La recensione di Area F2 non può ovviamente prescindere da un confronto ben preciso, quello con Rainbow Six: Siege, il celebre tactical shooter di Ubisoft a cui il mobile game per iOS e Android sviluppato da Qookka Games si ispira in maniera chiara e palese.
Le meccaniche sono infatti le stesse, così come l'indubbio potenziale di un'esperienza che vanta numeri convincenti (specie sotto il profilo degli Operatori: ce ne sono venti da sbloccare), due modalità e quattro mappe ma adotta soluzioni abbastanza discutibili per quanto concerne i comandi touch.
I controller Bluetooth infatti non sono supportati, come era lecito attendersi, ma non ci spieghiamo come mai gli autori abbiano scelto di utilizzare un layout con fuoco manuale anziché automatico, che svilisce in maniera sostanziale la qualità del gunplay rendendolo lento e macchinoso.
Pensavamo che questa piaga fosse ormai un lontano ricordo, del resto Shadowgun War Games e Call of Duty: Mobile hanno dimostrato quanto sia efficace l'autofire per rendere più immediata, reattiva e finanche precisa l'esperienza con gli sparatutto mobile. L'alternativa manuale si conferma invece una iattura, in quanto risulta impossibile mirare e sparare contemporaneamente, specie in velocità, e ciò si traduce in scontri che visti dall'esterno appaiono ridicoli, con i personaggi che perdono diversi secondi per mettere a segno i colpi.
Struttura
Nella speranza che gli sviluppatori di Area F2 prendano in considerazione di abilitare il fuoco automatico con uno dei prossimi aggiornamenti, bisogna riconoscere che il gioco è dotato di una certa personalità (pur nel suo essere, in pratica, un'imitazione portatile del già citato Rainbow Six: Siege) e di un modello freemium discretamente elastico, privo di vincoli per quanto concerne la durata delle partite e la possibilità di cimentarsi con tutti i match che desideriamo.
Le microtransazioni ruotano ovviamente attorno allo sblocco degli Operatori, che costano circa 3 euro l'uno ma che tuttavia è possibile ottenere anche semplicemente giocando e racimolando valuta virtuale, sebbene ci voglia un (bel) po' di pazienza per riuscirci.
Regolate le varie sensibilità (bisogna impostarle praticamente al massimo per evitare di dover trascinare più volte lo schermo per voltarsi o semplicemente mirare) e modificato leggermente il layout dei comandi (spostando il pulsante per la mira di precisione, troppo vicino allo stick virtuale destro), il gioco diventa sostanzialmente meno legnoso e ci consente di affrontare tutorial, campi base, partite personalizzate e classificate (a partire dal quinto livello in poi) nell'ambito di due differenti modalità e su di un totale di quattro mappe, come già detto.
Nella stipulazione principale ci troveremo a operare all'interno di una squadra composta da cinque agenti: nella fase offensiva il nostro obiettivo sarà quello di penetrare in un edificio e neutralizzare le minacce e/o prendere il controllo di un dispositivo, mentre nella fase difensiva dovremo mantenere la posizione e respingere l'attacco.
Avremo la possibilità di selezionare uno degli Operatori sbloccati (ognuno dotato di abilità speciali differenti) e di modificarne l'equipaggiamento perché si sposi meglio al nostro stile, preferendo ad esempio un bel fucile a pompa a un fucile d'assalto e così via. Potremo inoltre sfruttare i pochi secondi del preludio per individuare i nemici con un drone su ruote oppure, in fase difensiva, chiudere le porte con delle barriere o piazzare torrette e apparecchi elettronici.
Dal punto di vista tecnico, purtroppo, Area F2 non brilla: la modellazione poligonale appare datata, sia per quanto concerne gli scenari che i personaggi e le relative animazioni. È possibile impostare alcuni parametri per aumentare o diminuire la fluidità del frame rate nel caso il vostro dispositivo possa permetterselo, ma al di là di questo l'intero progetto avrebbe bisogno di un sostanziale miglioramento grafico per poter competere con i migliori sparatutto attualmente disponibili su iOS e Android.
Conclusioni
Area F2 è uno sparatutto tattico molto interessante, ispirato in maniera palese alle atmosfere e alle meccaniche di Rainbow Six: Siege, ma capace di proporre una propria interpretazione di questo tipo di esperienza competitiva. Il gioco include due modalità, quattro mappe e una ventina di Operatori, ognuno dotato di caratteristiche differenti, che è possibile sbloccare pagando ma anche semplicemente portando a termine un po' di partite, racimolando dunque la valuta virtuale nell'ambito di un approccio freemium discretamente elastico e permissivo. Dopo aver regolato un po' i controlli touch la formula si rivela solida e divertente, ed è dunque un peccato che il gunplay venga svilito dalla mancanza di un'opzione per attivare l'autofire, che renderebbe gli scontri a fuoco molto meno lenti e macchinosi.
PRO
- La formula funziona
- Struttura discretamente ricca
- Buona gestione dei match online
CONTRO
- Comandi macchinosi senza l'autofire
- Tecnicamente datato
- Sonoro poco incisivo