A differenze delle altre che trovate al momento sul nostro sito, questa è una recensione da leggere senza interruzioni, perché "altrimenti ci arrabbiamo". Ora che abbiamo giocato la carta della citazione certo più attesa in questa sede, possiamo procedere oltre senza rimpianti. Vi ritrovate qui perché abbiamo provato a lungo Bud Spencer & Terence Hill - Slaps and Beans 2; che tradotto è "Schiaffi e fagioli 2". Ovviamente sapete di che cosa stiamo parlando, o quantomeno dovreste averlo intuito nel giro di poche righe: ovvero della nuovissima avventura (videoludica) i cui protagonisti sono presi in prestito di peso dalla nostra (ormai non troppo recente) storia cinematografica. Sì, loro: Bud Spencer e Terence Hill.
A suo tempo (era il 2018) il primo Slaps and Beans destò parecchia attenzione, e quasi sempre in positivo, perché realizzato da un piccolo team indipendente tutto italiano - il Trinity Team - lo stesso che è alle redini di questo progetto.
Nella recensione di Bud Spencer & Terence Hill - Slaps and Beans 2, che abbiamo giocato su PlayStation 5, cercheremo di spiegarvi cos'è cambiato, cosa c'è di nuovo e perché merita la vostra attenzione, sia che siate fan storici del mitico duo sia che vi interessi solo il genere del picchiaduro a scorrimento.
L’arte di menare le mani: gameplay migliorato
Chiunque abbia trascorso del tempo in compagnia del primo capitolo, ritroverà in Bud Spencer & Terence Hill - Slaps and Beans 2 le stesse meccaniche, ma notevolmente migliorate e potenziate: non è cambiata la filosofia di base, quella del picchiaduro a scorrimento, ma è mutata la realizzazione, e lo ha fatto in meglio. Agli attacchi principali e secondari, ad esempio, adesso si aggiungono abilità diversificate per i due diversi eroi - aspetto, quest'ultimo, che garantisce una certa varietà, soprattutto quando si gioca in due. Ovviamente Bud è il "personaggio pesante", quindi potrà distruggere le casse di ferro, spostare oggetti enormi, raccogliere da terra i nemici per usarli come armi; Terence è però più agile e leggero, quindi potrà saltare da una piattaforma all'altra, eseguire piccole acrobazie sfruttando elementi ambientali, e anche usare un lancio migliorato degli oggetti, con tanto di puntatore sui bersagli.
Ciò non garantisce solo una maggiore versatilità in combattimento, ma permette anche di risolvere i nuovi puzzle ambientali, che per quanto semplici e occasionali garantiscono comunque un buon diversivo all'interno del genere. Intere sezioni dei livelli, al di là del picchiare i nemici, consisteranno proprio nell'alternare costantemente Bud e Terence, in modo che possano proseguire insieme superando ostacoli apparentemente inaggirabili. Di solito si capisce immediatamente cosa fare e come farlo, ma la realizzazione pratica non sempre è eccezionale: vi sono dei momenti in cui il sistema di controllo non reagisce come dovrebbe, o in cui l'interazione con l'ambiente si fa confusa (magari vogliamo azionare un interruttore, e ci ritroviamo a raccogliere una scatola di fagioli). Nulla che possa compromettere l'esperienza generale, sia chiaro, ma bisogna segnalare la presenza delle piccole sbavature.
Altra novità importante sono i minigiochi, in cui le regole cambiano completamente e si adattano alla specifica situazione. In una gara di abbuffate bisognerà semplicemente eseguire i comandi come illustrato a schermo nel minor tempo possibile, in una sorta di quick time event "mangereccio"; nel completare il percorso di addestramento del corpo di polizia - diventando così due veri "superpiedi quasi piatti" - bisognerà alternare corsa, tiro al bersaglio (altro quick time event) e salto della staccionata. Soprattutto nei minigiochi, abbiamo notato che "il primo giro" serve a capire come funziona il tutto, dato che i menù in questo non sono molto utili, perché poi la resa ludica è molto più legnosa. Dopo il primo game over, invece, diventa chiaro cosa fare e come farlo... il fatto è che, nonostante tutto, è impossibile non continuare a giocare con un bel sorriso stampato in faccia, lo stesso che avevamo durante la prima visione dei film.
Conclusioni
Slaps and Beans 2 è un seguito degno di questo nome, non solo perché più grosso e ricco rispetto al predecessore - valga su tutto il resto l'aggiunta dei minigiochi, con la possibilità di fruirne anche a parte in una improbabile modalità party game - ma anche perché in grado di riprendere le meccaniche di base che avevano reso immediatamente riconoscibile e funzionale il predecessore, per poi potenziarle. Gli schiaffi continuano a volare, ma in modo differente: con abilità speciali calibrate sui due diversi eroi, interazioni con l'ambiente circostante, barre della stamina per mosse più letali, e "semplici" pugni caricati in cui bisogna semplicemente contare fino a cinque prima di mollare uno schiaffone con il solito tasto. Aggiungiamo anche una pixel art leggermente più rifinita e più ambiziosa nelle prospettive allontanate e ravvicinate, sfruttate per accompagnare emotivamente la narrazione ed eccoci non solo a riconfermare, ma anche ad aumentare leggermente il voto del predecessore. Del resto, pur volendo non ci saremmo mai permessi di contrariare Bud Spencer e Terence Hill.
PRO
- Più grosso, più divertente, più curato
- Arrivano minigiochi e puzzle ambientali
- Pixel art deliziosa
CONTRO
- Con sei ore si arriva ai titoli di coda
- Qualche hit box da rivedere
- I minigiochi sono divertenti, ma inizialmente poco comprensibili