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BEAST: Bio Exo Arena Suit Team, la recensione dello sparatutto fra Overwatch e Titanfall

È arrivato su Apple Arcade uno sparatutto tre-contro-tre dallo stile cartoonesco, che miscela Overwatch e Titanfall: la recensione di BEAST: Bio Exo Arena Suit Team.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   18/02/2024
BEAST: Bio Exo Arena Suit Team, la recensione dello sparatutto fra Overwatch e Titanfall

Il genere degli sparatutto competitivi su mobile ha compiuto negli ultimi anni una serie di passi molto importanti, che hanno consentito agli sviluppatori di smettere di preoccuparsi dei controlli touch per dedicare la propria attenzione allo stile, alle meccaniche, alla struttura e, in generale, agli elementi che fanno la differenza fra un prodotto di spessore e uno sparacchino frivolo e inconsistente.

Ebbene, il nuovo titolo di Oh BiBi disponibile sulla piattaforma Apple Arcade si pone come un ottimo esempio di tale ragionamento. A metà strada fra le meccaniche hero shooter di Overwatch e i robot giganti di Titanfall, offre un'esperienza competitiva asciutta ma decisamente solida: ve ne parliamo nella recensione di BEAST: Bio Exo Arena Suit Team.

Gameplay: eroi e titani

Uno scontro a fuoco dalla distanza in BEAST: Bio Exo Arena Suit Team
Uno scontro a fuoco dalla distanza in BEAST: Bio Exo Arena Suit Team

È una battaglia fra animali antropomorfi a fungere da base per l'esperienza di BEAST: Bio Exo Arena Suit Team. C'è una storia di fondo, ma non è molto interessante: ciò che conta è che potremo utilizzare un manipolo di eroi pelosi, ognuno con caratteristiche ed equipaggiamento differenti, all'interno di sfide competitive per un massimo di sei partecipanti.

L'impianto è quello di uno sparatutto in terza persona che non si perde in chiacchiere e infatti mette subito in campo un sistema di controllo con fuoco automatico: una soluzione che consente di poter controllare il proprio personaggio anche mentre si spara, cercando così di evitare di subire danni eccessivi e magari raggiungere i kit medici disseminati all'interno della mappa prima di essere sconfitti e dover attendere il rientro.

Il gioco, tuttavia, non si limita a questo: riempito un apposito indicatore, potremo richiamare sul campo un grosso robot in maniera del tutto simile a ciò che accade in Titanfall: ogni personaggio ne possiede uno diverso, con funzionalità di fuoco e mosse speciali peculiari, e sfruttarle al meglio può fare la differenza fra la vittoria e la sconfitta.

Peraltro la meccanica è ben bilanciata, i titani non sono invincibili e il loro impiego ha una chiara valenza strategica, andando ad aggiungere varietà e freschezza a un gameplay altrimenti un po' troppo limitato.

Struttura: non originale ma efficace

La modalità tutti-contro-tutti di BEAST: Bio Exo Arena Suit Team
La modalità tutti-contro-tutti di BEAST: Bio Exo Arena Suit Team

Diciamo subito che il fulcro dell'esperienza offerta da BEAST: Bio Exo Arena Suit Team risiede in un sistema di progressione che consente di sbloccare man mano nuovi personaggi e modalità, nonché oggetti cosmetici, senza ricorrere assolutamente alle microtransazioni, come da tradizione per le produzioni disponibili su Apple Arcade.

Inanellando vittorie potremo dunque racimolare le risorse necessarie per accedere poco a poco ai dieci combattenti disponibili, come detto tutti differenti per aspetto e caratteristiche, nonché cimentarci con le quattro modalità che vanno a costituire l'ossatura del gioco: il classico Deathmatch a Squadre, il tutti-contro-tutti di Mischia, la stipulazione a punteggio Corsa ai Cristalli e infine la variante di cattura la bandiera intitolata Carico.

Il robot infligge danni ingenti in BEAST: Bio Exo Arena Suit Team
Il robot infligge danni ingenti in BEAST: Bio Exo Arena Suit Team

Grazie a un matchmaking veloce ed efficace, che limita al minimo qualsiasi incertezza anche per via del numero di partecipanti limitato (sei giocatori, appunto), il percorso immaginato dagli sviluppatori scorre via che è un piacere, mentre raccogliamo monete e sblocchiamo progressivamente nuovi contenuti.

Da questo punto di vista, l'unica mancanza del gioco sta nelle sole quattro mappe disponibili, una per modalità: si tratta di una dotazione un po' povera rispetto alla media degli sparatutto competitivi, ma probabilmente con gli aggiornamenti arriveranno altri scenari.

Grafica e sonoro: puccioso e colorato

La modalità in cui bisogna raccogliere i cristalli in BEAST: Bio Exo Arena Suit Team
La modalità in cui bisogna raccogliere i cristalli in BEAST: Bio Exo Arena Suit Team

BEAST: Bio Exo Arena Suit Team può contare su di un'ottima realizzazione tecnica, caratterizzata da una bella grafica in cel shading che valorizza protagonisti e ambientazioni, donando all'insieme uno stile cartoonesco davvero piacevole e supportando il tutto con un frame rate stabile a 60 fps: un aspetto fondamentale anche ai fini del gameplay.

Certo, ci sono momenti in cui i controlli tendono un po' a perdere reattività (ma volendo è possibile utilizzare un controller Bluetooth) e alle impostazioni migliori il gioco fa decisamente surriscaldare l'iPhone 14 Pro che abbiamo utilizzato per la prova, dunque ci sono senz'altro delle accortezze e dei miglioramenti che il team di sviluppo dovrà apportare al pacchetto con i prossimi update.

Conclusioni

Versione testata iPhone
Digital Delivery App Store
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
7.5
Lettori (7)
8.0
Il tuo voto

BEAST - Bio Exo Arena Suit Team è uno sparatutto competitivo solido e divertente, che con il suo roster di personaggi differenti unisce le caratteristiche degli hero shooter alle variazioni sul tema di Titanfall, vista la possibilità di richiamare un robot gigante durante le partite. Tutto questo declinato nei colori e nelle pellicce di un mondo colorato e cartoonesco, molto bello da vedere, sebbene al momento le mappe disponibili siano solo quattro, una per modalità.

PRO

  • Uno sparatutto semplice ma solido
  • Personaggi e robot ben differenziati
  • Grafica fluida, stilosa e colorata

CONTRO

  • Solo quattro mappe, al momento
  • Qualche piccolo problema di reattività
  • Regolato al massimo tende a surriscaldare il telefono