Il succo del discorso
Brain Juice segue a grandi linee il percorso tracciato da Nintendo, offrendo un prodotto costituito da 12 minigiochi sbloccabili progressivamente man mano che si migliora seguendo un allenamento quotidiano. Il gioco prevede infatti che l’utente si sottoponga, dopo ogni sessione ludica, ad un test che ne valuti i progressi, di modo da poter rendere disponibili nuove prove in caso di esito positivo. Differentemente da Brain Training, tuttavia, il titolo Digital Chocolate utilizza l’elettricità per definire le capacità del cervello ed alcune immagini di animali per informare il giocatore circa la sua velocità nel completare un minigame. Minigame che sono divisi in tre categorie: matematica, visualizzazione e memoria. Alcuni sono molto simili a quelli proposti dal titolo Nintendo, come ad esempio quelli che richiedono di compiere semplici operazioni matematiche a mente nel minor tempo possibile o quelli in cui bisogna individuare un determinato tipo di figure all’interno di un insieme. Altri sono tuttavia piuttosto originali e decisamente convincenti e non faticano a spiccare per qualità e fattore divertimento.
Il succo del discorso
In primis troviamo un gioco nel quale bisogna ricostruire il percorso di una linea su una griglia dopo aver osservato un breve esempio; poi va segnalata una prova che richiede di completare alcune formule matematiche inserendo il corretto segno di operazione; merita infine un’ultima menzione un minigame dove si vedono figure di uomini, donne e bambini entrare e uscire in un ascensore e nel quale bisogna individuare il numero finale di ogni tipologia di persone. Ogni singola sessione è comunque definita da un limite di tempo (visualizzabile tramite un indicatore nella parte alta dello schermo) che si ricarica a seguito di una serie di risposte corrette. Come ogni prodotto del genere che si rispetti, anche Brain Juice offre la sua bella sezione dedicata ad ogni possibile grafico o statistica riguardante i progressi del giocatore, visualizzabili sia in ottica generale sia nel merito di ogni singolo minigioco. Il tutto inquadrato da una cosmesi ovviamente più funzionale che elaborata, ma comunque piacevole: le tonalità tenui dei colori e la presenza di un simpatico tutor a forma di lampadina accompagnano l’utente nel suo percorso di allenamento senza sbavature o particolari difetti. Assente giustificato invece il sonoro: le poche musiche e gli effetti minimalisti vanno assolutamente a braccetto con lo spirito del prodotto.
Gioco testato su Nokia 6630
Commento
Brain Juice è un simpatico esponente di un genere, quello degli “allena-cervello”, che trova su cellulare la sua dimensione forse più adatta: quale strumento migliore, infatti, per un prodotto che richiede una fruizione breve ma quotidiana? Alla luce di questo fatto, il titolo Digital Chocolate ha imparato bene la lezione di Brain Training proponendo diversi minigiochi alternativi a quelli Nintendo e per certi versi perfino meglio riusciti. Un’interfaccia grafica pulita e completa ed un sonoro mai fastidioso completano il quadro di un prodotto di buon livello, sicuramente consigliato a chi è alla ricerca di rompicapo semplici e veloci.
Pro
- Buona selezione di minigiochi
- Grafica pulita e funzionale
- Tanti grafici e statistiche
- Molto simile a Brain Training
- Alla lunga ripetitivo
Uscito qualche mese fa per Nintendo DS e accolto da un buon successo di pubblico e critica, Brain Training è stato il precursore di quello che può a tutti gli effetti considerarsi un genere vero e proprio, quello dei giochi allena-cervello: titoli formati da una serie di piccole prove d’intelligenza da eseguire quotidianamente per il –presunto- bene della propria materia grigia. Il prodotto Nintendo è stato infatti subito preso come fonte d’ispirazione da altre software house che hanno voluto mettere in pratica le proprie teorie sul fitness neurologico. Tra queste c’è anche Digital Chocolate, che con il suo Brain Juice intende far lavorare i cervelli dell’enorme massa di possessori di cellulare.