Esistono portatili che fanno dell'autonomia un loro punto di forza, altri con schermi pazzeschi e ideali per professionisti in cerca di mobilità e poi esiste una nicchia, ristretta ma parecchio rumorosa, che riesce in portabilità a far sognare anche gli amanti delle performance estreme. Oggi proviamo quello che per ASUS ROG rappresenta il baluardo di questo mercato: lo Strix Scar 18 versione 2024.
Sarebbe facile scadere in facili critiche date dal prezzo o dagli intrinsechi limiti che sono per forza di cose in campo nell'imbrigliare così tanta potenza assieme ad una batteria, ma crediamo che mettendo in prospettiva questo portatile con quello che è offerto anche dalla concorrenza obblighi a ben più di qualche riflessione.
Al netto dell'avere tra le mani uno tra i portatili giocoforza più potenti di questa generazione, vale la pena ricorda che ASUS ha una line-up completa che abbraccia i bisogni e le possibilità di praticamente chiunque: ci sono soluzioni per tutti i gusti sia estetici, che prestazionali, che economici.
Non è semplice in senso assoluto parlare di un portatile con questa dotazione tecnica, visto che tutto è al top e per chi se lo può permettere rappresenta una vera belva da gaming in mobilità. Fenomenale non è solo la mera scheda tecnica - sicuramente forte di dati di targa davvero fantastici - ma anche la cura profusa dai tecnici ROG per dare un tocco personale alla macchina e non lasciare nulla al caso: non esiste componente di questo laptop che non sembri espressamente studiata e scelta con cura e perizia, perché se è vero che assemblare un notebook con il non plus ultra può essere pressoché fattibile per tutti, riuscire a spingerlo ai suoi limiti il più a lungo possibile è invece un terreno molto impervio dove solo i più preparati hanno il coraggio di andare.
Caratteristiche tecniche
Partiamo come sempre dalle caratteristiche tecniche, che sono quelle in grado di valorizzare appieno quanto ROG abbia "lavorato" sotto la scocca di questo laptop.
Il processore è un Intel Core i9-14900HX: una vera e proprio belva che alza l'asticella rispetto al già mostruoso 13900HX dello scorso anno con una frequenza di 5.6 GHz massimi - superiore di ben 200 MHz a quanto già visto nella precedente generazione - e 10 Watt in più di TDP, 65 invece che 55. Gli altri dati della CPU rimangono uguali al 13900HX ma non per questo risultano meno d'impatto anche ad un anno dal test del precedente modello: 24 core (di cui 8 core ad alte prestazioni e 16 core ad alta efficienza) e 32 thread con una cache di ben 36 MB.
In gaming un processore del genere è in grado di affrontare senza il minimo problema pressoché qualsiasi sfida gli si pari davanti ma è nell'ambito dell'editing foto e video che la sua vera potenza riesce a essere espressa, specialmente in quelle suite software che godono del maggior numero di thread possibili.
Ad accompagnare il Core i9 troviamo una "vecchia" conoscenza: la NVIDIA GeForce RTX 4090 mobile con la versione più potente che sia possibile installare in un notebook: 150 W di TDP con la possibilità di spingersi in Dynamic Boost fino a 175 Watt.
Chiudono il cerchio 32 GB di RAM DDR5 a 5600 MHz, composti da 2 moduli da 16 GB l'uno, e due dischi SSD NVMe con interfaccia PCI Express 4.0 da 2 TB in RAID0, capaci di superare il limite dell'interfaccia di 7 GB al secondo di banda.
Adeguata la connettività WiFi che supporta lo standard 6E 2x2 e Bluetooth 5.2, garantendo quindi grandi velocità anche senza dover ricorrere al cavo di rete. Peccato per la scelta di installare una webcam 720p: alcuni competitor utilizzano modelli 1080p e dato il prezzo di targa decisamente poco popolare troviamo sia un peccato lasciare questo dettaglio più "normale" rispetto al mare di eccellenze che questo notebook porta in dote.
