Sisifo era un tipo piuttosto scaltro, almeno così si dice. Figlio di Eolo ed Enareta, osò sfidare gli dei più di una volta. Sopraggiunta la morte, che tocca a tutti gli esseri viventi, Zeus lo condannò a spingere un masso lungo il crinale di una montagna per tutto il resto dell'eternità. Ora, questa storia del sasso può andare bene per un paio di millenni, anche perché dà soddisfazione diventare il protagonista di un proverbio, ma poi arriva il giorno che uno lo guarda rotolare per l'ennesima volta ai piedi del monte e inizia a chiedersi se non ci sia una via di fuga da tanta sofferenza. Sisifo, la cui furbizia deve essere stata enormemente sopravvalutata dagli dei, visto il tempo che ha impiegato per elaborare un piano (oppure gli dei sono degli imbecilli, c'è poco da stare a discutere), dopo l'ennesima angheria subita dagli sgherri di Ade, capisce di poter usare il masso per sfondare le porte dell'inferno e uscire all'aria aperta.
Da qui inizia Rock of Ages, con il giocatore chiamato a usare il macigno dell'eroe mitologico per aprire un varco tra il mondo dei vivi e dei morti. Come? Facendolo sbattere violentemente contro le porte di Ade. Tornato nel vasto mondo, il figlio del dio del vento inizia a sfidare personaggi storici e mitologici per accumulare ricchezze e vivere nell'agiatezza che gli è stata negata dagli dei. Sulla sua strada incontrerà brutti ceffi come Leonardo da Vinci, il David di Michelangelo, un putto gigante, il Papa Giulio II, il Re Sole e così via. Come sconfiggerli? Ovviamente schiacciandoli con il fidato masso. Ovviamente, tra il dire e il fare c'è di mezzo...
...il gameplay
Rock of Ages è un titolo concettualmente molto semplice, in cui bisogna far rotolare un macigno lungo diversi percorsi, per sfondare il portone di una fortezza dov'è rintanato il nemico di turno. Ovviamente non basterà un solo colpo per farcela e l'avversario non starà a guardare.
Nasceranno così delle epiche sfide tra il giocatore e la CPU (o un altro giocatore), in cui vincerà chi riuscirà a schiacciare per primo il rivale. I percorsi sono tutti piuttosto intricati e, soprattutto, saranno disseminati di trappole e oggetti distruttibili. Le trappole sono di vario tipo e vanno da quelle connaturate allo scenario (baratri, mostri mitologici, cannoni giganti e così via) a quelle piazzabili tra i turni.
Ma spieghiamo meglio. Praticamente il gioco è diviso in due fasi distinte: la prima preparatoria, con il masso che viene scolpito e il contendente che decide come spendere i crediti accumulati distruggendo gli edifici sul percorso o piazzando delle unità lavoratrici (non disponibili da subito); la seconda di azione vera e propria, in cui si controlla il macigno. I crediti possono essere investiti su vari ninnoli facenti parte di due macrocategorie: le trappole (catapulte, mucche, torri di sbarramento, ventagli e così via), che superando i livelli si arricchiscono di pezzi sempre più potenti; oppure i potenziamenti del masso (un rivestimento di fuoco, una specie di corazza, delle alucce che permettono di compiere un doppio balzo e del catrame che consente di corrompere le zone edificabili dal nemico), più o meno utili a seconda della conformazione del percorso.
Il pacco del David
Il pericolo principale è perdere tempo, per il motivo che dovrebbe esservi chiaro se avete letto i paragrafi precedenti. Un rischio supplementare è quello di vedere distrutto il masso, formato da diversi strati di roccia. In basso a sinistra c'è la barra che mostra il suo stato. Se viene svuotata, bisogna ricominciare da capo con relativa perdita di tempo (che di solito compromette del tutto la partita).
In realtà la distruzione completa è un'eventualità molto rara, ma un masso in cattive condizioni è comunque una iattura perché non è in grado di causare grossi danni al portone, costringendo a impegnarsi di più con il lancio successivo o a dover lanciare un masso extra per farcela (altra eventualità deleteria che può dare la vittoria al rivale). Ogni tot livelli bisogna affrontare un boss, per un totale di quattro. I boss non si combattono in modo normale, ma richiedono tutti un approccio speciale. Ad esempio il primo, un grosso drago, va battuto sul cerottone che porta attaccato al petto, mentre il secondo, il già citato David di Michelangelo, va colpito sul... ahem... pacco (sì, proprio lì).
