Dopo secoli di pace, alcuni fanatici organizzano un sinistro rituale per richiamare Dracula nel nostro mondo. Il re dei vampiri scatena immediatamente il suo esercito di creature demoniache, che mettono a ferro e fuoco i villaggi che si trovano nelle vicinanze del castello maledetto. L'unico che può opporsi alle forze del male è Richter Belmont, appartenente a una famiglia che per generazioni ha dato la caccia ai vampiri. Armato di una frusta a catena, Richter deve farsi strada fra non-morti e mostri di ogni tipo per raggiungere Dracula e ucciderlo, prima che trasformi la sua amata Annette in un vampiro...
Rondò di sangue
Dopo un primo livello puramente introduttivo, il gioco si mostra nella sua forma definitiva, con il protagonista che deve esplorare otto stage e affrontare un gran numero di avversari e boss. Chi ha giocato le ultime incarnazioni di Castlevania rimarrà inevitabilmente stupito da un sistema di controllo essenziale, che ci permette unicamente di saltare e colpire con la frusta. Le uniche azioni extra sono rappresentate da un doppio salto all'indietro (che nel caso di Richter è quasi inutile, se non dannoso...) e dall'attivazione dell'arma secondaria, che si ottiene premendo in su il d-pad e attaccando. Come al solito ci sono le varie fonti di luce artificiale che possono essere distrutte con la frustra e che rilasciano talvolta denaro (da raccogliere solo per fini di punteggio), talvolta dei cuori. Non si tratta di bonus che ripristinano la barra dell'energia vitale (quello accade tramite degli oggetti molto ben nascosti e piuttosto rari), bensì di "proiettili" per l'arma secondaria: quando superano un certo numero, l'indicatore diventa giallo e si può ricorrere a un attacco speciale (tasto Triangolo) che varia a seconda dell'equipaggiamento, ma raramente fa la differenza in un combattimento con i boss. Potremo raccogliere e utilizzare dei pugnali da lancio, delle scuri volanti, dell'acqua benedetta, delle croci rotanti, un libro sacro, ecc. Ogni arma ha un diverso approccio e una diversa efficacia: può risultare ottima in alcuni casi, così come pessima in altri.
Le cronache di Dracula
Come in qualsiasi Castlevania, ci troveremo a esplorare degli stage basati sulle piattaforme, di solito con due piani d'appoggio che si sviluppano in verticale e che possono essere raggiunti tramite delle rampe di scale. Il nostro personaggio si comporta in modo particolare in questi casi: perché le scale siano tangibili e percorribili, bisogna premere il d-pad in diagonale. Diversamente, Richter attraversa la rampa senza toccarla e talvolta ciò si traduce in un secco game over per la presenza di fossati o pozze d'acqua (agli ammazzavampiri non insegnano a nuotare, è chiaro). Non si tratta dell'unico caso in cui il gioco si rivela severo e impietoso, purtroppo: ci troviamo di fronte a un titolo che potremmo definire "di vecchia scuola", molto impegnativo, in cui talvolta neanche la manovra giusta può farci evitare un attacco nemico. La difficoltà sale di livello in livello, in modo abbastanza graduale, e ciò si traduce sia nella presenza di avversari più resistenti e pericolosi, sia nell'assalto simultaneo di nemici volanti che possono davvero metterci nei guai. Per riuscire a sopravvivere c'è un'unica strada, ovvero rigiocare ogni stage più volte, memorizzando sia la posizione che il comportamento sia dei mostri "semplici" che, soprattutto, dei boss. In quest'ultimo caso è essenziale ricordare la loro sequenza di movimento e i modi in cui ci attaccano, con ben poco spazio verso l'improvvisazione.