Chiude il cerchio la batteria, piuttosto generosa, da 90 Wattora: se il valore non è basso in senso assoluto non è comunque in grado di garantire autonomie di rilievo, come vedremo più avanti. Non crediamo tuttavia che questo debba essere visto come un fattore limitante, questo notebook è votato alla potenza più pura e benché permetta un certo uso in mobilità, si può esprimere al meglio solo collegato alla rete elettrica tramite il generoso alimentatore da 330 Watt in dotazione.
Display
Se esiste un punto cruciale dove le personalizzazioni dei vari brand giocano tutto il loro peso è proprio la parte di display.
ASUS per lo Strix SCAR 18 del 2024 non ha badato a spese e le uniche opzioni disponibili riguardanti il 18 pollici QHD+ da 240 Hz che troviamo sul laptop riguardano unicamente la scelta dell'illuminazione: mini LED o IPS.
Il tutto rientra sotto il cappello ROG Nebula, uno standard creato dal team ROG che identifica una base di partenza minima per ogni pannello dei portatili in termini di velocità, nitidezza, luminosità e supporto a tecnologie quali il G-Sync e il Dolby Vision.
L'intento, a sentire ROG, è quello di creare un vero e proprio livello minimo che possa offrire all'utente finale la sicurezza dell'avere a disposizione un pacchetto minimo di performance e tecnologie.
A livello meramente costruttivo parliamo ad ogni modo di un'unità ottima con un rateo di 16:10 e 3 ms come tempo di risposta; la dimensione da 18" poi risulta congeniale per un ipotetico uso prolungato senza monitor esterno, anche se parliamo di un solo pollice in più rispetto ai più canonici 17, la resa da vicino è certamente ben diversa e migliore.
Tra le altre caratteristiche notiamo una copertura del gamut colore DCI-P3 del 100%, una luminosità che nella versione mini LED ha un picco di 1100 nit e un contrasto che - sempre nella versione mini LED - arriva a 100000:1.
Presenti sia G-Sync che il Dolby Vision che godranno ovviamente della potenza di fuoco della RTX 4090 Mobile che alimenta lo Strix SCAR anche per un eventuale monitor esterno, gestibile tramite la comoda funzione NVIDIA Optimus accessibile tramite switch.
Difficile riconoscere difetti particolari a questo monitor, in ambito gaming offre una resa davvero elevata e può risultare interessante anche in produttività previa qualche regolazione, magari con strumenti dedicati.
Audio
Per quello che concerne il reparto audio, lo Strix SCAR dispone di 2 altoparlanti con tecnologia Smart Amp, che si prefigge il (difficile) compito di rendere più corposi i bassi che solitamente sui portatili rappresentano - più per le forzate dimensioni dei driver che per scelta - piuttosto deboli.
Benché la resa degli speaker non sia in assoluto negativa, l'enorme potenza del laptop costringe le ventole a girare in maniera piuttosto spinta quando messo sotto sforzo e questo può vanificare in parte il lavoro svolto dal team ROG sulla parte audio dello Strix SCAR.
Viene da sé che l'uso più canonico sarà fatto con delle cuffie dedicate, ad ogni modo crediamo sia difficile riuscire a fare meglio considerando le dimensioni dei driver: il volume tutto considerato è elevato e la qualità è decisamente buona, con una profondità del suono percepibile che valorizza sia l'uso in gaming che l'uso multimediale.
Durante gli sforzi più importanti, complice probabilmente il TDP maggiore del nuovo Intel Core i9, potrebbe essere complesso riuscire a distinguere con chiarezza effetti sonori dei giochi o dialoghi nelle scene meno concitate, dove il sibilo delle ventole ad alti regimi di rotazione si può fare molto presente.
