdere il generatore di campagne personalizzate e, senza troppi problemi, riusciamo a padroneggiare l'interfaccia in poco tempo - almeno così credevamo.

La guerra di Corea


Sinceramente, la prima impressione è deludente. Il motore grafico è quello di Theatre of War 2 e non sembra migliorato di una virgola, nonostante siano passati due anni. Comunque, dell'aspetto tecnico torneremo a parlare più avanti. Per ora concentriamoci sul gioco. Come tradizione della serie vuole, gli sviluppatori hanno puntato sul realismo nella ricostruzione delle unità e delle dinamiche del campo di battaglia. Il gioco è diviso in due sezioni, come i Total War e, ormai, molti altri giochi simili: c'è la mappa strategica dove muovere le truppe e ci sono i campi di battaglia dove bisogna combattere. La mappa generale è divisa in territori. Se si spostano le truppe su un territorio libero, non c'è bisogno di combattere per catturarlo.

Scendiamo in campo

Parlando delle battaglie, non citeremo le numerose volte che il gioco si è impallato perché altrimenti gli affibbieremmo un tre e ce ne andremmo a bere grappa per dimenticare. Sappiate comunque che su alcuni sistemi Theatre of War 3 può rivelarsi molto instabile, se non addirittura ingiocabile.
Ma parliamo dell'azione, il vero fulcro del gioco. All'inizio è solo un'impressione, ma dopo qualche ora di scontri non è possibile ignorare uno dei maggiori difetti: gli uomini che compongono gli eserciti in campo hanno dei problemi alla cervicale. È evidente, perché se non girasse a tutti la testa sarebbe difficile capire come facciano a perdersi continuamente, anche per attraversare un ponte. Se perdere una o due truppe di un battaglione può non rappresentare un grosso problema, anche se fa un po' ridere vedere soldati solitari che attraversano le mappe in estremo ritardo rispetto ai compagni, quando a girare in tondo sono i carri armati la questione si fa seria. Impietositi per il comportamento dei propri uomini, si finisce per ordinare spostamenti molto brevi, in modo da evitare di vederli partire per la tangente, evidentemente alla ricerca di salto della fede da compiere per superare un fiume o per entrare in qualche edificio, schifati da strade e porte aperte.

La guerra di Corea

La serie Theatre of War
La serie di Theatre of War consta di tre capitoli, compreso quello di cui state leggendo la recensione. Per il secondo episodio sono inoltre uscite diverse espansioni. Ripercorriamo brevemente la storia del brand.

Theatre of War (2006)
Ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, il primo Theatre of War è probabilmente il capitolo migliore della serie, con ben cinque campagne da giocare.

Theatre of War 2: Africa 1943 (2009)
L'ambientazione è sempre la Seconda Guerra Mondiale, ma questo secondo capitolo è stato molto criticato per la brevità: tre campagne, per un totale di quindici missioni, alcune delle quali da rigiocare sulle stesse mappe.

Theatre of War 2: Kursk 1943 (2009)
Kursk 1943 è un'espansione stand alone di Africa 1943. Offre due campagne per un totale di diciotto missioni. Dura più del gioco base.

Theatre of War 2: Centauro (2009)
Centauro è un'espansione di Theatre of War 2: Africa 1943 che aggiunge due campagne. È incentrata sulla divisione italiana Centauro che operò in Tunisia.

Ma la strategia?

Quello del path finding bacato è un grosso problema che, secondo noi, ne comporta un altro abbastanza affossante: manca la strategia. Probabilmente, consci della difficoltà nel trovare la strada dell'IA, gli sviluppatori hanno disegnato delle mappe ampie e piuttosto vuote, dove c'è poco da studiare e molto da sperare.

La guerra di Corea

Vincere è questione di capire da dove arriveranno le truppe avversarie, in modo da non farsi accerchiare. Il ritmo dell'azione è lento e non è compensato dalla necessità di compiere scelte o di impostare una strategia più complessa dell'avanzare con cautela. In alcuni casi ci sono delle varianti, ma si tratta di momenti radi e di poco conto nell'economia di gioco. Di coperture neanche a parlarne e, come se non bastasse, le mappe sono poche. In generale si sente una certa mancanza di contenuti.
Come dicevamo sopra, il motore grafico è quello del 2009 e non offre nessuna mirabilia da ammirare. Come in Theatre of War 2, anche qui bisogna zoomare l'inquadratura per osservare i modelli tridimensionali, azione che, comunque, si compirà poche volte perché le unità si gestiscono meglio dalla visione generale. Volendo è possibile esaltare la completezza del database delle armi e delle unità, ma è un po' poco per promuovere il gioco.

Conclusioni

Multiplayer.it
5.5
Lettori (5)
8.2
Il tuo voto

Rispetto a quanto espresso nel corpo dell'articolo, c'è poco altro da dire su Theatre of War 3: Korea. È un gioco vecchio dentro, buggato, che non eccelle in nulla e che ha dei grossi difetti strutturali. Diciamo che potete lasciarlo perdere senza troppi rimpianti.

PRO

  • Scenario originale
  • Buon database
  • Aperto alle modifiche del giocatore

CONTRO

  • IA pessima
  • Nessun sistema di coperture
  • Instabile

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core 2 Quad Q6600
  • RAM: 4 GB
  • Scheda video: GeForce 250 GTS
  • Sistema operativo: Windows Vista

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Windows XP / Vista / 7
  • Processore: Intel Core 2 Duo o AMD Athlon64 X2 con 2,4GHz o superiore
  • RAM: 2 GB
  • Scheda video: nVidia GeForce 6600 o ATI Radeon X800 con 256MB RAM o superiore (non viene garantita la compabilità con le schede grafiche dei laptop)
  • Spazio su disco: 2 GB
  • DirectX: 9.0c

Requisiti consigliati

  • Processore: Intel Core 2 Duo o AMD Phenom II (3GHz o superiore)
  • RAM: 4 GB
  • Scheda video: nVidia GeForce 8800 o AMD Radeon HD 4850 con 512MB di RAM o superiore