La sinfonia della notte
Talvolta troveremo delle chiavi che vanno a occupare lo slot dedicato alle armi secondarie. Ma a cosa servono? Be', nei dintorni dev'esserci una porta con un grosso lucchetto, e un caso del genere ci porta a salvare Marie, una ragazza dotata di poteri molto particolari che potremo utilizzare in alternativa a Richter. Lo stile di questo nuovo personaggio è decisamente più "scanzonato", il suo attacco primario è un volo di colombe (ebbene sì) e le armi secondarie spesso consistono nel richiamo di vari animali (gatti, tartarughe, uccelli, ma anche draghi...). Marie è dotata di un doppio salto finalmente utile, che le permette sia di raggiungere zone altrimenti inaccessibili sia di evitare in modo più efficace i colpi dei nemici. In generale, affrontare il gioco con lei risulta molto più semplice di quanto non sia utilizzando Richter. La cosa strana è che oltre a questo secondo personaggio c'è anche un altro, importantissimo extra che però non si sblocca completando tutti gli stage, bensì ritrovando un oggetto particolare. L'extra in questione è nientemeno che Castlevania: Symphony of the Night, in versione completa, che diventerà accessibile dalla schermata principale e che potremo giocare sulla nostra PSP accettando il solo compromesso delle bande laterali (la risoluzione è quella originale, in 4:3). La scelta di mettere a disposizione questo "gioco nel gioco" è sicuramente vincente e aumenta di molto la longevità di Castlevania: The Dracula X Chronicles, ma si tratta di un premio solo per i giocatori più pazienti e appassionati, per come è stato implementato.
Realizzazione tecnica
L'introduzione animata del gioco è davvero ottima, e in generale ci troviamo di fronte a una grafica realizzata molto bene, con un mix di elementi poligonali e bitmap. I primi costituiscono i personaggi e i mostri, garantendo un'ottima fluidità dell'animazione. Richter si muove in modo convincente, pur non disponendo di un gran repertorio di azioni, mentre le pose di Marie risultano senz'altro meno ispirate e riuscite. Il bestiario messo insieme dagli sviluppatori è davvero ricco e variegato: affronteremo i soliti scheletri e zombie, ma anche creature mitologiche (il minotauro, la medusa, un drago, ecc.) o tratte dalla letteratura gotica (la creatura di Frankenstein, l'uomo lupo, la mummia, ecc.), a cui si affianca tutta una serie di avversari minori ma spesso davvero scaltri (teste volanti, cavalieri in armatura, folletti feroci, pipistrelli giganti...). Il design delle location è ottimo, e i vari luoghi risultano tutti ben caratterizzati: si parte dal villaggio in fiamme per poi passare all'enorme castello, costituito da sale molto diverse fra loro e sezioni sotterranee, che talvolta ci aprono strade verso percorsi alternativi. Il gioco è molto avaro per quanto concerne i rifornimenti di energia vitale, dunque ci troveremo a colpire ogni parete in cerca di punti interagibili, e in alcuni casi potremo azionare dei meccanismi che aprono porte, ci permettono di raccogliere brani musicali extra o bonus di vario tipo. L'azione viene accompagnata dalla solita colonna sonora a tema, ricca di organi e fasi orchestrali, molto bella anche se le manca qualcosa per rimanere in testa. Di fianco a effetti nella media troviamo anche un bel po' di parlato, disponibile sia in Inglese (con una recitazione orrenda) che in Giapponese, in ogni caso sottotitolato in Italiano.
Commento
Castlevania: The Dracula X Chronicles è un prodotto di stampo volutamente classico, molto impegnativo, che può trasformarsi spesso in un'esperienza frustrante ma che al contempo può rinfrescarci la memoria su com'erano i videogame della nostra infanzia, in particolare i primi Castlevania. Ci troviamo di fronte a valori completamente diversi rispetto a quelli che si vedono oggi: in un gioco attuale sarebbe impensabile dover ricominciare lo stage da capo a ogni game over, così come trovarsi in situazioni da cui non è possibile tirarsi fuori se non pianificando ogni movimento, ripetendo diverse volte le stesse sezioni e imparando a memoria il comportamento e la posizione dei nemici. La stessa scelta di rendere un extra importante come Symphony of the Night sbloccabile solo in un determinato modo (che implica l'esplorazione approfondita di ogni location) non fa che confermare le intenzioni degli sviluppatori: The Dracula X Chronicles non è un gioco per tutti, ma solo per chi non si fa intimorire dalle sfide.
- Pro:
- Ottima grafica per quantità e qualità
- Coinvolgente e impegnativo.
- Extra di grande valore...
- Contro:
- ...ma non facili da sbloccare
- Molto difficile, spesso frustrante
- Diversi segreti da scoprire, ma tutti ben nascosti