A dispetto di quanto potrebbe far credere il titolo, la recensione di Claire De Lune non tratta di un gioco musicale, ma di un'avventura in prima persona. Clair (senza e) De Lune è infatti il componimento più famoso di Claude Debussy, maestro del simbolismo francese. Lo sviluppatore canadese Tactic Studio, sin qui noto per lo strategico free-to-play Immortal Empire (uscito la bellezza di sei anni fa), gioca con l'omofonia tra il termine francese e il nome inglese per dare vita ad un erede spirituale di Portal e The Talos Principle, due dei maggiori esponenti dei puzzle game in soggettiva, dalle atmosfere tuttavia molto distanti da quelle evocate nel terzo dei quattro movimenti della Suite Bergamasque.
Claire è la figlia di John, il contrabbandiere interspaziale che viene controllato dal giocatore. I due, a bordo di un'astronave controllata dall'IA Arturo, personaggio particolarmente riuscito, vengono attratti da un campo magnetico e precipitano su un pianeta che assomiglia molto alla nostra Terra. Pochi istanti prima di perdere la governabilità del mezzo, il padre si separa dall'adolescente che rifugia nella capsula di salvataggio per evitarle il rischio di un impatto fatale. Uscito incolume dallo schianto, John si mette subito alla ricerca di Claire, localizzata a pochi chilometri di distanza dal luogo di atterraggio di fortuna. Armato di una pistola che spara dei cubi azzurri, dei trampolini viola e dei tubi rossi, il compito del giocatore è, piuttosto banalmente, quello di orientarsi in un ambiente sconosciuto e pieno di insidie e di arrivare all'ultimo luogo dove è stata localizzata Claire. Ma sarà davvero lì che finirà la ricerca dell'adorata figlia?
Nanogun multiuso
Detta così sembra facile, ma all'atto pratico la morte si cela a ogni piè sospinto. In prima battuta manca una bussola, e trovare la strada da percorrere rappresenta di per sé una sfida perché, a differenza dei titoli da cui prende ispirazione, il paesaggio di Claire De Lune è apparentemente molto meno "schematico", comprendendo per buona parte del gioco una serie di passaggi montuosi. Purtroppo, nonostante tali spazi aperti lascino intendere che esistono diverse strade per arrivare al punto di controllo successivo, numerosi e fastidiosi muri invisibili costringono spesso il giocatore a girare in tondo fino a trovare l'anfratto giusto.
Gli enigmi sanno essere impegnativi al limite dell'improbo. A volte si tratta di utilizzare la logica, ma molto più spesso è chiamata in causa la coordinazione: "sparare" il cubo mentre si cade sopra un tubo dopo essersi lanciati dal trampolino è solo un esempio del sincronismo necessario per superare alcuni passaggi. Nella maggioranza dei casi l'errore conduce alla morte e quindi a un ricaricamento, e questo acuisce il fastidio perché anche sui sistemi più recenti si perde qualche secondo tra un caricamento e l'altro. Considerando che le cadute fatali sono numerosissime proprio a causa dell'estrema precisione richiesta per risolvere alcuni puzzle, ci si rende conto di quanto sarebbe stato opportuno evitare questi momenti di attesa, magari facendo ripartire istantaneamente l'azione. Per fortuna il sistema salva spesso e non si correrà praticamente mai il rischio di dover ripetere alcuni funambolismi particolarmente impegnativi. L'assenza di un tutorial, compensata da un'interfaccia utente minimalista, non è un aspetto negativo perché il titolo si padroneggia sin da subito con disinvoltura: la rotellina centrale del mouse permette di selezionare il tipo di oggetto, il pulsante sinistro lo spara e quello destro, che non si usa quasi mai, lo fa scomparire.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Sistema operativo: Windows 10 Pro
- Processore: AMD Ryzen 9 5950X
- Memoria: 32 GB di RAM
- Scheda video: AMD Radeon RX 6800 XT
Requisiti minimi
- Sistema operativo: Windows 10 64-bit
- Processore: Intel Core i5-6600K o AMD Athlon FX 6350
- Memoria: 8 GB di RAM
- Scheda video: NVidia GeForce GTX 660 o AMD Radeon HD 7850
- Memoria: 20 GB di spazio disponibile
Requisiti consigliati
- Sistema operativo: Windows 10 64-bit
- Processore: Intel Core i7-6700 o AMD Athlon FX 8350
- Memoria: 16 GB di RAM
- Scheda video: NVidia GeForce GTX 1060 o AMD Radeon RX 480
Impegnativo
Tra un livello e l'altro procede la trama che, a parte qualche cliché melodrammatico, riesce a catturare ed è ottimamente cadenzata con i ritmi dell'azione. Il suo maggior pregio è quello di solleticare la curiosità, aggiungendo a ogni check-point delle informazioni che la rendono più enigmatica; peccato solo che l'epilogo sia sbrigativo e banale. Tra un salto e l'altro ci sono anche dei minigiochi in stile settimana enigmistica che rappresentano un gradevole diversivo. Una "speed run" di Claire De Lune richiede circa cinque ore: si tratta del minimo che solo i più smaliziati riusciranno a rispettare, mentre per la maggior parte dell'utenza questo valore è almeno da raddoppiare. Il tempo in più non sarà speso tanto per venire a capo della logica dei puzzle che, anzi, tendono ad essere ripetitivi, quanto piuttosto per superare alcuni ostacoli che, come detto, possono essere tanto impegnativi da sfociare in frustrazione.
Graficamente il titolo si avvale dell'engine proprietario Empire (compilato in Java), lo stesso utilizzato per il loro precedente titolo. Grazie alla direzione artistica di Jesse Attard, lead programmer che ha lavorato anche a Bioshock, fa davvero un'ottima figura, dimostrando non solo evidenti progressi rispetto alla prima iterazione, ma riuscendo a competere più che dignitosamente anche con produzioni di livello superiore. Peccato solo per qualche problema di stabilità che, in un paio di occasioni, ci ha costretto a riavviare il gioco. La colonna sonora accompagna il giocatore senz'infamia né lode, mentre il doppiaggio in inglese ci è piaciuto, a parte per alcuni scambi di battute di John che non sembrano riflettere l'ansia di un padre alla ricerca della figlia.
Conclusioni
Claire De Lune è un puzzle game in prima persona dalle buone premesse che deve fare i conti con alcune scelte stilistiche tutt'altro che felici. L'estrema (e gratuita) difficoltà di alcuni enigmi può portare rapidamente a frustrazione. Il quadro è peggiorato anche a causa di un sistema di morte e resurrezione che porta via qualche secondo che, moltiplicato per il numero il spropositato di fallimenti (il trail and error è qui ai suoi massimi livelli) si trasforma in minuti d'attesa davanti allo schermo. La storia è interessante e in qualche modo ricompensa le fatiche del giocatore, ma potrebbe non bastare, soprattutto ai meno determinati.
PRO
- Graficamente gradevole
- Storia interessante
- Buon doppiaggio
CONTRO
- Gli enigmi che richiedono la logica sono pochi
- Alcuni passaggi esageratamente difficili: il rischio frustrazione è alto
- Sistema di caricamento che porta via tanto tempo