Scheda tecnica ASUS ROG Strix Scar 18 2024
- Processore:
- Intel Core i9-14900HX @ 5.8 GHz
- 24 core e 32 thread
- TDP 55 Watt | 157 Watt massimi
- Scheda video:
- NVIDIA GeForce RTX 4090 Laptop con 16 GB GDDR6
- TDP 175 Watt
- Frequenza core: 1455 MHz
- Frequenza memoria: 2250 MHz
- Memoria: 32 GB DDR5-5600 MHz (2 x 16 GB)
- Storage: SSD da 2 TB (2 x 2 TB) PCIe 4.0 NVMe M.2 in RAID 0
- Display:
- Mini LED ROG Nebula da 16,0 pollici
- Risoluzione 2560 x 1600
- Refresh rate 240 Hz
- Luminosità 500 nit
- Supporto G-Sync e Advanced Optimus
- Connettività: Intel Wi-Fi 6E 2X2 e Bluetooth 5.2
- Porte:
- 1x Thunderbolt 4, DP1.4 (dGPU), G-Sync
- 1x USB 3.2 Gen2 Type-C, DP1.4 (dGPU), G-Sync e alimentazione
- 1x HDMI 2.1
- 2x USB 3.2 Gen2 Type-A
- 1x jack Ethernet RJ-45 2.5G
- 1x mini-jack 3.5 mm per cuffie e auricolari
- Webcam: HD 720p 1280 × 720 sul profilo superiore
- Batteria: 90 Wattora con alimentatore da 330 Watt. Supporto alla carica tramite USB-C 100 Watt
- Sistema operativo: Windows 11 Pro
- Dimensioni: 399 x 294 x 23.1 - 30.8 mm
- Peso: 3 Kg
- Prezzo: 4.299€
Design
Il design dello Strix SCAR tradisce ovviamente la sua natura, con rimandi nemmeno troppo velati alla sua destinazione d'uso principale.
Il corpo del notebook ha un peso di 3 kg e dimensioni piuttosto importanti, necessarie anche per alloggiare il generoso dissipatore e posizionarlo in modo che il calore prodotto dal sistema non renda bollente la tastiera che rimane sempre fresca e gradevole all'uso.
Le soluzioni estetiche sono pressoché le stesse che abbiamo già visto nella versione 2023 e valgono quindi le considerazioni che abbiamo già espresso e che non possiamo che confermare: questo portatile è "difficile" da usare in mobilità e sconta ovviamente un monitor importante, che lo rende sicuramente ideale più come desktop replacement che come laptop.
Le scelte stilistiche ROG sono invece ben presenti ma inserite con attenzione, non risultando mai di troppo: i LED (pilotabili da Windows tramite app) e un posizionamento intelligente della tastiera (e degli ottimi spazi tra i tasti) rendono alla vista lo Strix SCAR più filante e dinamico di quanto le dimensioni non facciano credere. .
Ottima la soluzione dei piedini in gomma, sia a livello costruttivo che stilistico, che alzano leggermente l'impronta del portatile e danno una mano tangibile alle ventole per scaricare quanto più calore possibile durante le sessioni di gaming più importanti.
I materiali, come da tradizione ROG, sono ottimi: sia le plastiche che le parti in metallo restituiscono un feeling premium e danno un'aria di solidità, così come la cura costruttiva è propria anche di parti che solitamente rimarrebbero nascoste o ben poco visibili e che qui invece vengono comunque valorizzate, segno della grande cura e del tempo speso per creare un laptop di grande qualità.
Il touchpad risulta a nostro avviso forse la componente meno riuscita di tutto il pacchetto, la dimensione è generosa ma l'uso non è sempre preciso, con un feeling non ottimale specialmente durante la pressione: non crediamo tuttavia che questo vanifichi il pacchetto tecnico di questo portatile, dato che nessuno si sognerebbe mai di affrontare sessioni di gioco senza affidarsi ad un mouse esterno.
Dovendo definire in poche righe il design di questo portatile, non possiamo che fare un plauso al team ROG che ha fatto di necessità virtù, trovandosi a costruire attorno a componenti con specifiche necessità di dissipazione uno chassis di pregio, che non lascia mai nulla al caso e che soprattutto non sacrifica il design sull'altare della funzionalità.
Porte I/O
Buona ma non eccezionale la dotazione di porte per lo Strix SCAR 18, che offre una serie piuttosto completa di accessi forte anche delle sue generose dimensioni.
