Squadra che vince non si cambia
In realtà ATV Offroad Fury 3 si rivela fin da subito per quello che è: il classico gioco di corse “alternativo” made in USA. Questo significa quad-bike (o motocross, in altri casi), acrobazie aeree e colonna sonora punk firmata, unitamente a una realizzazione tecnica che nella maggior parte dei casi supera di poco la sufficienza. Il mix viene riproposto tale e quale anche per questo titolo, con alcune differenze che illustreremo pian piano.
Dopo la classica (anche quella!) introduzione filmata, che mostra una serie incredibile di evoluzioni e acrobazie su quad-bike, è possibile scegliere tra le varie modalità di gioco. Anche in questo caso non c’è niente di nuovo sotto il sole: è possibile disputare gare singole o un’intera carriera, ma è consigliabile cominciare con il dettagliato tutorial che ci spiegherà esattamente come funziona il nostro veicolo, come si impostano le curve nel modo migliore e come si affrontano i salti. C’è da dire che il sistema di controllo è piuttosto immediato e le uniche difficoltà si riscontrano solo nella corretta impostazione dei trick, che per questo genere di prodotti sono sì una costante ma sono anche generalmente fini a se stessi: nel momento in cui vi accorgerete che valgono poco nell’economia delle gare, ne limiterete drasticamente l’uso per una condotta meno spettacolare ma più efficace.
Il prodotto realizzato da Climax Studios vanta una realizzazione grafica ben al di sopra della media.
Struttura di gioco e psicologia della quad-bike
Si è accennato all’immediatezza del sistema di controllo. Si tratta bene o male dell’impostazione che di solito si trova nei giochi di corse “molto arcade”, dunque senza l’uso del cambio, e che in ATV Offroad Fury 3 si rivela pratica ed efficace. Fortunatamente non ci sono problemi nella risposta ai comandi: la quad-bike reagisce prontamente alle sollecitazioni dello stick analogico e fin da subito si riesce a impostare nel modo corretto ogni traiettoria. Gli sviluppatori hanno puntato molto sulla “derapata controllata” perché si rimanga competitivi in gara, e questo significa affrontare le curve strette tenendo premuto uno dei tasti dorsali per poterle superare senza perdere velocità. Velocità che varia a seconda dei veicolo selezionato prima della partenza: potrete optare per una soluzione “equilibrata” oppure preferire un “allungo” migliore piuttosto che una ripresa folgorante. Come scritto in precedenza, durante gli immancabili salti ci si può produrre in varie acrobazie che ci faranno guadagnare punti preziosi, pur senza contare più di tanto nella gara in sé, che viene vinta comunque da chi per primo taglia il traguardo. Eseguire i trick è abbastanza semplice una volta capito il meccanismo, ma purtroppo anche in questo gioco la loro importanza è marginale e tenderete a preferire un atterraggio tranquillo ad uno rischioso, con potenziale perdita di tempo e posizioni.
Realizzazione tecnica
Seppure le premesse per ATV Offroad Fury 3 non fossero le migliori, e seppure il gioco rimanga, in sostanza, identico a tanti altri del medesimo filone, il prodotto realizzato da Climax Studios vanta una realizzazione grafica ben al di sopra della media. Abituati a frame rate ballerini, modelli poligonali poco dettagliati ed ambientazioni scarne, troverete in questo titolo una piacevole eccezione: i poligoni si muovono in modo fluido e senza particolari incertezze, non si notano difetti nella costruzione degli oggetti e il livello di dettaglio è dignitoso. Paragonare ATVOF3 a Gran Turismo 4 è ovviamente una bestemmia, ma il confronto con gli altri “simulatori” di motocross, quad-bike, tricicli e passeggini vari viene vinto senza troppi problemi. Il discorso è diverso per quanto concerne il commento sonoro, dato che si tratta di brani presi dal repertorio di alcuni gruppi punk uniti a una serie di effetti che non brillano per originalità o qualità. Il tutto è decisamente “già sentito” (un milione di volte?).
Commento
ATV Offroad Fury è un titolo di discreta fattura, che propone i medesimi contenuti della maggior parte dei giochi dello stesso genere in una forma decisamente più curata, sia sotto il profilo estetico che del gameplay. Affrontare le gare e i “minigame” risulta abbastanza divertente, anche se la sensazione di avere a che fare con qualcosa che non è né carne né pesce si fa sentire fin da subito se si è amanti dei giochi di corse propriamente detti. Dunque si tratta di un prodotto che si rivolge a un determinato target, sicuramente non per tutti ma da acquistare se vi piace il genere.
- Pro:
- Realizzazione grafica di buon livello
- Sistema di controllo affidabile
- Colonna sonora firmata
- Contro:
- Praticamente identico agli altri titoli del genere
- Bisogna amare il genere…
- …e in Italia la cosa non è affatto scontata.
La caduta di un meteorite provoca un evento terribile e straordinario: le quad-bike di tutto il mondo acquistano una propria, malefica coscienza. E così si mettono in moto da sole e se ne vanno in giro per paesi e per città, zompettando allegramente su ogni essere umano che incautamente si trova ad attraversare la strada al loro arrivo. Quando la situazione diventa chiara, un manipolo di coraggiosi assalta un arsenale militare per affrontare le terribili motorette a suon di granate e bazooka. Be’, magari ci siete cascati.