Versione testata: PlayStation 3
La dura legge dei DLC ci impone contenuti aggiuntivi subito dopo l'uscita di un gioco. Battlefield 3 non poteva non esimersi da questa nuova regola aurea del mondo videoludico regalando, a chi a suo tempo aveva scelto la Limited Edition o effettuato un pre order, Ritorno a Karkand, un pacchetto piuttosto sostanzioso, comprendente quattro mappe prese di peso da Battlefield 2, dieci nuove armi (con relativo sistema di sblocco ad obiettivi), nuovi mezzi e una nuova modalità di gioco.
Un DLC gratuito quindi per spendaccioni e super fiduciosi in DICE, mentre tutti gli altri dovranno spendere la solita moneta sonante, ovvero 15€ o 1200 Microsoft Points. Un pacchetto salato insomma, nulla comunque di inedito e per cui strapparsi le vesti, il mondo va così, per fortuna o purtroppo sceglietelo voi. Come nulla di inedito è il solito discorso che affligge il rimensionamento del numero di giocatori nelle versioni console del pacchetto. Ventiquattro giocatori, invece che sessantaquattro rende le mappe più grandi (benchè riviste e corrette) un filo troppo dispersive.
Isole in fiamme
Quattro mappe per un ritorno al passato che farà felici i fan di vecchia data. Assalto dal mare per il controllo della penisola di Sharqi, prendendo la spiaggia o passando per la lunga strada posta in alto. Una volta arrivati ai tre punti focali di questa mappa urbana, la stazione TV, il punto di osservazione e il cantiere, ci si trova nel bel mezzo di furiosi scontri tra spazi stretti e improvvise aperture, alla mercé tanto dei carri quanto degli elicotteri.
Golfo di Oman è una di quelle mappe che tutti si ricordano, anche se non si ha giocato alla morte a Battlefied 2. La partenza dalla portaerei è sempre emozionante, una volta a terra il gameplay tipico della serie esplode tra aree urbane e desertiche dove spadroneggiano jet, carri, dune buggy, ma anche i cecchini vista l'ampia e quasi sempre piatta orografia della mappa. Attacco a Karkand è tale e quale l'avevamo lasciata, un vero prodigio di level design graziato dalle prelibatezze visive del Frostbyte 2. Esemplare nella distribuzione di spazi sovra elevati, zone basse più intricate e vie di accesso defilate, una mappa quindi in cui si è, potremmo dire, sempre allo scoperto, per giocare al rimpiattino tra attaccanti e difensori, dove carri e APC sono pronti a fare strage di svagati fanti che non tengono conto del level design.
L'isola di Wake è una delle mappe che ha visto più cambiamenti rispetto al passato. Basta semplicemente dire che i due lembi del ferro di cavallo dell'isola non sono più punti da conquistare ma semplici zone di respawn, di conseguenza la bagarre è tutta nella zona "a u" della mappa. Queste le mappe, DICE però, come scritto in apertura non si è limitata solo al compitino. Senza dubbio la novità più succosa di questo pacchetto nostalgia sono le armi da fuoco e il relativo percorso di sblocco per assegnazioni, o in altre parole ad obiettivi. La lista delle bocche da fuoco è corposa, troviamo fucili d'assalto come il FAMAS, mitragliatrici compatte del calibro del MP5 o il PP-19, ma anche fucili da cecchino, l'L 96 o mitragliatrici leggere come la tedesca MG 36. Armi per ogni classe insomma, da ottenere mediante azioni particolari che possono variare dalla semplice conquista di bandiere sino all'uccisione con l'attrezzo di riparazione, passando per cinque designazioni laser o due uccisioni col mortaio. La lista "delle cose da fare" è piuttosto ampia e varia e riesce a scombinare le carte in tavola, a rinfrescare un pò routine abitudinarie.
Trofei PlayStation 3
Ritorno a Karkand premia il giocatore con cinque trofei, due d'argento e tre di bronzo. I primi ci impegnano a fare una uccisione in una singola vita col carro, col jet e col fucile d'assalto o utilizzando il mini escavatore. Quelli di bronzo si ottengono affastellando kill coi nuovi mezzi, eseguendo dieci uccisioni con ogni nuova arma o facendo una nuotata nell'Oman Hotel.
Attacco!
Sul versante dei nuovi veicoli il più interessante è l'F35, il caccia a decollo verticale dei Marines, più lento e manovrabile del F-18, utilizzabile in Golfo di Oman e Isola di Wake. Oltre a questo troviamo il trasporto truppe armato BTR-90 e la veloce dune buggy dotata di calibro 50. Nulla di eccezionale quindi. L'altra notevole introduzione è invece la modalità Conquista Assalto, che come dice il nome è un mix delle due tipologie di gioco peculiari del franchise DICE. Il concetto è semplice una squadra attacca e una difende. Chi attacca ha più ticket di rientro e l'obiettivo di conquistare tutte le posizione nemiche da subito in controllo dei difensori. Divisione dei compiti e defilamento, queste le parole d'ordine per godersi al meglio questo interessante diversivo. Anche qui ci troviamo davanti a una apprezzabile destabilizzazione di meccanismi e meccaniche consolidate del titolo e che sicuramente è un buon inizio da parte di DICE per un ampliamento dell'offerta di gioco.
Conclusioni
Il costo è salato, ma quello che conta sono i contenuti e senza dubbio le mappe incluse in questo Ritorno a Karkand valgono il prezzo del biglietto, nonostante qualche ridimensionamento e il solito problema dei ventiquattro giocatori su console. Il level design è quindi il protagonista assoluto di questo DLC, più di mezzi, armi "ad obiettivi" e modalità di gioco aggiuntiva. Un ritorno in luoghi conosciuti assai gradito, visto anche il numero non esorbitante di mappe al momento del lancio per Battlefield 3.
PRO
- Level design come sempre al top
- Il sistema ad obiettivi per le armi
CONTRO
- I mezzi non brillano
- Il prezzo è importante