Versione testata: iPhone
Abbiamo lasciato PES lo scorso anno con un'edizione inferiore rispetto a quella d'esordio (2010), specie in termini di complessità dell'intelligenza artificiale, ma con una serie di feature tali da renderlo comunque un gran bel gioco di calcio per iPhone e iPad. Tante le frecce nell'arco del prodotto Konami: un ottimo stick virtuale, che peraltro si ricalibra ogni volta che appoggiamo il pollice sinistro sullo schermo e dunque ci consente di controllare i giocatori in modo preciso, senza problemi relativi alla posizione del tocco; una buona fisica della palla, in grado di restituire il giusto senso di impatto durante i tiri e i passaggi; una buona offerta in termini di modalità e di gestione della squadra durante ogni match.
Ottime anche le soluzioni trovate per racchiudere le varie azioni in due soli pulsanti virtuali, con il tasto A deputato al tiro e alle scivolate, e il tasto B per effettuare passaggi rasoterra, cross (tenendolo premuto) e passaggi filtranti (premendolo e "trascinandolo" nella direzione desiderata); soluzioni affiancate, peraltro, da due configurazioni alternative (via accelerometro oppure con un solo pulsante "intelligente" per tutte le azioni) meno valide sulla lunga distanza ma comunque utilizzabili senza problemi. La struttura di base, insomma, è stata realizzata bene e in una situazione del genere ciò che si chiede agli sviluppatori è semplicemente un lavoro di ottimizzazione e di arricchimento, cosa che appunto è stata fatta per Pro Evolution Soccer 2012. Rispetto all'edizione dello scorso anno, infatti, il gioco non solo adotta il formato freemium (può essere scaricato gratuitamente da App Store e permette di disputare una partita utilizzando due squadre disponibili, ma per sbloccarne tutti i contenuti bisogna pagare i canonici 4,99 euro tramite un sistema di acquisto in-game) ma soprattutto aggiunge una serie di feature di grande interesse: la modalità Super Challenge (che non è altro che la Master League), le Sfide (confronti "virtuali" fra la nostra squadra SC e quella di un amico), la possibilità di disputare la Supercoppa europea una volta completate Champions League ed Europa League, e infine la telecronaca in italiano con le voci di Pierluigi Pardo e Luca Marchegiani.
Tutto il calcio minuto per minuto
Una volta schierate le squadre in campo (a proposito: diversi team, specie stranieri, non godono ancora della licenza ufficiale, purtroppo, e dunque sono presenti con nomi fittizi), il gameplay appare subito più lento e "riflessivo" rispetto a PES 2011, e si nota anche una minore reattività dei giocatori rispetto agli input. Bastano però poche partite per abituarsi alla cosa e apprezzare l'impianto di gioco, anche quest'anno in grado di trovare il giusto compromesso fra praticità e sfida. Si può mettere una pezza ai limiti dell'IA alzando al massimo il livello di difficoltà, ad esempio, mentre permane l'approccio semplicistico ai tackle: basta tener premuto il pulsante B e il nostro giocatore ruberà la palla al portatore in pochi secondi, a parte rari casi, il che appunto riduce un bel po' lo spessore della fase difensiva.
Un plauso va invece fatto all'aggressività di determinati avversari, che dopo aver perso il pallone ci inseguono e spesso commettono fallo; magari in area di rigore, permettendoci di apprezzare il più che valido sistema di tiro in stile Flick Kick, ovvero con la traiettoria del tiro che va disegnata con un dito, sperando che il rigorista sia abbastanza abile da eseguire le nostre indicazioni in modo efficace. In termini di giocabilità, si può dire che Pro Evolution Soccer 2012 non sia cambiato più di tanto e dunque le sue dinamiche torneranno familiari a chiunque abbia provato l'episodio precedente. Dispiace, da questo punto di vista, che l'ottimo menu per la gestione della squadra non permetta anche la personalizzazione della formazione semplicemente trascinando le posizioni sullo schermo. Dal punto di vista contenutistico, però, non ci sono dubbi circa l'impegno di Konami nel rendere il titolo più denso e longevo. La Super Challenge rappresenta in tal senso un'aggiunta di grande valore, in cui possiamo ritrovare i cari vecchi Stromer, Iouga, Ordaz e così via, protagonisti storici della Master League che debuttano sulla piattaforma iOS con la determinazione di sempre e la consapevolezza che verranno sostituiti da giocatori più abili non appena il budget ce lo consentirà. Grave invece la reiterata mancanza del multiplayer online, sostituito ancora una volta da quello in locale (via bluetooth o Wi-Fi), mentre il comparto tecnico rimane purtroppo al di sotto delle aspettative, tanto che il confronto con le animazioni e i dettagli di FIFA 12 appare impietoso. L'aggiunta della telecronaca rappresenta invece un piccolo passo verso prospettive interessanti, seppure al momento le frasi inserite siano poche e spesso mal raccordate con l'azione su schermo.
La versione testata è la 1.0.1
Prezzo: gratuito
Link App Store
Conclusioni
È apprezzabile lo sforzo di Konami nel rendere l'esperienza di PES su iPhone e iPad più densa di contenuti, grazie all'aggiunta della modalità Super Challenge, della Supercoppa europea e della telecronaca in italiano con le voci di Pardo e Marchegiani. Il gioco ha una buona base in termini di gameplay, si lascia giocare e persino esalta in alcune occasioni, anche grazie alle ottime soluzioni adottate per i controlli touch. Ci sono ancora ampi margini di miglioramento (specie per quanto concerne l'IA e la fase difensiva), il comparto tecnico avrebbe bisogno di una decisa "lucidata" per competere con l'eccellente lavoro svolto da EA per FIFA 12 e risulta imperdonabile la reiterata mancanza del multiplayer online dopo tre edizioni, ma alla fine dei conti Pro Evolution Soccer 2012 risulta comunque un bel gioco di calcio, soprattutto se non possedete la versione dello scorso anno.
PRO
- Ottimi controlli touch
- Buon numero di modalità
- Telecronaca in italiano...
CONTRO
- ...al momento acerba per varietà e attinenza
- Manca ancora il multiplayer online
- Urge un rinnovamento del comparto grafico