Può sembrare lugubre, ma "Bury me, my love" (qualcosa come "Se mi ami, non morire") - che in lingua originale suona ovviamente diverso anche in termini letterali, ma questo è il concetto che più vi si avvicina - è in verità un augurio e una raccomandazione, una frase che dimostra l'estremo amore che si prova per l'altro, a cui rivolgiamo il desiderio di sopravviverci. Il concetto principale del gioco di Pixel Hunt e Arte France è questo, in definitiva: un rapporto d'amore che cerca di passare attraverso le condizioni più estreme e di farsi forza in mezzo alle brutalità del mondo in guerra. Quello che rende questa opera particolarmente importante, si potrebbe dire necessaria, è la sua ambientazione, ovvero la guerra in Siria e le conseguenze di questa in tutta l'area mediorientale, che trasforma un semplice viaggio di qualche centinaio di chilometri in una missione disperata alla ricerca di nuove possibilità di vita, in bilico costante con la morte.
La storia è basata su racconti e testimonianze reali da parte di rifugiati siriani e mette in scena il tentativo di fuga dalla Siria di una coppia, costretta a dividersi per effettuare la traversata fino all'Europa in due momenti differenti. Nour, la ragazza, è un medico, capace e risoluta ma anche sfaccettata e realistica nelle ingenuità e nelle incertezze che giocoforza emergono quando la vita, improvvisamente, si trova in pericolo. Si ritrova a doversi mettere in marcia da sola mentre Majd non può fare altro che seguirne le tappe da casa, sperando che tutto vada bene e sostenendone il viaggio con suggerimenti e incoraggiamenti, in attesa di poter partire lui stesso e potersi ricongiungere con lei alla meta. Il giocatore è chiamato proprio a interpretare il suo ruolo, prendendo varie scelte che possono influenzare la storia ma costretto ad assistere a distanza, ma sempre in contatto, allo svolgersi di questa avvolgente storia d'amore e di speranza, uscita nel 2017 in formato mobile e già recensita all'epoca.
L'amore ai tempi della guerra (e di whatsapp)
Oltre alla scenografia che fa da sfondo alla storia, è il modo in cui questa viene narrata a colpire con un'efficacia notevole. Tutto il gioco si svolge simulando una chat su smartphone tra i due protagonisti, con tanto di contenuti multimediali, video e foto scambiati, emoji e animazioni tipiche delle applicazioni di questo tipo. A tutti gli effetti, Bury Me, My Love è un racconto interattivo che rimane piuttosto lontano dalle caratteristiche standard del videogioco, avvicinandosi piuttosto a quelle tipiche della visual novel. In questo modo riesce a determinare un'immedesimazione profonda negli eventi della storia, posizionandoci direttamente all'interno di questa come uno dei due interlocutori. Le risposte che possiamo dare sono ovviamente prestabilite, ma in molti casi ci troviamo a poter scegliere tra diverse frasi e opzioni che possono portare a svolgimenti differenti della storia, arrivando fino a 19 finali diversi, a quanto pare. La durata, la sequenza degli eventi e la loro conclusione può dunque cambiare in maniera sostanziale attraverso le numerose scelte concesse e visti gli elementi della trama possono portare a esiti anche decisamente drammatici e di grande impatto, spingendo a tornare sul gioco e sperimentare percorsi diversi, magari puntando a conclusioni più positive.
