In questo terribile e mortale “gioco”, noi impersoniamo Nolan Daneworth che ha deciso di entrare nel giro perché proprio due campioni di Bet on Soldier, per un non meglio precisato motivo, gli hanno bruciato la casa con dentro anche la sua povera moglie
Trame Creative
In questo terribile e mortale “gioco”, noi impersoniamo Nolan Daneworth che ha deciso di entrare nel giro perché proprio due campioni di Bet on Soldier, per un non meglio precisato motivo, gli hanno bruciato la casa con dentro anche la sua povera moglie. L’unico modo di vendicarsi dei due assassini è quello di salire le graduatorie di BoS e finalmente arrivare a trovarsi di fronte a loro. Se la trama ha indubbiamente il suo pathos emozionale, è un peccato però che le cut-scene di intermezzo siano state realizzate in modo piuttosto “povero” (per la maggior parte dei casi, si tratta di schermate statiche piuttosto basiche) dando così poco di quel feeling cinematografico, sempre più presente nelle produzioni videoludiche contemporanee.
Dio Denaro
Bet on Soldier parte da una struttura ludica oramai piuttosto collaudata come quella degli FPS, cercando però di innestare qualche elemento innovativo a cominciare dall’importanza basilare dei soldi: sin dalla schermata in cui potremo scegliere il nostro armamentario (oltre 40 bocche da fuoco tutte “upgradabili” che vanno dall’artiglieria pesante alle armi da taglio per gli scontri ravvicinati), le nostre corazze (che pian pianino ci porteranno a diventare quasi una sorta di mech) e le truppe di supporto (potremo avere fino a 4 altri mercenari a cui potremo impartire degli ordini e che danno a BoS una piccola contaminazione strategica), le nostre possibilità saranno basate sulla pecunia disponibile: pensate che dovremo pagare anche per un salvataggio o per rifornirci di energia ai macchinari predisposti a tali compiti! Il modo di fare denaro è chiaramente quello di portare a termine i vari obiettivi (chiaramente gli scontri con i super soldati seguiti dalle telecamere saranno quelli più lucrativi) che ci si presenteranno di missione in missione, a cui potremo aggiungere le varie “sottoquest” che ci verranno date di tanto in tanto.
Bet on Soldier parte da una struttura ludica oramai piuttosto collaudata come quella degli FPS, cercando però di innestare qualche elemento innovativo a cominciare dall’importanza basilare dei soldi
Azione sugli schermi TV
Per descrivere il gameplay di Bet on Soldier, le citazioni possibili di altri titoli a cui accostarlo sono veramente tante. Si potrebbe partire dalla serie Conflict, per poi passare ai classici Half-Life e DooM. Andando oltre il “gioco” degli accostamenti, possiamo comunque affermare che ci troviamo di fronte ad un titolo accettabile sotto il profilo del gameplay grazie a molte variazioni sul tema ed una certa varietà nel modo con cui avverranno gli scontri a fuoco ma che indubbiamente non diventerà un nuovo termine di paragone per il genere e non presenta neppure particolari innovazioni nella componente più propriamente ludica. Un peccato poi che il codice da noi provato fosse ancora ricco di bug che speriamo siano eliminati da prossime patch.
Azione sugli schermi TV
Immancabile chiaramente la possibilità di gioco in multiplayer che alle tipiche modalità di gioco, associa un sistema di scommesse sul nostro alter ego virtuale che mantiene così anche on line le caratteristiche di fondo descritte a riguardo del gioco in singolo.
Novodex versus Havok
Bet on Soldier ha ricevuto in questi mesi un certo hype supplementare sui siti e la stampa specializzata perché presenta come motore fisico il Novodex prodotto da Ageia e che, come forse già saprete, sarà anche implementato nel nuovo Unreal Engine 3.0. Non è certo il caso di dare giudizi definitivi visto che quello che fa l’Havok ad esempio in Half-Life 2 non è paragonabile con quasi nessun’altro titolo che utilizzava lo stesso engine, ma da questa prima uscita il Novodex non esce certo vincitore visto che la fisica di BoS si rivela discreta e niente più, ma decisamente lontana dai picchi qualitativi raggiunti dal capolavoro di Valve.
