Nell’Anno di Grazia 1995, Taito rispolverava le sue indimenticate mascotte, i draghetti sparabolle Bub & Bob protagonisti secoli prima di Bubble Bobble, platform game nel quale ognuno di noi in gioventù ha probabilmente investito parecchie paghette settimanali, e le inseriva in un contesto del tutto nuovo, quello dei puzzle game. I due fratelli stavolta dovevano evitare che una massa di bolle li schiacciasse cadendo pian piano dalla parte alta dello schermo, sparando dal basso le stesse bolle con l’obiettivo di associarne tre o più dello stesso colore in modo che scomparissero. Puzzle Bobble, com’era noto qui da noi (oltreoceano lo conoscono come Bust A Move), aveva le caratteristiche migliori di un puzzle game, e cioè era semplicissimo da capire ma difficile da affrontare al meglio, ed era tremendamente coinvolgente e additivo: il successo non arrivò ai livelli di Tetris, ma poco ci mancava, il titolo fu (e continua ad essere) convertito in ogni salsa immaginabile e diede il via ad una infinita sequela di cloni e rivisitazioni più o meno originali. Tra queste, nel 1998, annoveriamo il Puzzloop di Mitchell, che fece centro in diversi punti e riscosse un ottimo successo tanto da dare vita a quel fenomeno del gioco gratis in Rete, e poi a poco prezzo su Xbox Live, che è Zuma, una versione più basica del concept originario. Ebbene, oggi Mitchell decide di rimettere mano al tutto e dare una sistemata a questa complessa genealogia col titolo che dovrebbe dire la parola definitiva su questo particolare sottogenere di puzzle.
Non mi rompere le biglie!
In un puzzle game che si rispetti non può certo mancare il multiplayer, e Actionloop non si fa pregare presentandone uno ottimo, da giocare anche con una sola cartuccia, ma purtroppo limitato a soli due concorrenti. Il concept rimane lo stesso, si possono scegliere però vari parametri tra cui la forma del percorso e l’handicap, e ovviamente più catene realizza un giocatore, più palle fastidiosissime si catapultano nello schermo dell’altro. Saranno presenti nelle partite a due anche diversi bonus da colpire per trasformarli in malus per l’amico: tra questi citiamo la malefica nebbia, da allontanare a colpi di soffi nel microfono! Completa il quadro delle modalità accessibili dallo schermo principale la possibilità di interfacciarsi con Polarium Advance, altro puzzle, stavolta per GBA, della stessa casa: inserendone una copia nello slot GBA del vostro DS verranno aggiunte due nuove tipologie di caselle e dieci livelli originali.
Tecnicamente va data doverosa precedenza al controllo tattile, veramente ineccepibile: non ci è mai capitato che la palla andasse in una direzione sbagliata per colpe che non fossero nostre, e pertanto tanto di cappello ai programmatori. Poi un veloce accenno al Rumble Pak incluso nella confezione, da inserire nello slot GBA: l’effetto è moderatamente buono, non vi esalterà ma non vi spingerà neanche ad eliminarlo. Su grafica e sonoro, cosa si potrà mai dire in un gioco come Actionloop che è praticamente la quintessenza dei Puzzle Game? Il reparto visivo svolge benissimo il proprio compito, e ci mancherebbe altro vista la semplicità e l’astrattezza degli elementi che è chiamato a rappresentare, e idem dicasi per il sonoro, con effetti che non fanno gridare al miracolo e che non disgustano, e con musiche che sanno sottolineare i momenti riflessivi così come quelli più frenetici, la cui rocambolesca alternanza (a parte la modalità Scaccomatto) è in fin dei conti l’elemento più riuscito di Actionloop, quello che lo eleva tra le vette più alte del genere e ne fa un gioco dalle grandi doti di assuefazione.
Il concept è semplice e neanche tanto nuovo, la realizzazione è quella di ogni puzzle game e quindi nulla di strabiliante, la storia semplicemente non c’è… Ed è proprio per questi motivi che Actionloop raggiunge in pieno i suoi obiettivi, che sono poi quelli di ogni puzzle game: prestarsi alla partita veloce di tanto in tanto così come a quelle lunghissime maratone divorapunti, insinuarsi discretamente ma con forza in un angolino del vostro cervello e risiedervi per lungo tempo. La caratteristica migliore è certamente la presenza di due anime diverse, quella action frenetica e pressante e quella squisitamente rompicapo, da apprezzare soprattutto in Scaccomatto, che si alternano con grande sapienza da parte dei programmatori e sollazzo per i giocatori. La modalità multiplayer stavolta non è epocale, ma sempre divertente. Non ci vengono in mente lati particolarmente negativi da segnalare, a parte che una versione base e senza pennino può essere facilmente reperita in Rete; chiaramente se detestate i puzzle e da un gioco volete grafica pompatissima, Actionloop non fa per voi, ma in caso contrario, accomodatevi pure!
Pro
- E’ sia puzzle che action…
- … e le modalità di gioco lo dimostrano!
- Ottima implementazione del Touch Screen
- Multiplayer per due giocatori al massimo
- C’è Zuma gratis in Rete, ma non è la stessa cosa!
Le mille bolle blu (e gialle, e rosse, e azzurre…)
Immaginate una pista di biglie, non chiusa, dall’andamento a spirale: è su questo semplicissimo percorso che si svolgerà la maggior parte della vostra esperienza con Actionloop. Sulla “pista” verranno introdotte man mano delle sfere di diverso colore, mentre in un altro punto dello schermo, preferibilmente quello centrale, appariranno le biglie che potrete sparare tramite pennino tenendo in debita considerazione velocità e direzione. Il vostro scopo è impedire che le sfere riempiano tutto il percorso, sparando le biglie di un determinato colore verso un gruppo di almeno due della stessa tonalità, in modo tale che si distruggano e liberino spazio. Le biglie hanno poi proprietà magnetiche (il titolo statunitense del gioco è proprio Magnetica), il che vuol dire che due dello stesso colore si attireranno se riuscirete ad eliminare gli ostacoli tra di esse dando il via, se saprete giocare bene, a catene di dimensioni anche ragguardevoli e conseguente, soddisfacente bonus di punti. Questo il concept base, che è poi interpretato in tre diverse declinazioni che sono le tre modalità di gioco single player, e al quale vanno aggiunte variazioni sul tema come palle “neutre” che si distruggono solo quando lo fanno quelle colorate loro adiacenti, orologi che di tanto in tanto arrivano sul percorso e che se colpiti fermano l’incessante inserimento di nuove biglie per darvi un attimo di respiro, missili che spingono le biglie a velocità più elevate e le classicissime “smart bomb” che eliminano dallo schermo tutte le sfere del colore di quella colpita.
Tornando alle modalità di gioco, nel dettaglio annoveriamo Maratona, dove non dovrete far altro che eliminare biglie su biglie lungo 99 livelli resi man mano più difficili dall’entrata in scena di nuovi colori; Missioni, 60 livelli da giocare separatamente dove cambiano un po’ di cose, prima fra tutte la conformazione del percorso e la presenza anche di più centri da cui sparare le biglie (per queste caratteristiche è certamente la modalità più difficile); e Scaccomatto, dove le cose cambiano ancora di più: in questa modalità viene a mancare del tutto la componente “Action” del titolo, avrete un set determinato di palline da eliminare e da sparare, e completare i vari livelli sarà possibile solo utilizzando tutte le risorse a vostra disposizione. Una vera sfida alla vostra capacità di logica e di pianificazione.