Il fatto che stiate leggendo la recensione di Castlevania: Grimoire of Souls rappresenta per molti versi un'anomalia. Il mobile game Konami, disponibile in soft launch nel 2019, era infatti stato accantonato e rimosso dai negozi, non si sa bene per quale motivo, salvo poi risorgere dalle proprie ceneri e diventare un'esclusiva per la piattaforma Apple Arcade.
Parliamo insomma di un evento più unico che raro nel panorama mobile e videoludico in generale, che ci concede la ghiotta occasione di provare un vero e proprio sequel degli episodi classici di Castlevania in formato premium, privo di microtransazioni, esclusivamente in single player (la modalità cooperativa è stata rimossa) e dotato dell'importantissimo supporto per i controller.
Storia
Ambientato prima degli eventi di Aria of Sorrow, la storia di Castlevania: Grimoire of Souls racconta del ritorno di Alucard nella sua versione "umana", l'agente segreto Genya Arikado. È passato diverso tempo dall'ultimo scontro con Dracula, quando il conte e il suo castello maledetto sono stati sigillati all'interno di un'eclissi, ma a quanto pare la minaccia del signore dei vampiri non è ancora stata debellata per sempre.
Il vampiro riceve un giorno la lettera di Lucy Westenra, responsabile della Elgos, che chiede il suo aiuto: i libri magici di Castlevania hanno cominciato a manifestare un potere incontrollabile e c'è bisogno che Alucard entri nella dimensione dei grimori per ristabilire l'ordine, eliminare i mostri che stanno generando il caos e impedire alle creature oscure di attraversare la barriera che li separa dalla nostra realtà.
Personaggi
La spedizione di Alucard si rivela un successo, anche se nel libro che ripercorre le sue gesta il guerriero è dotato di abilità inferiori rispetto a quelle di cui è realmente in possesso. È questo l'espediente che gli autori del gioco hanno escogitato per giustificare il solido sistema di progressione in stile RPG che consente ai personaggi di Grimoire of Souls di migliorare man mano le proprie abilità, sbloccarne di nuove ed equipaggiare armi e oggetti più potenti.
Abbiamo parlato di personaggi, al plurale, non a caso: oltre ad Alucard, nel mobile game Konami potremo controllare diversi protagonisti storici della serie, da Simon Belmont (Castlevania) a Charlotte Aulin (Portrait of Ruin), da Maria Renard (Rondo of Blood) a Shanoa (Order of Ecclesia), e sbloccarne altri di supporto. Ognuno di essi è dotato di caratteristiche differenti, in grado di cambiare in maniera sostanziale l'approccio all'azione.
Gameplay
A differenza del pur ottimo Contra Returns (qui la recensione), Castlevania: Grimoire of Souls presenta livelli di stampo tradizionale piuttosto che brevi sfide a misura di mobile gaming. Ciò significa che le tempistiche per il completamento di ogni stage sono quelle standard, a tutto vantaggio di un gameplay che ha così modo di svilupparsi ma che al contempo deve rinunciare alla componente metroidvania tipica del franchise a partire da Symphony of the Night (qui la recensione della versione mobile).
La formula è dunque più vicina ai capitoli classici, fortemente orientata all'azione grazie alla presenza di numerosi nemici, boss e mini-boss da sconfiggere, ma non mancano segreti da scoprire all'interno degli scenari, in primis mura che possono essere distrutte o piattaforme difficili da raggiungere per il ritrovamento di forzieri nascosti e l'ottenimento di risorse extra.
Come accennato in precedenza, i vari Alucard, Simon, Charlotte, Maria e Shanoa sono figure differenti in termini di abilità e repertorio, il che aumenta in maniera significativa la varietà dell'esperienza quando si decide di affrontare uno stage nei panni di un personaggio piuttosto che di un altro. È possibile farlo liberamente, ma è chiaro che portare avanti la progressione di tutti i protagonisti andrà a limitare la crescita di quelli che preferiamo.
Da questo punto di vista, gli elementi gacha sono stati evidentemente ripensati in occasione dell'arrivo del gioco su Apple Arcade, e pur essendo ancora presenti non vanno a incidere in maniera concreta sulla nostra capacità di andare avanti nella campagna e superarne le sfide. Lo stesso discorso vale per i crediti, che apparentemente non si esauriscono laddove ci sia bisogno di utilizzarli per continuare la partita dopo il game over.
Controlli
Il sistema di controllo di Grimoire of Souls presenta un set di comandi touch di discreta fattura ma con alcune criticità che risultano evidenti durante le situazioni più concitate. Lo stick virtuale è dotato infatti di una sensibilità troppo bassa, non regolabile, e capita dunque di invadere lo schermo con il pollice sinistro, mentre manovre come le schivate, che richiedono uno slide, spesso non vengono recepite correttamente.
Per fortuna il gioco supporta i controller Bluetooth, e ciò cambia decisamente le carte in tavola. Utilizzando i comandi fisici il gameplay guadagna parecchio in precisione e affidabilità, diventa più abbordabile nei boss fight (molto ben fatti, peraltro) e, in generale, trasmette le sensazioni di un Castlevania tradizionale, a maggior ragione laddove si possa fruire dell'esperienza davanti allo schermo di un iPad.
Struttura e tecnica
L'impianto alla base di Castlevania: Grimoire of Souls è dunque sorprendentemente solido e interessante, capace di offrire situazioni magari poco originali, ma in grado di far scattare la scintilla nella testa degli appassionati della serie Konami. Ebbene, a questi aspetti così riusciti si aggiunge una struttura piuttosto generosa, con oltre 60 livelli divisi in vari capitoli e un gran numero di sfide extra a cui è possibile accedere dall'hub principale.
Dal punto di vista tecnico, l'originale grafica raster degli episodi di Castlevania è stata presa come riferimento per un passaggio ai poligoni che una volta tanto appare piacevole e armonioso grazie al lavoro di Ayami Kojima, con una buona quantità di animazioni e scenari sufficientemente vari, spesso capaci di portare sullo schermo le atmosfere tradizionali della serie. Ottima anche la colonna sonora firmata da Michiru Yamane, che accompagna l'azione in maniera ispirata.
Conclusioni
Castlevania: Grimoire of Souls è un titolo sorprendente e corposo, caratterizzato da un gameplay che attinge agli episodi classici della serie Konami ma senza l'approccio eccessivamente sintetico visto spesso in produzioni simili. Pur rinunciando agli elementi metroidvania, può contare sulla varietà garantita dal gran numero di livelli e dai diversi personaggi sbloccabili, ognuno dotato di abilità e caratteristiche differenti. Purtroppo i comandi touch non rendono giustizia all'esperienza, specie nelle fasi più concitate, ma è possibile collegare un controller Bluetooth e lasciarsi piacevolmente coinvolgere nelle atmosfere di questa nuova avventura nel mondo di Castlevania.
PRO
- Gameplay solido e convincente
- Tanti personaggi, armi e oggetti sbloccabili
- Campagna ricca e tante sfide extra
CONTRO
- Comandi touch migliorabili, meglio usare un controller
- Non aspettatevi un metroidvania
- Permane qualche momento di grinding