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C'era una volta...

RPG fai da te con Supergiant Games, inizia la Summer Of Arcade!

RECENSIONE di Dario Rossi   —   19/07/2011
Bastion
Bastion
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Il gioco è disponibile per il download tramite Xbox Live.
Versione testata: Xbox 360

I Supergiant Games sono un team piccolo, ma la loro ambizione è grande, e cosa c'è di meglio dei Live Arcade per esprimere il proprio talento? Bastion inaugura il set di titoli previsto per questa calda estate, e lo fa con grande stile. La scelta è sorprendentemente canonica, un action RPG con visuale isometrica, stile fumettoso e uno spirito in grado di ricalcare la meraviglia suscitata dalle fiabe. Eppure in uno schema non proprio rivoluzionario, la softwarehouse è riuscita a inserire ottime idee che potrebbero fare scuola nel genere, unite a un approccio alla giocabilità realmente innovativo. Mettetevi comodi e non spaventatevi se il terreno frana sotto i vostri piedi, scoprite insieme a noi questo strana, meravigliosa dimensione, disponibile su Xbox 360, in attesa di una futura pubblicazione anche su PlayStation 3 e PC.

Here comes the Kid

La storia segue le vicende di un ragazzino guerriero dalla chioma bianca, per gli amici Kid, che vaga in un interminabile viaggio alla ricerca di frammenti di cristallo per ricostruire la landa di Bastion. Quest'ultima è a tutti gli effetti una zona franca nel gioco, una vera e propria base strategica e personalizzabile attraverso speciali piccoli cristalli, di fatto la moneta del mondo. Inizialmente la scelta è limitata, ma proseguendo l'avventura possiamo aggiungere edifici funzionali al miglioramento di armi e oggetti. Non solo, dal momento che vari livelli richiedono il recupero di alcuni personaggi, questi si vanno ad aggiungere a Bastion, rappresentando piacevole compagnia e fonte di preziosi consigli per affrontare la nostra campagna.

C'era una volta...

Kid non è certo uno sprovveduto, la sua abilità nell'uso delle armi è pari solo alla curiosità nel modificarle per renderle ancora più letali. La scelta è vertiginosa, si passa da un micidiale martello, al machete, granate, bazooka, lanciafiamme, archibugi e addirittura una coppia di pistole che sembrano uscite direttamente da quelle del Dante di Devil May Cry. E' facile intuire che il nostro personaggio alterna attacchi ravvicinati con quelli a distanza, condizione necessaria per affrontare molti bersagli nemici fuori dalla nostra portata, uniti a devastanti colpi speciali, attuabili con il grilletto destro. Oltre a poter eludere gli avversari con un utilissimo rotolamento, possediamo anche uno scudo in grado di proteggerci dai loro attacchi, e proprio lo scudo è un oggetto di importanza basilare nelle fasi più avanzate di gioco, dove l'equilibrio tra attacco e difesa evidenzia la validità del sistema di combattimento.

Mi faccio il gioco

Un'altra particolarità di Bastion è rappresentata dalla voce narrante, esattamente come una favola raccontata a un bambino, tutto ciò che accade su schermo viene testimoniato con le parole. Un'idea originale ma poco pratica, la frenesia di gioco e la lingua inglese, seppure sottotitolata in italiano, appesantiscono la comprensione del commento. Però è indubbiamente simpatico assistere a un'amnesia del narratore al momento del Game Over ("Dov'ero rimasto?"). Il piatto forte della fatica Supergiant è altrove, e risiede nella innovativa interpretazione del livello di difficoltà, integrato nella stessa area di Bastion. Il giocatore ha la possibilità di attivare a piacimento speciali item in grado di aumentare il vantaggio dei nemici, in cambio di un incremento dei punti esperienza guadagnati.

C'era una volta...

