La tiepida accoglienza riservata a Nintendo 3DS negli ultimi mesi ha costretto la società di Kyoto a elaborare un nuovo approccio nei confronti degli utenti, allo scopo di riconquistarne la fiducia e l'attenzione. Il primo passo è stato il calo di prezzo della console portatile, seguito dal programma Ambassador che ha impedito a qualche centinaia di migliaia di utenti incavolati di inseguire i capoccia Nintendo con torce e forconi.
Per quanto discutibile, il programma Ambassador ha dimostrato l'intenzione di fare ammenda della casa di Mario, evolvendosi ulteriormente in quella che è una vera e propria occasione imperdibile per tutti i fan del secondo franchise più famoso di Shigeru Miyamoto. Fino al 20 febbraio 2012 i possessori di Nintendo 3DS e Nintendo DSi potranno infatti scaricare gratuitamente il remake di The Legend of Zelda: Four Swords, concepito appositamente per festeggiare il venticinquesimo compleanno della saga. Ma si tratta di una semplice riproposta o di un vero e proprio regalo?
Eravamo 4 amici a Hyrule
Questa nuova edizione di The Legend of Zelda: Four Swords non è davvero un remake, in effetti, ma un porting arricchito dell'originale modalità multigiocatore opzionale aggiunta alla versione Game Boy Advance di The Legend of Zelda: A Link to the Past. Confusi? Andiamo con ordine: quando Nintendo portò A Link to the Past su Game Boy Advance nel 2003, pensò bene di includere nella cartuccia una modalità multigiocatore chiamata, per l'appunto, The Legend of Zelda: Four Swords. Quello che doveva essere un semplice bonus scacciapensieri riscosse un enorme successo, tale da portare allo sviluppo di una versione riveduta e corretta per GameCube circa due anni dopo. Four Swords fondamentalmente permetteva a quattro giocatori di unire le forze, controllando quattro Link di diverso colore, per risolvere i canonici enigmi e rompicapi distribuiti attraverso una serie di brevi livelli.
Era una visione davvero originale del franchise, che è stata riproposta interamente in questa nuova edizione con delle significative modifiche che rendono l'esperienza più appagante, pur tradendo i limiti della lungimiranza di Nintendo. In primo luogo, neanche a dirlo non sono più necessari i cavetti per collegare fino a quattro console; d'altra parte, e questo è il rovescio della medaglia, questa Anniversary Edition non sfrutta le capacità di collegamento a Internet degli handheld: la necessità di trovarsi nelle immediate vicinanze per godere al massimo del level-design del gioco è una seria spina nel fianco che, ancora una volta, viene eccessivamente sopravvalutata. Per fortuna, gli sviluppatori di GREZZO hanno avuto l'accortezza di modificare il gioco in modo che non sia necessario giocare in quattro, ma neanche in due o in tre: il principale problema del Four Swords originale era infatti l'assenza totale di una modalità single player, un difetto che in questa occasione è stato arginato, anche se non del tutto, dalla possibilità di giocare da soli controllando due Link contemporaneamente.
La guerra dei cloni
The Legend of Zelda: Four Swords 25th Anniversary Edition offre infatti un breve tutorial e gli stessi livelli affrontati nell'originale, questa volta però composti casualmente da un certo numero di settori, in modo da proporre una combinazione di mappe quasi sempre diversa. Bene o male, Four Swords ripropone i puzzle tipici della serie, che richiedono una certa dose di tempismo e intuito nell'utilizzo dei vari gadget, che in questo caso è possibile trasportare in numero di uno per volta, e nello scontro con i nemici che popolano Hyrule e i suoi dungeon. Progettata per un massimo di quattro giocatori, l'avventura bilancia sapientemente cooperazione e competizione: per risolvere gli enigmi è necessario il contributo di ogni Link ma le canoniche rupie acquisite singolarmente vengono conteggiate alla fine del livello per premiare il giocatore più avido di denaro. Non c'è in realtà alcuna ricompensa per questo traguardo, il quale fondamentalmente aggiunge soltanto uno strato di competitività che rende le partite più pepate.
La complessità degli enigmi e dei puzzle scala a seconda del numero dei partecipanti, perciò l'esperienza resta più o meno integra, anche se un pelo meno caotica e divertente, anche giocando soltanto in due. Più affascinante, invece, la soluzione pensata per gli utenti solitari: in pratica il giocatore controlla due Link, agendo direttamente su uno per volta, e passando da uno all'altro premendo semplicemente un pulsante dorsale. Alternando il controllo dei due Link è possibile risolvere tutti i puzzle, sebbene l'esperienza risulti nettamente più ripetitiva e a tratti anche un po' noiosa: per fortuna, la semplice pressione di un tasto teletrasporta immediatamente l'altro Link nella nostra posizione, alleviando il peso di backtracking e eccessive ripetizioni. Non è l'unica novità presente in questa edizione, visto che a sorpresa Nintendo ha ben pensato di includere una serie di contenuti nuovi di zecca nella forma del Realm of Memories e Hero's Trial. Il primo è sicuramente il più interessante, si tratta infatti di una serie di livelli nuovi di zecca ispirati, anche visivamente, a The Legend of Zelda originale per NES, a Link's Awakening per Game Boy e A Link to the Past per SNES. Gli stage propongono mappe e sprite riadattati in chiave 8 e 16 bit, per esempio, con tanto di colonna sonora originale, offrendo un vero e proprio fanservice per nostalgici. Se già la difficoltà di questi livelli bonus subisce una discreta impennata rispetto agli stage iniziali, non è nulla in confronto all'infernale Hero's Trial, caratterizzata da una quantità di nemici e ostacoli che rende praticamente impossibili se non semplicemente frustranti le partite in singolo.
Conclusioni
La soluzione pensata da GREZZO funziona a metà e l'esperienza single player è godibile ma un non completamente soddisfacente: Four Swords è insomma basato sul gioco di squadra e ogni livello, nuovo o vecchio, finisce col risentirne. Aldilà del fatto che il software Nintendo riesce a essere molto più divertente se giocato anche soltanto con un amico, è lodevole l'impegno profuso nella realizzazione di contenuti aggiuntivi di una certa qualità per un prodotto destinato alla distribuzione gratuita. Nonostante la componente tecnica retrò, The Legend of Zelda: Four Swords 25th Anniversary Edition resta un collage di gameplay, trovate e sfide di alta qualità, che lo si giochi da soli o in compagnia, e che nessun amante della serie dovrebbe lasciarsi sfuggire.
PRO
- Rompicapo ingegnosi come da tradizione
- Divertentissimo se giocato in due, figuriamoci in quattro
- Tanti contenuti aggiuntivi in un prodotto completamente gratis
CONTRO
- Tecnicamente vetusto
- In singolo diventa abbastanza monotono
- La modalità multigiocatore non supporta la connessione a Internet