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Zen gaming al suo meglio

A tre anni e mezzo dalla pubblicazione su PlayStation Network, PixelJunk Eden sbarca su Steam con una versione che include nativamente i contenuti dell'espansione Encore

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   14/02/2012
PixelJunk Eden
PixelJunk Eden
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Versione testata: PC

È ormai un bel po' di tempo che Q-Games ci delizia con la serie PixelJunk, una sorta di laboratorio creativo a trecentosessanta gradi in cui si sperimentano nuove forme di gameplay e stili grafici, si omaggiano generi classici quasi scomparsi e si cerca, in generale, di offrire all'utenza un'esperienza diversa dal solito, ricca di contenuti e mai banale. PixelJunk Eden si pone come la concretizzazione di tale filosofia, e a qualche anno di distanza dalla pubblicazione originale su PlayStation Network approda su Steam con una versione "completa", che include cioè i livelli aggiuntivi dell'espansione Encore e vanta un sistema di controllo completamente ridisegnato per l'uso con mouse e tastiera.

Zen gaming al suo meglio

In effetti il controller non è proprio supportato, cosa che potrebbe far storcere il naso a chi preferisce questo tipo di approccio, ma gli sviluppatori hanno messo a punto una serie di soluzioni piuttosto efficaci per convincerci delle loro scelte, coinvolgendo non solo tutti i tasti del mouse ma anche qualche comoda "scorciatoia" da tastiera. Mentre il puntatore a forma di foglia "indica" la direzione del nostro eventuale spostamento, infatti, un click destro ci consente di saltare e la sua continua pressione evita l'aggancio del personaggio alle "piante" che si trovano sulla sua traiettoria.

Zen gaming al suo meglio

Un click sinistro si traduce invece nel rilascio di una "tela" e in una manovra rotante molto utile se vogliamo colpire più nemici contemporaneamente e al contempo raccogliere gli elementi che rilasciano in seguito all'eliminazione. Elementi che vanno poi ad attivare le "radici" di nuove strutture, fondamentali per garantirci l'appoggio necessario per scalare scenari che man mano si sviluppano sempre di più in altezza. La rotellina del mouse può essere utilizzata per accorciare rapidamente la tela, ad esempio quando si avvicina un avversario capace di spezzarla, mentre la pressione della rotella sulla sua asse attiva un comodo "undo" che, in cambio di un po' di energia, ci permette di riportare il piccolo Grimp nella posizione precedente all'ultimo salto ed evitare dunque gli effetti di una mossa sbagliata, in grado di produrre cocenti episodi di frustrazione che pure fanno parte del pacchetto confezionato da Q-Games.

Il giardino segreto

Come alcuni lettori già sapranno, PixelJunk Eden ci vede controllare un minuscolo esserino all'interno di "giardini" sempre più estesi, caratterizzati da stili, colori e strutture differenti. Il gioco non dispone di un vero e proprio menu principale, così bisogna accedere alle varie zone utilizzando le stesse meccaniche platform che regolano il gameplay. Una prima differenza rispetto alla versione PlayStation 3, oltre al numero totale di giardini disponibili, sta nella possibilità di decidere quali obiettivi perseguire in modo completamente libero: si è vincolati a far visita a uno scenario non appena lo si sblocca, ma in generale si può procedere nella raccolta degli "Spectra" come si preferisce.

Zen gaming al suo meglio

Gli Spectra sono appunto gli oggetti che abbiamo il compito di trovare e raccogliere: ce ne sono cinque in ogni giardino, settantacinque in totale, e nel corso del primo "stint" il completamento di un livello viene determinato proprio dal contatto con uno di essi, mentre successivamente è possibile rigiocare tale location senza suddividere l'esperienza in cinque fasi distinte. Per localizzare gli Spectra dobbiamo eseguire la manovra rotatoria con il Grimp, che si "illuminerà" durante la propria traiettoria circolare indicando la direzione verso cui dobbiamo muoverci per raggiungere la meta. Portare a termine questo compito diventa man mano più difficile, perché vengono introdotte nuove variabili come i "gate", che ci teletrasportano da un punto all'altro del giardino, i fiori che ci proiettano rapidissimamente in alto o alcune forze che possono contrastare i nostri movimenti. L'inerzia è parte integrante del gameplay, il che aggiunge senz'altro spessore a PixelJunk Eden e rende galvanizzante il corretto completamento di una manovra complessa, ma al tempo stesso rappresenta un problema non di poco conto e di certo vi farà imprecare copiosamente quando precipiterete in seguito a un salto calcolato male. Posizionare correttamente il mouse e avere un po' di spazio a disposizione per muoverlo senza problema si rivelerà rapidamente una priorità visto che, una volta spiccato un balzo, il Grimp può spostarsi a destra o a sinistra solo in modo limitato e solo in base agli input che gli forniamo tramite il puntatore. È tutto molto "delicato", insomma, e a un certo punto ci si sente quasi degli artisti nell'inanellare combo su combo, disintegrare i nemici come una stella cometa impazzita e nonostante tutto evitare di perdere contatto con le radici che ci tengono vicini al prossimo Spectra. Per quanto concerne il comparto tecnico, c'è poco da dire: la grafica è essenziale ma affascinante, si muove fluida mentre ci propone tonalità di colore sempre più particolari, mentre il sonoro (firmato dall'artista giapponese Baiyon) è quasi ipnotico. Non a caso su Steam è possibile acquistare anche la colonna sonora del gioco, separatamente o in un unico, conveniente bundle.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.2
Lettori (6)
5.6
Il tuo voto

Come spesso accade per i titoli della serie creata da Q-Games, PixelJunk Eden è in grado di regalare un'esperienza significativa e coinvolgente, una sorta di "trance" che vi proietta in una realtà alternativa mentre saltate da una pianta all'altra, solleticati da musica e colori, acquisendo man man maggiore controllo sull'ambiente inerziale e sulle sue dure regole. La presenza di un buon numero di giardini garantisce un intrattenimento duraturo e un ottimo rapporto qualità / prezzo, considerando anche l'inclusione dell'espansione Encore. Qualche dubbio invece sui controlli, non tanto per la bontà delle scelte fatte dagli sviluppatori, quanto più per la mancanza di alternative. Il debutto di PixelJunk su Steam, ad ogni modo, va salutato con calore ed entusiasmo: se la serie vi ha sempre incuriosito, questa è di certo un'ottima occasione per farne la conoscenza.

PRO

  • Un'esperienza particolare e coinvolgente
  • Comparto tecnico essenziale ma significativo
  • Buon numero di giardini da esplorare

CONTRO

  • Qualche perplessità sui controlli
  • Sa essere molto frustrante
  • La modalità co-op è stata eliminata

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore Intel Core i3 350M
  • 8 GB di RAM
  • Scheda video ATI Mobility Radeon HD 5650
  • Sistema operativo Windows 7

Requisiti minimi

  • Processore Intel Core 2 Duo
  • 512 MB di RAM
  • Scheda video con supporto OpenGL 2.1
  • 446 MB di spazio libero su hard disk
  • Sistema operativo Windows XP, Windows Vista, Windows 7