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Chi vuol essere miliardario?

Qual'è il gioco televisivo più amato e più seguito dagli italiani? Chi vuole essere Miliardario?", certo! Finalmente, dopo averlo vissuto tutti i giorni da spettatori, è ora di diventarne protagonisti in questa versione interattiva: gioca per noi, Adalberto Simeone. Scopriamo insieme se la sua risposta è quella definitiva.

RECENSIONE di La Redazione   —   26/12/2001
Chi vuol essere miliardario?
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Chi vuol essere miliardario?

La accendiamo?

Il gioco permette di far affrontare la scalata al miliardo di lire ad un massimo di quattro giocatori tramite 3 modalità: quella classica del "dito più veloce", in gioco di squadra (in cui i giocatori si alterneranno nel dare le risposte) e tutti contro tutti (in cui a turno ognuno darà una risposta e vincerà chi porterà a casa più soldi). I più attenti si staranno chiedendo: "Come avranno realizzato la modalità del "dito più veloce", dato che non abbiamo tante postazioni individuali come è invece nella trasmissione? E infatti ogni giocatore dovrà scegliere un suo tasto sulla tastiera e dopodichè appariranno alcune combinazioni di particolari elementi da mettere in ordine. Queste combinazioni si alterneranno e quando penserete di aver visto quella giusta dovrete schiacciare il vostro tasto: vince chi lo schiaccia per primo.

Chi vuol essere miliardario?

Gli Aiuti

Nella vostra ricerca della conoscenza ultima potrebbe capitarvi prima o poi una domanda alla quale non saprete rispondere (e ciò capiterà sempre alle prime domande!) e come nella trasmissione, anche qui avrete a disposizione i tre aiuti: il 50-50, la telefonata a casa e l'aiuto del pubblico. Tralasciando il 50-50, ciò che più desta la nostra curiosità è la realizzazione degli ultimi due. Per ciò che riguarda la telefonata a casa, Gerry telefonerà ad un perfetto sconosciuto (non spaventatevi, si tratta chiaramente di una telefonata registrata: ogni domanda ne ha evidentemente una già registrata a seconda del numero di risposte presenti da poter dare) che in base alle sue conoscenze vi fornirà la sua risposta. Come nella realtà il/la povero/a malcapitato/a potrebbe rispondere correttamente o sbagliare, oppure potrebbe anche arrendersi alla sua ignoranza lasciandovi con un esauriente "non so mi spiace!".
Per ciò che concerne l'aiuto del pubblico (virtuale), da quanto mi è sembrato, suppongo che in relazione alla facilità delle domanda vi sia una funzione random che distribuisce i voti a seconda. Ad esempio se la domanda è una delle prime, il pubblico non sbaglierà quasi mai: percui ogni tanto può capitare che il pubblico conosca le risposte a delle domande (capitate come prime) oggettivamente molto di "nicchia". Se proprio poi non doveste farcela, potrete sempre abbandonare la partita con i soldi che avrete guadagnato.

Chi vuol essere miliardario?

Conclusioni

Diciamocelo, CVEM è un gioco molto divertente: le domande sono tantissime e approvate dalla commissione responsabile del quiz (anche se mi è capitata una domanda "buggata" in cui secondo il gioco il verso della rana sarebbe il miagolio) e dunque della stessa difficoltà delle domande della trasmissione. CVEM è un gioco capace di riunire tutti, dai bambini ai membri più anziani della famiglia e il suo massimo lo da chiaramente in compagnia. Infatti io e i miei amici di università ci siamo divertiti davvero tanto in una serie di partite a questo gioco (prima di sostenere un esame chiaramente).
I difetti se ci sono, sono davvero pochi e bisogna davvero cercare il pelo nell'uovo per trovarli... un difetto potrebbe essere quello della valuta di cambio considerata: a pochi giorni dell'entrata in vigore dell'EURO, i premi in lire sono oramai decisamente obsoleti. Un altro difetto è il fatto che dopo un bel pò di partite alcune domande (specialmente le prime) potrebbero tornare a farsi vive. Inoltre dopo che sarete entrati nel vivo delle partite, i commenti (ripetitivi) di Gerry Scotti diventeranno estremamente noiosi, ma purtroppo non esiste modo per saltarli.

Chi vuol essere miliardario?

Chi vuol essere miliardario?

Tutti voi conoscerete sicuramente l'omonima trasmissione, e cioè il quiz che più è riuscito ad appassionarci in questo periodo grazie alla sua apparente semplicità. Dalla Hothouse arriva finalmente anche in Italia il gioco da esso ispirato! Il gioco è dunque la diretta "conversione" ufficiale dalla televisione alla piattaforma videoludica e infatti grazie ai vari effetti sonori, alla grafica "in tema" e all'efficace commento sonoro di Gerry Scotti ora chiunque potrà vivere in prima persona la stessa tensione e emozione che i fortunati partecipanti avranno provato.