Oltre ai livelli che compongono la modalità storia, ci sono diversi extra da considerare nel calcolo complessivo della longevità. Ad esempio su ogni percorso sono nascoste tre chiavi, che servono ad aprire i livelli avanzati e a sbloccare alcuni bonus nel menù principale. Alcune sono posizionate in modo da essere facilmente prendibili, mentre altre sono ben nascoste o messe in modo tale da costringere il giocatore a prodigarsi in vere e proprie acrobazie per raggiungerle. Capite da soli che chi volesse raccoglierle tutte, dovrebbe dedicare diverse ore a rigiocare i livelli. Altro extra è la modalità corsa, che sostanzialmente richiede di percorrere i livelli il più velocemente possibile per ottenere una delle tre medaglie (bronzo, argento e oro, ovviamente). Non manca l'online, la modalità più divertente, che mette a confronto con un altro giocatore umano.
Rinascibarocchimento
Visivamente Rock of Ages è eccezionale. No, non è una questione di grandezza delle texture o di dettagli generali. Anzi, da quel punto di vista è piuttosto nella media. A dargli una spinta in più ci pensa la creatività dimostrata dagli sviluppatori nel prendere alcune delle opere più famose della pittura occidentale e trasformarle in pezzi dello scenario e per dare vita ad alcuni personaggi. Ad esempio il boss finale è preso di peso da un quadro di Goya, mentre il protagonista è stato estratto da un vaso greco. L'idea vincente è stata quella di trasformare i protagonisti della storia e della mitologia in attori di scenette comiche, costruendogli intorno dei livelli caratterizzati da pezzi architettonici riconoscibili, sempre tratti dalla cultura europea.
Che dire di fronte a un Leonardo da Vinci che parla come l'architetto del secondo Matrix con intorno un'infinità di riproduzioni della Gioconda? E di personaggi da schiacciare per accumulare crediti ritagliati dai quadri di Botticelli? Ovviamente lo spasso nel trovarsi immersi in un mondo magico e surreale, che riserva sorprese a ogni curva, permette di sorvolare su alcuni problemucci a cui si finisce per non fare più caso. Il sense of wonder è aumentato dall'ottima colonna sonora, fatta di brani classici risuonati magistralmente e da divertenti vocette. Da segnalare anche l'ottima traduzione in italiano, curata e ricercatissima nei termini, che aggiunge un tocco in più al gioco e non fa rimpiangere la versione inglese. Anzi, forse quando sentirete Leonardo parlare, converrete con noi che sono gli anglofoni, in questo caso, a perdersi qualcosa.
I difetti che vanno necessariamente rilevati sono la relativa facilità del gioco e la brevità della modalità storia, che tirando dritti senza raccogliere tutte le chiavi dura quattro-cinque ore. È anche vero che sarebbe un delitto non provare le altre modalità e, soprattutto, non dedicare qualche ora al multiplayer. Va anche considerato che il gioco viene venduto a 7,99€ e che, in fondo, dura come molti titoli tripla A che costano sette o otto volte tanto.
Conclusioni
Rock of Ages è un titolo originale e appassionante, stilisticamente impeccabile, che ha l'unico difetto di essere un po' corto. Qualche livello in più, o almeno un editor per farli creare agli utenti, non avrebbe guastato. Per il resto ve lo consigliamo caldamente, anche in virtù del prezzo abbordabilissimo e dello splendido stile grafico che da solo vale il biglietto.
PRO
- Stilisticamente eccezionale
- Meccaniche di gioco divertenti
- Prezzo contenuto
CONTRO
- Un po' corto
- Semplice
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore: Intel Core 2 Quad Q6600
- RAM: 4 GB
- Scheda video: GeForce 250 GTS
- Sistema operativo: Windows Vista
Requisiti minimi
- Sistema operativo: Windows XP / Vista / 7
- Processore: Dual Core 1.6 GHz o superiore
- RAM: 1.5 GB o superiore
- Scheda video: con 256mb di memoria video o superiore (GeForce serie 7 o Radeon serie HD3000)
- Spazio su disco: 1.2 GB
- DirectX: 9.0c