Per prima cosa è doveroso segnalare che lo SCAR offre 3 diverse tipologie di uscite video, potendo utilizzare oltre alla canonica porta HDMI (qui in versione 2.1) anche le porte Thunderbolt 4 e USB-C 3.2 Gen2, entrambe con supporto al G-Sync. Questo dettaglio offre una certa tranquillità nel poter inserire lo Strix SCAR in qualsiasi setup sia casalingo che lavorativo, magari già in essere con una serie di monitor.
La porta USB-C non si occupa unicamente di trasferire dati o video, ma permette anche di ricaricare il portatile grazie al Power Delivery fino a 100 Watt: questo non va visto come un sostitutivo del generoso alimentatore, quanto un sistema da poter usare - magari in emergenza - per garantirsi un minimo d'uso.
Buona la connettività RJ-45, con supporto a velocità di 2.5 Gb mentre le porte USB-A, solo 2 e posizionate sul lato destro, vengono facilmente riempite e potrebbero costringere all'uso di adattatori: 1-2 uscite in più non avrebbero fatto male.
Completa la dotazione il classico minijack per collegare cuffie e microfono, mentre ravvediamo la mancanza di un lettore SD: vero che lo Strix SCAR non nasce come il compagno di lavoro per fotografi e videomaker, ma è innegabile che molti professionisti possano far collimare alcuni task di lavoro e la passione per i videogame e questa mancanza, unita alla non grande quantità di USB, potrebbe pesare.
Modalità di testing
Per quanto possa sembrare anacronistico, scrivere di un portatile di questa caratura sul topic delle performance non è semplice.
Banale da dire, ma va fatto, è che qualsiasi titolo vi possa venire in mente di giocare potrete praticamente farlo girare al massimo, persino rinunciando ai sempre più presenti supporti software come il DLSS.
Sono pochissime le attività dove sarà davvero necessario appoggiarsi all'upscaling: la potenza che può esprimere questo portatile è semplicemente spaventosa e fa riflettere molto pensare che fino a poche generazioni fa sarebbe stata pura fantascienza avere numeri del genere, figurarsi poi in mobilità.
Parlando della CPU è doveroso segnalare che tenerla a bada non è affare da poco, ROG ci ha messo del suo per limitare il più possibile i problemi di taglio frequenze date dal throttling e nonostante il clima tutt'altro che mite tipico della stagione, i 10 Watt in più rispetto al predecessore si sentono e non sarà impossibile arrivare in situazioni dove la CPU dovrà limitarsi per non raggiungere soglie dannose, specialmente andando verso temperature ambientali più elevate.
Impossibile lamentarsi anche delle performance dello storage: il RAID 0 di dischi NVMe PCIe 4.0 permette velocità davvero estreme, anche se per onestà intellettuale dobbiamo segnalare che questo setup riflette la sua potenza in casi d'uso davvero estremi o nei benchmark.
Prestazioni con benchmark sintetici
Essendo uno dei primi portatili in redazione con l'accoppiata Intel Core i9-14900HX e NVIDIA GeForce RTX 4090 Mobile, ove possibile abbiamo deciso di prendere a riferimento anche i benchmark svolti durante il test di portatili con la stessa GPU ma CPU di passata generazione.
I punteggi, nemmeno a dirlo, sono ovviamente validissimi e vanno comunque contestualizzati nel poter avere sotto il cofano una potenza pronta a supportarci per parecchio tempo a venire.
Nei benchmark sintetici, che sfruttano il PC appieno, è ovvio che la nuova CPU dia uno spunto prestazionale tangibile, mentre andremo a vedere che nei benchmark "reali" questo non è sempre vero.
Prestazioni gaming
Con tutta questa potenza espressa nei benchmark sintetici non deve stupire che anche i benchmark riferiti ai giochi diano risultati sulla stessa lunghezza d'onda. Lo Strix SCAR 18 2024 permette di affrontare pressoché qualsiasi sfida, senza il minimo problema. Tutta questa potenza ha tuttavia un costo di listino che potrà scoraggiare i più, ma non dobbiamo perdere di vista che parliamo praticamente del meglio che sia possibile oggi come oggi portarsi a casa e che non solo permette di giocare godendo di altissimi FPS ma anche di avere accesso a tutte le ultime tecnologie disponibili.