Notevoli, peraltro, il ritmo e lo stile con cui viene raccontata la storia, perché i dialoghi tra i due protagonisti non sono mai banali e tratteggiano due figure estremamente vivide e realistiche, sfaccettate e per diversi aspetti imprevedibili come potrebbero essere coloro che si ritrovano in una situazione del genere. La loro profondità ci fa calare pienamente nella situazione, umanizza la tragedia della guerra e ce la porta estremamente vicina, rendendo improvvisamente importanti e inquietanti le varie scelte che ci troviamo a intraprendere per aiutare Nour a trovare la via di fuga migliore. Proprio nel realismo della conversazione risiede la genialità della versione mobile del gioco e troviamo invece il maggiore punto debole della versione PC e Nintendo Switch: l'illusione di essere parte di una chat reale si perde quasi completamente in questo nuovo contesto. L'app su smartphone si appropria dell'intero dispositivo e lo trasforma completamente nello strumento utilizzato da Majd, tanto da inserire pause imposte nella comunicazione in corrispondenza dei momenti di silenzio forzato nella storia e messaggi che possono arrivare in background in qualsiasi momento del giorno o della notte, a simulare una conversazione vera con una persona realmente in viaggio. È un trucco semplice ma in grado di rendere perfetta la fruizione di questo gioco su smartphone, cosa che ovviamente non funziona su PC o console, vista anche la trasposizione praticamente diretta del gioco da un formato all'altro.
Un'esperienza importante
Non capita spesso ma Bury Me, My Love risulta essere un gioco che è preferibile giocare su smartphone proprio perché il mezzo - raramente come in questo caso per quanto riguarda i videogiochi - contribuisce fortemente a dare senso al messaggio, parafrasando un po' il buon vecchio McLuhan. Questo non toglie niente alla qualità della storia, che rimane comunque notevole. Per andare su un piano più prosaico, anche l'adattamento tecnico è effettuato un po' al minimo sindacale, con tanto di trasposizione diretta dello schermo in formato verticale studiato appositamente per la fruizione su smartphone e riproposto sugli schermi di PC e console con degli ampi bordi laterali. Lo spazio viene riempito dalle riproduzioni delle foto che via via i due interlocutori si scambiano, ma l'effetto non è forse il massimo, almeno se confrontato con l'impatto che una rappresentazione del genere ha sullo schermo di uno smartphone.
Sono elementi estremamente secondari rispetto al nucleo base dell'esperienza offerta da Bury Me, My Love, intendiamoci, ma se c'è da fare una scelta tra le diverse piattaforme è bene tenere in considerazione anche questi aspetti. L'annullamento delle pause in "tempo reale" nella conversazione è un elemento che appiattisce l'esperienza del gioco, perché non c'è quell'attesa per le risposte di Nour che ci fa scoprire con un certo stupore di essere davvero angosciati per la sorte di questo personaggio virtuale, alle prese con rischi e problemi dannatamente reali come la necessità di spegnere il telefono nei pressi di un confine per risparmiare la batteria, o l'attraversamento di zone prive di segnale. In questo senso, più che nelle incongruenze dell'interfaccia, questa conversione indebolisce un po' l'impatto impressionante che ha invece la versione originale.
Conclusioni
Bury Me, My Love resta una gioco che è importante provare, ancora di più in questo periodo storico e nel nostro contesto, ma al di là dei significati politici e sociali è un racconto vivido e impressionante della guerra e della lotta per la sopravvivenza. Il racconto del viaggio non è mai didascalico ma vivace e ritmato da battute, punzecchiature ironiche o momenti di paura e sconforto che si alternano in continuazione, immergendoci nella storia senza appoggiarsi mai a soluzioni che potrebbero essere banali. Negli scambi tra Nour e Majd si alternano facezie, tenerezze e devastanti pugni nello stomaco senza preavviso. Il problema è che in questo adattamento per PC e console si perde molta della magia originale, che si gioca soprattutto sull'illusione di una comunicazione telematica realistica anche per tempi, modi e rappresentazione grafica.
PRO
- Una delle storie di maggiore impatto viste in un videogioco
- Ottima traduzione in italiano
- Personaggi ben caratterizzati e carismatici
- Numerose biforcazioni nella trama in base alle scelte
CONTRO
- Richiede di rifare grosse parti identiche per provare strade diverse
- Ovviamente molto scarno in termini tecnici
- L'illusione della comunicazione reale originale si perde in questa versione