Valle di lacrime
Non si può certo dire che Bomberman Land parta con il piede giusto: prima di poter cominciare a giocare per la prima volta, l’utente è infatti costretto a subirsi un’interminabile sequenza introduttiva che illustra l’esilissima (e completamente inutile) trama del prodotto, il tutto all’insegna della noia e della più drammatica povertà grafica. In realtà, l’intero Story Mode è costellato di simili scocciature, chiari espedienti sfruttati dagli sviluppatori per diluire l’esperienza di gioco: ci si trova dunque spesso incastrati fra dialoghi insulsi e formalità varie che portano via molto più tempo di ciò che dovrebbe essere il vero cuore dell’avventura, ovvero i minigame.
Nemmeno uno dei pur numerosi minigame è in grado di lasciare il segno
Valle di lacrime
Purtroppo, è necessario affrontare questa modalità in single-player per sbloccarli e renderli disponibili nel cosiddetto Attraction Mode, che permette di giocarli liberamente anche in compagnia: e non ci sentiremmo di dire che ne valga la pena. Nemmeno uno dei pur numerosi minigame è infatti in grado di lasciare il segno e di giustificare una tale fatica (perché di questo si tratta in riferimento allo Story Mode), anche se ciò non significa che Bomberman Land sia un titolo ingiocabile. Semplicemente, il prodotto Hudson si attesta su livelli di totale mediocrità, incapace di risalire la china in nessun aspetto. A cominciare da quello tecnico, davvero poco decoroso anche per una console non particolarmente esigente come Wii: graficamente, Bomberman Land presenta modelli poligonali elementari dotati di animazioni legnose, che si muovono su scenari estremamente poco elaborati e contraddistinti peraltro da un dubbio gusto nell’uso dei colori. A dir poco anonimo dal punto di vista cosmetico, l’opera Hudson diventa perfino sconfortante quando ci si sposta sul fronte sonoro, composto da musiche letteralmente insopportabili ed effetti scarsi per numero e per qualità. Se almeno gli sviluppatori avessero sacrificato il comparto audiovisivo in favore di una struttura ludica all’altezza...
Tuffo (a bomba) nel passato
Come accennato, lo Story Mode non è propriamente il tempio del divertimento: per proseguire e sbloccare tutti i minigiochi è necessario ottenere il massimo punteggio in ogni prova (cosa per la quale è sovente necessario ripetere la stessa sezione più e più volte), spostandosi tra cinque diverse zone. In mezzo a tutto ciò ci sono permessi da ottenere, sfide da affrontare ed oggetti -inutili- da acquistare nel negozio dedicato, tutte attività che rientrano nella grande categoria delle noiose formalità alle quali l’utente è costretto a far fronte. I minigame stessi non sono nulla di speciale, richiedendo l’utilizzo del Remote in maniere già viste e riviste in titoli di caratura decisamente superiore. L’unico aspetto globalmente positivo di Bomberman Land è rappresentato dal Battle Mode, che altro non è che l’ennesima riproduzione del gameplay storico della serie, aperto ad un massimo di quattro giocatori. Qui ci si può sfidare a colpi di bombe all’interno di varie arene e scegliendo tra sei modalità diverse, in quello che a tutti gli effetti avrebbe dovuto essere un semplice diversivo e che alla fine dei conti si rivela l’unica nota positiva della produzione Hudson.
L’unico aspetto globalmente positivo di Bomberman Land è rappresentato dal Battle Mode
Tuffo (a bomba) nel passato
Una considerazione che ci fa ripiombare sui demeriti del gioco vero e proprio, che avrebbe potuto certamente sfruttare meglio le potenzialità di Wii. Al di là dei dissapori in merito al comparto tecnico del titolo (Hudson d’altronde non è mai stata una software house rinomata per raffinatezza in tal senso), quel che maggiormente infastidisce di Bomberman Land è il suo utilizzo approssimativo del sistema di controllo tramite motion sensor, sfruttato impropriamente in certi casi e bellamente ignorato in altri. Basti pensare al fatto che per muovere il personaggio all’interno del parco giochi è necessario servirsi di uno scomodissimo sistema punta-e-clicca, mentre in taluni minigame ci si è affidati agli input tradizionali anche se una soluzione diversa sarebbe stata non solo possibile ma addirittura doverosa. Considerando come Bomberman Land sia disponibile anche su PSP, risulta evidente come gli sviluppatori non abbiano ritenuto opportuno sforzarsi per differenziare maggiormente le due versioni.
Commento
Bomberman Land è una collezione di minigame che ha parecchio da invidiare ai punti di riferimento della categoria: poco originale, tecnicamente scarso ed incapace di sfruttare a dovere le caratteristiche di Wii e del proprio sistema di controllo, il titolo Hudson è consigliabile come party game solo in merito al Battle Mode, rivisitazione del gameplay classico della serie. Ciò detto, esistono versioni decisamente più economiche e soddisfacenti del caro vecchio Bomberman...
Pro
- Minigame numerosi
- Battle Mode evergreen
- Tecnicamente primitivo
- Gameplay mediocre
- Sistema di controllo da rivedere