Versione testata: iPad
Di tutte le parole spendibili e spese a favore di Machinarium, capolavoro di Amanita Deisgn uscito nel lontano 2009 e da allora un cult su PC e Mac, le più interessanti sono forse quelle dedicate all'amalgama di sensazioni suscitate e gusti soddisfatti.
La componente visiva è un'eccellenza nel campo della grafica bidimensionale che rintuzza le discussioni sul videogioco come forma d'arte, mentre la brutalità di certi enigmi, specialmente se completati senza sfruttare la soluzione integrata, riportano rapidamente alla realtà anche i giocatori più contemplativi. Nel mezzo ci sono uno stile narrativo perfetto, a immagini e musica senza quasi l'ausilio di testo a schermo, e una storia appassionante per quanto semplice. Minigiochi che si attengono all'ambito strettamente videoludico e tanti riferimenti che invece mostrano con chiarezza quanto varie le conoscenze di chi lo ha sviluppato. Un mosaico riuscito davvero bene e portato finalmente anche su dispositivi Apple grazie a una conversione disponibile solo su iPad 2.
Il salvataggio
La storia di Machinarium è quella di un piccolo robot e della quest che dovrà compiere per salvare la metallica fidanzata, finita nelle grinfie della Black Cap Brotherhood. Lo sfondo, una città steampunk di un futuro distopico, è il teatro perfetto per le tinte malinconiche che caratterizzano l'intera esperienza. Non ci sono eventi straordinariamente fantasiosi o complessi da raccontare, è vero, ma il modo in cui gli ingranaggi narrativi si muovono è da manuale e mostra tutta la capacità di Amanita Design in termini di utilizzo delle immagini. Inutile in tal senso dilungarsi sulla qualità delle tavole, oltre trenta, che compongono il gioco perché quelle a corredo dell'articolo sono più che esplicative, mentre le animazioni non sono in quantità industriale ma sempre bellissime. Il gameplay da avventura grafica è tradizionale e chiede di raccogliere, unire e riutilizzare gli oggetti rinvenuti sui fondali, alternando la risoluzione degli enigmi ambientali con quella di alcuni puzzle anch'essi piuttosto classici.
Mancando i testi, mancano inevitabilmente anche i dialoghi ma già così la giocabilità è supportata a dovere da una quantità di situazioni sulle quali spaccarsi la testa, anche perché come accennato in apertura ci sono più passaggi che impongono di scervellarsi per capire come avanzare verso il blocco successivo. L'esile struttura di gioco e l'ancora più risicata interfaccia non solo garantiscono l'effetto di interagire con un meraviglioso fumetto, ma hanno anche facilitato l'opera di conversione. Puntando il dito si compiono le interazioni, ci si muove e si varia l'altezza del protagonista, che può allungarsi o accorciarsi alla bisogna. Ogni tanto capita che alcuni hot spot siano particolarmente piccoli e ravvicinati, con il cursore del mouse che funzionava in maniera migliore rispetto all'indice della mano, ma con un po' di pazienza il problema si risolve. I due sistemi d'aiuto sono, alla peggio, sempre disponibili nella doppia forma di un singolo fumetto che indica l'oggetto su cui concentrarsi per risolvere l'enigma principale di quello schema, oppure una spiegazione più complessa ma il cui accesso è complicato dal completamento di un breve shoot'em up. La ciliegina sulla torta, infine, è rappresentata dal sonoro che, nonostante la portata apparente del progetto, ha ricevuto una cura eccezionale e merita di essere goduto con le cuffie piuttosto che con il piccolo altoparlante integrato nell'iPad 2.
La versione testata è la 1.1
Prezzo 3.99€
Link App Store
Conclusioni
A meno che non odiate le avventure grafiche, i robot un po' sfigati o non sopportiate di avere alcune imperfezioni in termini di interazioni, Machinarium è un titolo da provare a tutti i costi. Meraviglioso da vedere e sentire, offre un livello di sfida impegnativo e parecchia varietà al punto da diventare uno dei migliori esponenti del genere tra quelli usciti negli ultimi anni. A quattro euro non ci sono ragioni per sconsigliarne l'acquisto e gli indecisi possono dargli un primo sguardo grazie alla demo giocabile via browser.
PRO
- Grafica 2D e sonoro eccellenti
- Impegnativo oltre che appagante
- Grande rapporto qualità prezzo
CONTRO
- Non sempre è facile far interagire il protagonista con gli oggetti
- Per il momento gira solo su iPad 2