Grazie all'accoppiata CPU e GPU persino i 90 FPS non saranno un miraggio, specie sfruttando la risoluzione nativa del monitor a 1600p.
Ma anche dal momento in cui deciderete di sprigionare tutta la cavalleria dello Strix SCAR su un monitor esterno 4K riuscirete, magari con qualche piccolo intervento per trovare il "setup" migliore, a rimanere nella zona dei 60 FPS.
Chi si aspettava invece grossi salti in avanti potrebbe rimanere deluso: in questo senso crediamo che lo Strix Scar 18 2024 sia più da vedere come una sorta di raffinamento del modello passato, che rimane ad oggi assolutamente valido e in grado di garantire grandi performance.
Temperature e rumorosità
Raffreddare componenti come un Intel Core i9 e una NVIDIA GeForce RTX 4090 è una bella sfida anche in un desktop tradizionale e ovviamente in versione notebook sono il campo di prova per verificare la qualità della dissipazione.
ROG ha optato per un sistema a tripla ventola con un una generosa presenza di heatpipe deputate a trasferire quanto più calore possibile, con in più la presenza di pasta termica a metallo liquido Conductonaut Extreme.
Normalmente è prassi applicare un sottile strato di pasta termica per permettere il massimo trasferimento termico tra i chip e le heatpipe. Di paste termiche ne esistono di più tipologie e differiscono - oltre che per un aspetto meramente economico - anche per diverse capacità conduttive o diversa durata.
Scegliere quella giusta per un prodotto come un portatile non è un'operazione semplice: la scelta di una pasta con grandi performance permette di guadagnare qualche grado centigrado rispetto a quelle più conservative, ma sceglierne una con un degradamento di prestazioni troppo marcate nel tempo potrebbe impattare sulla qualità della dissipazione dopo i primi mesi di vita del prodotto.
ROG qui non ha badato a spese e si è affidata ad una pasta a metallo liquido, la Conductonaut Extreme, tra le più performanti al mondo.
Il difetto di questa pasta risiede nel suo essere conduttiva, il che significa che un errore di applicazione sul chip e la successiva accensione provocherà un corto circuito con effetti devastanti per il sistema. Ovviamente questo tipo di problema con i mezzi produttivi di un gigante come ROG vengono meno, dato che viene applicata con una maschera direttamente in fabbrica che tutela tutte le parti adiacenti. Questo significa poter godere del meglio dei due mondi: il massimo della dissipazione possibile con il massimo della sicurezza data dall'enorme precisione dei macchinari deputati a svolgere queste mansioni.
Se da una parte è chiaro l'intento di ROG nella storia della sua line-up di offrire sempre qualcosa in più (che, per onestà intellettuale, si ritrova poi sul prezzo di listino), dall'altra è innegabile che ogni piccolo dettaglio che possa aiutare a tenere a bada il duo CPU-GPU non solo è bene accetto ma persino necessario.
Durante le nostre misurazioni sotto sforzo il portatile ha superato in ogni caso un rumore di 40 dB, fermandosi a 46 dB nei casi più estremi. Sotto controllo invece le temperature nell'uso di tutti i giorni, anche considerando che non si raggiungeranno mai i carichi che si possono vedere durante alcuni test.
Buona la resa termica della scocca che tende ovviamente a scaldarsi senza mai diventare sgradevole, segno che la qualità costruttiva e la solidità sono elementi su cui i tecnici di ROG hanno lavorato con attenzione.
Con la modalità Turbo inserita possiamo lasciare a briglia sciolta sia la CPU che la GPU e questo mette un ulteriore carico di stress sul sistema di dissipazione: in questo caso i dB superano di poco i 50 e un fastidioso sibilo comincia ad accompagnare le ventole nel tentativo di espellere quanta più aria calda possibile.