Abbiamo sostanzialmente la possibilità di sperimentare diverse soluzioni e adattare il gioco in base ai nostri gusti. La mappa è vasta e propone alcuni livelli speciali, dove dobbiamo affrontare delle prove finalizzate alla conquista di oggetti o miglioramenti per la nostra arma. Questi livelli sono affrontabili in qualsiasi momento e offrono ricompense in base all'abilità dimostrata per superarli. Non solo, la stessa Bastion propone stage particolari, dei veri e propri tour de force, ai quali ovviamente sono legati specifici obiettivi. Tecnicamente Bastion è una gioia per gli occhi, in maniera simile a Islands Of Wakfu, tutto è presentato con uno stile bidimensionale e molto fumettoso, con soluzioni cromatiche calde e sature, zoom dinamico, nemici giganteschi e spassosi, in un mondo sospeso che si costruisce pezzo per pezzo, una trovata non solo di forte impatto scenico, ma utile per capire la strada da prendere.

Obiettivi Xbox 360

Bastion propone 12 obiettivi per un totale di 200 punti giocatore, ovvero lo standard dei titoli Live Arcade. Essendo un'avventura interamente dedicata al single player, una buona parte viene conseguita terminandola, ma quelli più difficili sono relativi alle zone segrete, decisamente impegnative da completare. Buona fortuna!

E caddero felici e contenti...

Purtroppo la possibilità di cadere dalle piattaforme è tutt'altro che remota, e spesso non riconducibile a errori del giocatore ma a fattori esterni, come la confusione data dalla visuale isometrica, la conclusione di una mossa speciale o una rotolata. Forse consci di questo, i programmatori sono stati ben poco punitivi nella spiacevole eventualità di caduta, che viene pagata perdendo una minima parte di energia. Ma il sistema non convince appieno e l'abilità di saltare arriva veramente troppo tardi nel corso dell'avventura. Data la mole di contenuti proposta, davvero notevole per un progetto digital delivery, il bilanciamento finisce per risentirne. Basti sapere che fino alla fine vengono proposte nuove idee, tanto da non scrollarsi di dosso la sensazione di trovarsi davanti a un gigantesco tutorial. Il rischio di questa abbondanza è la privazione di quell'ideale assestamento di giocabilità, importante per un RPG, che porta a ottimizzare le abilità finora apprese. La possibilità di rigiocare il tutto mantenendo il livello di abilità raggiunto è poco incoraggiante. Abbiamo notato anche qualche calo di framerate nelle situazioni più concitate, per fortuna si tratta di un fenomeno limitato a poche aree, ma quando si verifica risulta fastidioso. Le musiche di stampo esotico western sono leggermente fuorvianti, ma decisamente piacevoli e di indiscutibile qualità. Di grande effetto risulta un pezzo cantato in un particolare momento del gioco. Bastion è un titolo esclusivamente single player, il supporto Xbox Live è quindi limitato alle classifiche online.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.5
Lettori (123)
8.5
Il tuo voto

Bastion è un debutto col botto, che riesce a imporre in una formula convenzionale una propria distinta indole. E scusate se è poco. Particolarmente riuscita si rivela la personalizzazione del livello di difficoltà all'interno del gioco stesso. Una soluzione innovativa che scongiura considerevolmente la frustrazione, e che dovrebbe rappresentare un insegnamento per molti. L'avventura di base è lunga e ampiamente accessibile, mentre chi cerca una sfida concreta troverà pane per i suoi denti nelle prove di abilità, oltre agli stage segreti. Tutto questo è impreziosito da una realizzazione tecnica di prima qualità, e una voce narrante che segue fedelmente le nostre azioni. Qualche ombra è rappresentata dalla frequenza eccessiva della caduta dalle piattaforme, sporadici cali di framerate e una non piena maturità dello studio di sviluppo, che non riesce a ottimizzare al meglio tutte le numerose (fin troppe) idee. A prescindere da questo, si tratta di un prodotto da prendere in seria considerazione, oltre che un gran bell'inizio per Supergiant Games.

PRO

  • Splendida realizzazione tecnica
  • Ampie possibilità di personalizzazione
  • Un piacere da giocare

CONTRO

  • Un po' ridondante
  • Qualche calo di fluidità
  • Niente multiplayer