Versione testata: iPhone
Se si escludono i porting da altre piattaforme e i remake di pezzi da novanta, come Broken Sword e i due remake di Monkey Island, sono davvero poche le avventure grafiche per iPhone e iPod Touch in grado di offrire un coinvolgimento narrativo e audiovisivo elevato. Sviluppata dal team francese Agharta Studio, la serie episodica 1112 era uno di questi esempi, ma una difficoltà eccessiva, discutibili scelte di design e un'esperienza troppo breve non hanno permesso ai primi due capitoli pubblicati di rappresentare l'eccellenza delle esclusive per iOS, rivelandosi anzi due giochi piuttosto mediocri. Tuttavia, nonostante la tiepida accoglienza da parte della critica, gli sviluppatori d'Oltralpe non si sono fermati e hanno accontentato i fan della serie pubblicando infine 1112 Episode 3, un capitolo che, almeno nelle sperane di molti, possa risollevare quella che è un'esalogia dall'enorme potenziale.
Louis chi?
Dopo la parentesi newyorkese del secondo episodio, con i suoi locali più o meno chic popolati dai modaioli e dagli sciattoni della Grande Mela, stavolta Louis torna nella sua Jalonsville, la piccola cittadina che faceva da palcoscenico per il primo capitolo della serie. Eppure, in 1112 Episode 3 quel tranquillo e monotono agglomerato di quartieri è assai più desolato, cupo e degradato di quanto ricordassimo, soprattutto a causa dell'inverno, che ha riempito le strade di neve e i locali di ubriaconi. Ancora una volta gli sviluppatori hanno provato a venire in aiuto di chi si avvicina per la prima volta alla serie, includendo un riassunto con i momenti più importanti dei precedenti capitoli. Riassunto che, purtroppo, risulta troppo breve, veloce e superficiale per capire a fondo cosa è davvero accaduto e quali sono i legami con gli altri personaggi, cosa quest'ultima da non sottovalutare considerando che alcuni abitanti di Jalonsville sono già stati introdotti e approfonditi in passato. Episode 3 si apre ancora una volta con Louis che, colpito da una forte amnesia, non ricorda assolutamente nulla di ciò che è successo, sebbene nella sua testa ci sia stavolta un vuoto di svariati mesi da ricolmare e la sua ragazza abbia ben deciso di sparire misteriosamente. Davvero poche sono le novità in termini di interfaccia e gameplay: ogni schermata nasconde degli elementi che è possibile raccogliere o con cui interagire, mentre gli oggetti raccolti possono essere combinati o richiamati direttamente dall'inventario. I dialoghi con gli altri personaggi sono piuttosto lineari, col giocatore che deve tentare tutte le possibili risposte ai dialoghi per ottenere indizi o informazioni in grado di sbloccare nuove domande. Purtroppo però, anche stavolta manca un qualsiasi sistema di aiuti, e spesso ci si trova bloccati senza vie di fuga in enigmi all'apparenza irrisolvibili a causa di indizi poco chiari o di oggetti nascosti in malo modo nello scenario.
Da questo punto di vista è un vero peccato che Agharta Studio non abbia imparato niente dalle critiche ricevute con Episode 1 e 2, proponendo un'esperienza frustrante in troppi punti. Anche gli enigmi non spiccano particolarmente per ingegno, e sebbene alcuni minigiochi provino a introdurre un po' di varietà, va detto che non tutti sono ugualmente riusciti. Niente da eccepire invece per la realizzazione artistica: chi ha giocato i primi due episodi saprà bene quanta cura viene riposta nella realizzazione dei fondali e dei personaggi, e molte delle ambientazioni e delle schermate del primo capitolo sono state ridisegnate del tutto, ora più fredde, malfamate o devastate. L'atmosfera è davvero unica e in mezzo ad alcolizzati e vecchie pazze che decantano la fine del mondo, si incontrano personaggi più o meno carismatici e curati, rovinati in alcuni casi da una localizzazione italiana non priva di errori o adattamenti poco efficaci. Parole di elogio vanno spese anche per le musiche, e in particolare non si può non sottolineare l'ottimo tema principale, un brano malinconico composto dal gruppo francese Elie G & Brothers, capace di proiettare fin da subito in quello che è il mood di tutta l'avventura.
La versione testata è la 1.0.0
Prezzo: 3,99€
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Conclusioni
Arrivati ormai a metà dell'esalogia e sebbene si continuino a fare passi avanti, la serie di avventure 1112 stenta ancora a decollare, sia a causa di una trama poco solida e coinvolgente, sia per la scarsità di enigmi che diano soddisfazione nel risolverli. A questo si aggiunge una difficoltà elevata, un enorme muro tra il gioco e l'utente meno navigato. Ed è un vero peccato, perché l'immersiva atmosfera e la cura nella realizzazione audiovisiva sono sempre stati i cavalli di battaglia di questa promettente serie francese, caratterizzata da ottime ambientazioni e personaggi carismatici. Per questo terzo episodio Agharta Studio ha anche aumentato drasticamente la longevità, sebbene questa dipenda chiaramente dalla rapidità del giocatore nel risolvere i puzzle proposti. Per il quarto episodio della serie è probabile che dovremo attendere almeno un altro anno, tempo che, si spera, gli sviluppatori utilizzeranno per correggere i difetti reiterati finora e fare finalmente il salto di qualità.
PRO
- Splendide illustrazioni e musiche
- Molto più longevo dei precedenti episodi
CONTRO
- Nessun sistema di suggerimenti
- Pochi enigmi davvero interessanti