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Baldo: The Guardian Owls, la recensione di un'avventura in stile Studio Ghibli

A metà strada fra Mirai Shonen Konan e Ocarina of Time, il nuovo titolo di NAPS Team punta in alto, forse anche troppo: la recensione di Baldo: The Guardian Owls

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   04/09/2021
Baldo: The Guardian Owls
Baldo: The Guardian Owls
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Baldo: The Guardian Owls è la grande avventura di un ragazzo dall'animo puro, Baldo appunto, che decide di partire insieme all'amica Luna per un viaggio che lo porterà a scoprire le meraviglie del mondo, ma anche le sue tante insidie. In particolare una forza oscura risvegliatasi dopo secoli che i Gufi Guardiani hanno nuovamente percepito.

È tuttavia anche la grande avventura di NAPS Team, uno piccolo studio italiano composto da appena tre persone che si è voluto cimentare con un progetto particolarmente ambizioso, mettendo insieme un'estetica in stile Studio Ghibli, impreziosita da un'ottima grafica in cel shading, e atmosfere vicine alla serie The Legend of Zelda, per poi lanciare il gioco su cinque piattaforme contemporaneamente.

Scopriamo questo ambizioso progetto nella recensione di Baldo: The Guardian Owls.

Storia

Baldo: The Guardian Owls, uno dei primi villaggi che vi troverete a visitare
Baldo: The Guardian Owls, uno dei primi villaggi che vi troverete a visitare

Come accennato in apertura, la storia di Baldo: The Guardian Owls riprende un po' la tradizione del giovane eroe predestinato e da questo punto di vista non riserva particolari sorprese, pur risparmiandosi la fatica di introdurci chissà quali presupposti narrativi e partendo subito a testa bassa con i protagonisti dell'avventura e i primi, semplici incarichi con cui si troveranno ad avere a che fare.

C'è ovviamente tanto Hayao Miyazaki nella semplicità con cui le interazioni fra i personaggi vengono rappresentate, il trio che viene a formarsi ricorda da vicino quello di Conan il ragazzo del futuro e queste associazioni, pur non esplicitate, consentono al gioco di fare un po' di economia sull'effettivo sviluppo della trama.

Tuttavia, per quanto forse in maniera poco convenzionale e legata a soluzioni francamente datate, questa componente è presente e si dipana in maniera lenta e progressiva, scoperta dopo scoperta, nell'incontro con nuove figure e nell'esplorazione di nuovi luoghi da aggiungere a una mappa che appare fin da subito piuttosto estesa.

In un dedalo di dialoghi testuali a cui bisogna prestare attenzione (ecco un'altra cosa che ormai da anni ci viene chiesto ben poco di fare), le piccole sequenze animate spiccano per la loro capacità comunicativa e dimostrano, come accennato in precedenza, quanto il mix creato da NAPS Team alla fine funzioni e sappia dare soddisfazione.

Gameplay

Baldo: The Guardian Owls, uno dei tanti negozi che troveremo lungo il cammino
Baldo: The Guardian Owls, uno dei tanti negozi che troveremo lungo il cammino

Contornato da alcune fetch quest che francamente non avremmo scelto per la fase introduttiva del gioco a causa della loro eccessiva lentezza e macchinosità, il primo incarico con cui avremo a che fare in Baldo: The Guardian Owls riguarda il ritrovamento di un galeone nascosto alla Goonies, che il nonno del protagonista (ecco ancora Conan) è convinto si trovi nei pressi del villaggio.

Privi dell'equipaggiamento e delle capacità che avremo modo di acquisire solo alcune ore dopo, ci troveremo dunque a esplorare grotte e stanzoni, senza il supporto di qualsivoglia indicazione e con la sola rappresentazione schematica della zona in cui ci troviamo e delle eventuali porte presenti, bloccate o aperte che siano. Una dichiarazione d'intenti fatta gameplay, ma certamente non il modo migliore per dare inizio a un'avventura nel 2021.

Baldo: The Guardian Owls, Luna e il suo immancabile sorriso
Baldo: The Guardian Owls, Luna e il suo immancabile sorriso

Saltano infatti subito all'occhio le storture di un impianto più vicino a quello dell'appena discreto Oceanhorn: Monster of Uncharted Seas che non all'eleganza di Zelda, in cui il game over viene gestito in maniera discutibile rispetto al suo effettivo significato (si muore, sì, ma poi si torna esattamente dove ci si trovava prima che accadesse) e lascia intendere la mancanza di confini e rifiniture che avrebbero certamente reso l'esperienza meno frustrante.

Ci sono dunque dei puzzle da risolvere senza alcun aiuto, una cosa a cui non eravamo più abituati; ma, soprattutto, ci sono meccaniche inaspettate, che il gioco non chiarisce (in effetti il gioco non chiarisce fondamentalmente nulla) e che si rivelano invece risolutive, solo che vanno cercate, sperimentate nell'ambito di un trial & error dannatamente approssimativo che somiglia a un giro sulle montagne russe.