In questa modalità intervengono anche fenomeni di thermal throttling, che indicano senza possibilità di appello che abbiamo raggiunto il massimo che possiamo richiedere al dissipatore di questo Strix SCAR. Questi erano già apparsi con il 13900HX e l'uso del 14900HX non migliora di certo la situazione, i 10 Watt in più si sentono tutti e il piccolo guadagno dato dai 200 MHz in più rischia di venire presto assorbito dai limiti termici.
Autonomia
Parlando di autonomia, la batteria da 90 Wattora garantisce buone performance nell'uso "da ufficio", ma appena si arriva a chiedere qualcosa in più al sistema non stupisce constatare che la durata crolla e le performance non prendono mai il volo.
Se riusciamo a raggiungere poco meno delle 6 ore lavorando al minimo sindacale, sarà veramente impossibile raggiungere l'ora di autonomia svolgendo carichi più impegnativi. Non riusciamo tuttavia a considerare questo come un limite del laptop: lo Strix SCAR è praticamente un PC desktop con un monitor e una batteria attaccate, chiedere questo livello di performance costringe giocoforza a lasciare l'autonomia ad altre soluzioni.
Facile invece cucirsi addosso un profilo energetico da poter utilizzare quando non si è nel raggio d'azione di una presa di corrente, tramite il software proprietario risulterà piuttosto semplice avere accesso ad una serie di impostazioni (riguardanti le componenti più "calde" ed energivore del PC) che ne possono allungare la durata, rinunciando ovviamente alle prestazioni del caso.
Nonostante la possibilità di agire tramite il software proprietario è evidente come imbrigliare componenti come quelle installate senza appoggiarsi al generoso alimentatore da 330 Watt sia una scelta che costringe davvero a tantissime rinunce, specialmente nei confronti della NVIDIA GeForce RTX 4090 Mobile che vede una riduzione piuttosto drastica delle performance.
Se giocare in mobilità è un must, nessun portatile gaming carrozzato a dovere potrà mai e poi mai rappresentare una scelta percorribile ed esistono device ben più titolati a farvi divertire senza rincorrere una presa di corrente, perciò una soluzione di questo tipo è da intendersi valida unicamente per chi necessita di doversi spostare regolarmente, ma sempre con la previsione di potersi appoggiare alla rete elettrica nel momento in cui desidera giocare.
Conclusioni
Multiplayer.it
8.0
Il ROG Strix SCAR 18 2024 è un portatile con una potenza elevatissima, che monta praticamente il meglio che sia possibile inserire in un laptop e cerca di elevare ogni aspetto non dipendente da processore e scheda video allo stesso livello di eccellenza. Giocare in 4K su uno schermo esterno? Potrete farlo su quasi tutti i titoli, anche senza affidarvi a soluzioni come il DLSS che si renderà necessario solo in situazioni estreme. Non esiste praticamente nessun carico di lavoro in grado di mettere in ginocchio un portatile di questo tipo e lo schermo da 18 pollici con risoluzione QHD+ è una gradita conferma che consente un certo grado di comfort, anche se il 1600p non permette di rendere giustizia a tutta la cavalleria che c'è sotto al cofano. Lo Strix SCAR 18 è grande, potente e ingombrante e non rappresenta di certo la soluzione che ci si aspetta di scegliere per la mobilità, quanto una soluzione per chi desidera la potenza di un desktop e ogni tanto deve spostarsi senza voler rinunciare a nulla. Concludendo con il prezzo, questo è chiaramente eccezionale: ma se si desidera il massimo, bisogna prepararsi a spendere di conseguenza.
PRO
- È impossibile chiedere più potenza ad un portatile
- Qualità e solidità costruttiva al top
- Il design è pulito, considerando che parliamo di un laptop da gaming
CONTRO
- I 10 Watt di TDP del 14900HX rispetto al 13900HX pesano sul dissipatore
- Come si fa a montare una webcam 720 su un portatile da più di 4000€?
- C'era tutto lo spazio (e il budget) per installare più porte USB