Bet on Soldier ha ricevuto in questi mesi un certo hype supplementare perché presenta come motore fisico il Novodex prodotto da Ageia e che sarà anche implementato nel nuovo Unreal Engine 3.0
Motore Proprietario
I ragazzi di Kylotonn hanno invece realizzato un motore proprietario per tutta la componente grafica. Il KT Engine, questo il nome del loro “concepito” si dimostra piuttosto performante anche con PC di non ultimissima generazione mentre sui computer di fascia alta riesce a gestire in modo soddisfacente luci, ombre ed i vari effetti speciali tipici delle DirectX 9.0. L’appeal visivo è indubbiamente l’aspetto più riuscito di Bet On Soldier, sia per quanto riguarda le ambientazioni sufficientemente curate e particolareggiate, sia per l’ottima qualità dei personaggi se pur qualche frame di animazione lascia leggermente a desiderare e le scelte cromatiche sono state forse troppo ripetitive. Assolutamente anonima invece la colonna sonora ed anche i dialoghi (tutti in inglese) non saranno certo ricordati come i più belli ascoltati in un FPS…
Commento finale
Premesso che riuscire ad emergere in un campo affollato come quello degli FPS è di giorno in giorno sempre più difficile, Bet on Soldier è un titolo che cerca in ogni modo di farsi notare riuscendoci solo in parte. Al di là dell’incipit narrativo un po’ surreale (un reality show che all’interno di vere battaglie allestisce dei duelli fra super soldati che si scontrano in diretta TV con gli spettatori pronti a scommettere fino all’ultimo risparmio) e l’importanza del denaro per qualsiasi cosa (compresi i salvataggi), il titolo di Kylotonn non va oltre una piena sufficienza per un gameplay accettabile ma non brillante (anche a causa dei tanti bug ancora presenti… Confidiamo nell’arrivo di una patch riparatrice) che si muove sulle classiche coordinate degli shooter in prima persona contaminato da un pizzico di strategia. L’aspetto più riuscito del gioco è indubbiamente l’appeal visivo sia per quanto riguarda le ambientazioni sufficientemente curate e particolareggiate, sia per l’ottima qualità dei personaggi. Rimandato invece il Novodex (il motore fisico che sarà implementato anche nell’Unreal Engine 3.0): se ci dovessimo basare solo su BOS, l’Havok può dormire sonni tranquilli ma non è detto che altre applicazioni non lo usino prossimamente in modo più performante.
Pro
- Appeal Visivo Buono
- Alcune innovazioni “sui generis”
- Gameplay sufficiente...
- ….ma non brillante
- Buon numero di bug ancora presenti
- Incipit Narrativo un po’ troppo “artificioso”
Trame Creative
Che il genere degli FPS sia piuttosto affollato da grandi produzioni ed outsider è un dato di fatto assodato. In così poco “spazio vitale” quindi, i programmatori francesi di Kylotonn (alle spalle hanno solo il discreto Iron Storm) hanno pensato di dare al loro gioco un incipit narrativo piuttosto particolare (se pur non proprio originale). In parole povere, Bet on Soldier racconta di un futuro più o meno prossimo in cui le guerre non sono affatto scomparse e visto che l’audience della Talpa e dell’Isola dei Famosi non è più quella di una volta, gli inventori dei reality show hanno pensato bene di creare un format piuttosto “aggressivo”: in pratica all’interno di battaglie vere, alcuni super soldati si affronteranno in scontri alla “Mezzogiorno di Fuoco” ed il pubblico da casa, oltre ad eccitarsi come non mai davanti allo schermo, potrà fare le scommesse sui guerrieri vincenti.