Versione testata: Nintendo 3DS
Diciamolo, il wrestling ha bisogno di cose semplici. Il riferimento si intende in primis verso lo spettacolo televisivo: fra storyline portate avanti per mesi e poi cancellate senza la minima spiegazione, rottami del passato che rubano spazio televisivo ad atleti ben più meritevoli e soprattutto stable dall'enorme potenziale che vengono bruciate in modo assurdo (sì, stiamo parlando del Nexus), non c'è di che essere contenti e il progressivo calo degli ascolti ne è la dimostrazione lampante.
Ma la cosa vale anche per i videogame: è fantastico che titoli come WWE '12 ci consentano di disputare qualsiasi tipo di incontro all'interno di qualsiasi tipo di arena, con qualsiasi tipo di personaggio e qualsiasi tipo di stipulazione, infarcendo il tutto con almeno due modalità di grande spessore; ma sarebbe anche meglio se alla base di tutto questo impegno ci fossero un gameplay meno legnoso, personaggi realmente differenti l'uno dall'altro e regole di ingaggio più semplici. È proprio questa esigenza che ha portato THQ a produrre WWE All Stars, un gioco di wrestling diverso dal solito, più "caciarone", con una grafica che strizza l'occhio alla cosiddetta "era gimmick" e un roster formato in egual misura da superstar attuali e leggende del passato. Un'esperienza più semplice anche in termini di gameplay, visto il numero di mosse ridotto rispetto al già citato WWE '12 e una rappresentazione delle stesse volutamente esagerata. Purtroppo il tentativo di avvicinarsi ai grandi classici del genere risulta ancora una volta fallito, e nonostante una struttura decisamente indovinata il prodotto di THQ San Diego non riesce a distinguersi. Vediamo perché.
Dream match a iosa
Sulla cover di WWE All Stars campeggiano star del passato come Ultimate Warrior, il compianto Randy Savage, l'immortale Hulk Hogan e The Rock, alle prese con un improbabile (ohibò, non nel caso del Great One...) confronto con gli attuali lottatori della WWE: da John Cena a Randy Orton, passando per Rey Mysterio, Kofi Kingston e così via, per un totale di circa quaranta personaggi utilizzabili. Chi ha sempre desiderato vedere il confronto fra Andre the Giant e The Big Show con questo gioco potrà "simularlo", soprattutto grazie alla modalità Fantasy Warfare, che parte appunto dal fascino degli scontri generazionali per proporci veri e propri dream match fra wrestler dall'attitude simile, come possono essere Ultimate Warrior e Sheamus o i già citati Andre the Giant e The Big Show.
Il fulcro del gioco risiede però nella modalità Path of Champions, fondamentalmente una variazione sul tema "Road to WrestleMania" in cui dobbiamo vincere dieci incontri per arrivare al confronto finale con un particolare personaggio. Un'ottima struttura, ribadiamo, non eccessivamente ricca di contenuti ma bilanciata, capace di proporre situazioni sufficientemente varie. Il problema sta nel gameplay, che in termini di rilevamento delle collisioni, resa degli impatti e divertimento "puro" lascia purtroppo molto a desiderare. Si ripresenta anche qui il problema del bilanciamento della difficoltà, se possibile in maniera ancora più marcata rispetto a WWE Smackdown Vs. Raw, per via dell'infelice implementazione delle mosse speciali. Basterà infatti calcolare bene i tempi e si riuscirà a mettere a segno qualsiasi manovra ai danni dell'avversario, a patto di avviarne il "caricamento" mentre sta per rialzarsi da un attacco precedente.
L'effetto 3D
WWE All Stars vanta un'implementazione puramente accessoria e molto limitata dell'effetto 3D. Gli sviluppatori si sono semplicemente limitati a introdurre questa soluzione dove possibile, che difatti si nota appena e disattivarla completamente sembra non influire in alcun modo sulla resa visiva del gioco.
Suplex tridimensionali
La versione Nintendo 3DS di WWE All Stars, al di là dell'irrilevante effetto tridimensionale, si presenta dunque come un mero porting di quanto già visto su Wii, con i medesimi pregi e difetti.
Difficile determinare se lo stile grafico rientri nei primi o nei secondi: si tratta di una soluzione che va a braccetto con i colori sgargianti e gli stili esasperati dei lottatori del passato (oppure con The Undertaker, che con la sua gimmick da "dead man" si rifà appunto a un periodo ormai scomparso), ma che mal si accorda con l'estetica delle attuali superstar della WWE. Sulle console Nintendo tale elemento incontra poi ulteriori difficoltà per via dei modelli poligonali scarsamente dettagliati e delle texture poco definite, tanto che il risultato finale non è propriamente una gioia per gli occhi. Un discorso simile può essere fatto per il comparto sonoro: da una parte abbiamo l'ottima telecronaca firmata Jim Ross e Jerry Lawler, dall'altra una gestione dell'annunciatore che lascia molto a desiderare, in quanto il nome del vincitore viene pronunciato in maniera interrogativa anziché affermativa. Un problema già presente nelle versioni precedenti del gioco e che nessuno si è preso la briga di risolvere su 3DS.
Conclusioni
WWE All Stars si pone come un progetto riuscito a metà: sul fronte della struttura, dei contenuti e dello stile grafico (per quanto controverso) svolge egregiamente il proprio lavoro, offrendoci un'esperienza più "spensierata" rispetto a WWE '12 e puntando sulla contrapposizione fra leggende e superstar attuali, un tema sempre caro agli appassionati di wrestling. Purtroppo questi elementi non vengono adeguatamente supportati dal gameplay, non completamente "sbagliato" ma quasi, per via di una pessima rilevazione delle collisioni, di una mediocre resa degli impatti e di soluzioni basate sul "timing" che semplificano eccessivamente l'azione e sgretolano un bilanciamento della difficoltà già di per sé discutibile. La versione 3DS risulta inoltre molto povera tecnicamente, e l'effetto 3D non migliora in alcun modo le cose.
PRO
- Idea di base affascinante
- Struttura "agile" ma discretamente corposa
- Lo stile grafico ha un suo perché...
CONTRO
- ...ma il comparto tecnico, nel suo insieme, delude
- Gameplay legnoso, limitato ed eccessivamente semplificato
- Bilanciamento della difficoltà discutibile