Baldo: The Guardian Owls e una piattaforma mobile
Baldo: The Guardian Owls e una piattaforma mobile

Quanto sconforto nel girare per l'ennesima volta e con la solita lentezza lo scenario; ma quanta soddisfazione nell'aver capito che l'antico vaso non andava salvato, bensì lanciato contro una leva dopo averlo portato con noi a bordo di una barchetta che altrimenti si sarebbe bloccata a metà tragitto. E, a proposito di vasi, chi si aspettava sarebbe stato possibile lanciarne uno oltre una recinzione per premere un pulsante a terra? O che si potesse poggiarne un altro a terra, in corrispondenza di un dislivello, e salirci sopra per superare l'ostacolo?

Baldo: The Guardian Owls ha un sacco di problemi che esulano l'aspetto prettamente tecnico, i glitch e i bug (anche piuttosto gravi, che hanno ulteriormente rallentato i nostri progressi con il gioco), ma nella sua struttura così antiquata e spietata è indubbio che ci siano delle intuizioni validissime, capaci di ripagare la frustrazione e lo sconforto di tanti momenti, o l'estenuante backtracking (per fortuna poi arriva in soccorso la capacità di teletrasportarsi nelle zone già scoperte della mappa), con un lampo di gioiosa soddisfazione.

Baldo: The Guardian Owls, uno dei tanti attraversamenti della foresta
Baldo: The Guardian Owls, uno dei tanti attraversamenti della foresta

Tuttavia servono voglia e pazienza, tanta. Quando Baldo entra finalmente in possesso di una spada per combattere con mostri e tentacoli presenti lungo il cammino, eseguendo eventualmente una capriola con stoccata che torna molto utile quando si vuole cogliere gli avversari di sorpresa, già le cose cominciano ad assumere contorni differenti. Si scopre praticamente per caso che il personaggio può imbracciare anche uno scudo, e così i duelli più complicati diventano improvvisamente alla nostra portata.

Altre capacità si aggiungono al repertorio nel corso della campagna, ma si tratta spesso di scoperte estemporanee: se ti ci imbatti, bene; se le perdi per strada, si trasformano in ulteriori, frustranti tempi morti in cui si cerca disperatamente un indicazione sul da farsi fra le descrizioni delle quest sbloccate fino a quel momento. Non sappiamo quanto sia voluta questa mancanza di indicazioni o l'incapacità di comunicarle in maniera efficace, ma il risultato è inevitabilmente quello di creare uno spartiacque fra chi vorrà concedere a Baldo: The Guardian Owls il proprio tempo e chi preferirà dedicarsi a un'esperienza più rispettosa da questo punto di vista.

Realizzazione tecnica

Baldo: The Guardian Owls, un altro scenario davvero interessante
Baldo: The Guardian Owls, un altro scenario davvero interessante

È ovviamente un peccato che il gioco abbia questo design così netto e severo, così lento e macchinoso in tanti aspetti, perché sul fronte della realizzazione tecnica bisogna dire che i ragazzi di NAPS Team hanno fatto un piccolo miracolo. Il cel shading era ovviamente la soluzione migliore per rappresentare visivamente un omaggio alle opere dello Studio Ghibli, e possiamo dire che l'obiettivo è stato centrato in maniera sorprendente.

I personaggi, le animazioni, la ricchezza delle ambientazioni, ma anche l'eccellente colonna sonora contribuiscono a immergerci nel mondo di Baldo e rappresentano senza dubbio un valido motivo per non abbandonare il gioco alla prima difficoltà, ma prendersi una pausa, magari ragionare un po', tornare nei panni del giovane eroe e trovare finalmente la quadra per andare avanti.

Conclusioni

Versione testata iPad
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store, Nintendo eShop, App Store
Prezzo 24,99 €
Multiplayer.it
7.0
Lettori (32)
7.2
Il tuo voto

Baldo: The Guardian Owls è un'avventura che da un lato ci accoglie con la sua meravigliosa estetica alla Miyazaki, dall'altro con le storture di un design spietato e datato, volutamente o meno, che non mancherà di scoraggiare tutti quei giocatori che, legittimamente, da una produzione del 2021 si aspettano determinate attenzioni e qualche indicazione in più. Allo stato attuale il gioco presenta ancora glitch e bug da sistemare, ma non è il problema più grosso di questo progetto così ambizioso, bensì riuscire a conquistarvi nonostante tutto. Quella sì che sarà una grande avventura.

PRO

  • Direzione artistica sorprendente
  • Campagna corposa, tante cose da fare e da vedere
  • Ottima colonna sonora

CONTRO

  • Gameplay fra alti e bassi
  • Picchi di eccessiva difficoltà e momenti morti
  • Ancora diversi bug e glitch da risolvere