Negli ultimi anni l'editore Microids ha deciso di investire tempo e risorse in tutta una serie di titoli dedicati alle avventure di Asterix & Obelix, ovviamente destando l'interesse di coloro che apprezzano l'opera di René Goscinny e Albert Uderzo. Le peripezie dei due galli più famosi del mondo sono infatti ormai ben datate, considerando che nel 2019 il fumetto aveva spento le sue prime sessanta candeline.
La produzione di nuovi videogiochi di una serie apprezzata dovrebbe rendere tutti contenti; tuttavia i nostri lettori avranno già avuto di notare che non sempre i risultati sono rose e fiori, prima con la recensione di Asterix & Obelix XXL 3 nel 2019, più di recente con quella di Asterix & Obelix: Slap Them All! del 2021. A distanza di appena un anno, in effetti, ci troviamo di nuovo alle prese con una terza iterazione che è un'esperienza poco più che piacevole.
Continuate a leggere la nostra recensione di Asterix & Obelix XXXL: The Ram From Hibernia per capire che cosa c'è di nuovo, quanto è stato riciclato, e complessivamente i motivi delle nostre perplessità.
Trama e struttura: questi romani continuano ad essere pazzi
Piuttosto che prendere spunto da uno degli innumerevoli fumetti del periodo d'oro di Goscinny e Uderzo, con Asterix & Obelix XXXL: The Ram From Hibernia gli sviluppatori hanno preferito proporre storia inedita e spensierata, immaginando magari di rivolgersi ad un pubblico di giocatori occasionali o comunque di non perfetti conoscitori del contesto narrativo di partenza. La trama, in effetti, si mostra priva di chissà quali pretese e vanta pochi elementi innovativi degni di interesse anche per i fan storici: in Hibernia (l'attuale Irlanda) i romani sono praticamente a un passo dalla conquista del villaggio del gallo Irishcoffix, il quale manda allora la figlia Keratina a chiedere soccorso ai cugini del continente.
Keratina spiega che gran parte dei problemi è legata alla scomparsa dell'amatissimo ariete dalle corna d'oro di Irishcoffix; ovviamente, in Gallia, Asterix e Obelix non ci pensano di volte a partire come singoli rappresentati di una spedizione di soccorso improvvisata, perché ogni scusa è buona per picchiare qualche romano. Per arrivare ai titoli di coda di Asterix & Obelix XXXL: The Ram From Hibernia basta poco, dalle quattro alle cinque ore, a seconda del proprio ritmo di gioco. Il discorso è diverso qualora tentiate di ottenere tutte le medaglie d'oro di ogni singolo livello. In questo caso dovrete rigiocarli uno alla volta (e più volte, presumibilmente) rispettando tutta una serie di parametri, per esempio completandoli entro un certo numero di minuti.
La struttura del prodotto è estremamente semplice e lineare: la storia fa da collante ad una serie di scenari (sei in tutto) semplicemente giustapposti tra loro; all'interno delle singole aree di gioco, ogni livello non fa altro - a propria volta - che giustapporre altro terreno esplorabile. In questo contesto, il giocatore deve ripulire una determinata area da tutti i romani presenti, sbloccare l'accesso alla successiva, e proseguire a oltranza: niente di più, niente di meno. La semplificazione è davvero notevole, anche se il level design non si è eccessivamente impoverito rispetto all'ultimo capitolo 3D dedicato allo storico duo; pure, sono evidenti una certa mancanza di creatività e qualsiasi volontà di sperimentazione.
Gameplay: botte da orbi viste dall’alto
Sulla scia del capitolo precedente cui si è già accennato, anche Asterix & Obelix XXXL: The Ram From Hibernia eredita la prospettiva a volo d'uccello: fondamentalmente vi ritroverete quindi a giocare, lato gameplay, un titolo d'azione con visuale isometrica simile a quella del più recente Diablo. È possibile controllare sia Asterix che Obelix, passando peraltro dall'uno all'altro in qualsiasi momento, ma non altri personaggi; questo è abbastanza strano, considerando che la produzione è pensata fondamentalmente per sessioni fino a quattro giocatori in contemporanea. Esclusivamente in locale, perché internet a quanto pare non è stato ancora arrivato in Gallia.
Nessuno dei personaggi può saltare, la meccanica non è proprio presente; ma le idee, per quanto ripetute allo sfinimento, comunque non mancano. Almeno le caratteristiche peculiari dei due galli sono state mantenute: Asterix è ben più leggero di Obelix, e può quindi eseguire uno scatto in aria verso altre piattaforme sopraelevate, per avanzare lungo il percorso (il compagno più grosso finirebbe col farle crollare); dal canto suo, Obelix può però spostare massici elementi dello scenario, perché dei due è lui quello che da piccolo cadde nel pentolone della pozione magica!
Tutti i livelli prevedono combattimenti folli contro quei pazzi dei romani: non bisogna fare altro che riempirli di botte dal primo all'ultimo, spesso eliminando le tende da campo che ne permettono la continua rigenerazione. Tutto è rimasto immutato quindi rispetto al passato, fuorché la possibilità di raccogliere da terra oggetti di vario tipo per poi utilizzarli come armi. Non vi è molta differenza tra cosciotti di pollo, pesci e lance: tutte le armi, da quelle proprie a quelle improvvisate, infliggono bene o mali gli stessi danni e si consumano allo stesso modo. Persino i romani, se storditi dai colpi dei galli, possono essere impugnati - prendendoli per i piedi - e utilizzati come corpi contundenti.
Diverse altre caratteristiche concorrono a rendere Asterix & Obelix XXXL: The Ram From Hibernia un titolo non propriamente memorabile. Passi per l'assenza del multigiocatore online, passi anche per un livello di difficoltà tarato volutamente verso il basso: la ripetitività delle situazioni è eccessiva, i nemici sono sempre quelli, manca una progressiva evoluzione delle abilità dei protagonisti, e complessivamente l'intera avventura - al netto di tutto questo - può anche essere completata in pochissimo tempo.
Conclusioni
Asterix & Obelix XXXL: The Ram From Hibernia è un titolo consigliato ai fan imperituri del fumetto targato Goscinny e Uderzo: loro troveranno in tutte le situazioni proposte, nella narrazione e nel gameplay tutto quello che potrebbero desiderare, appunto, da un tie-in legato ai galli più folli della storia. Ma tutti gli altri giocatori - quelli che prendono in considerazione le caratteristiche del genere in sé e la loro realizzazione concreta - non potranno fare altro che riconoscere un'avventura poco più che piacevole, povera in termini di varietà e di quantità, pensata molto spesso apertamente per il multigiocatore (si pensi agli enigmi ambientali) e poi priva, per assurdo, di una qualsiasi modalità online. Ennesima promozione stentata, per una serie che diverte, ma che meriterebbe molto, molto di più.
PRO
- Lo spirito del fumetto è mantenuto, e diverte
- Ora si possono utilizzare gli oggetti come armi
- In quattro giocatori è davvero esilarante
CONTRO
- Lineare e breve
- Meccaniche e struttura non brillano...
- ... come non brilla il comparto tecnico