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Cloning Clyde - Recensione

Dagli autori di Outpost Kaloki, ecco arrivare su Xbox Live Arcade uno dei giochi più freschi dell'estate di Xbox 360. Un gioco divertente ed insolito per tutti gli amanti dei platform

RECENSIONE di Antonio Jodice   —   18/08/2006
Cloning Clyde
Cloning Clyde
Immagini

In fuga dalla genetica!

Clyde, vestito di un semplice camice, che ne fa intravedere il fondo schiena tutte le volte che si arrampica su una scala, deve raggiungere la fine di ogni stage dopo aver distrutto tutte le macchine di sorveglianza disseminate nei posti più improbabili. Per farlo, ha a disposizione una serie di colpi di karate, combinabili con il salto, ed un buon numero di trasformazioni che può eseguire con degli appositi macchinari, mescolando il suo DNA con quello di alcuni malcapitati animali che si trovano nelle varie ambientazioni. Clyde può così diventare un uomo pecora, rana, scimmia, piuttosto che un barile di dinamite deambulante, ognuno con le sue caratteristiche peculiari che gli consentono di nuotare sott’acqua, di fare salti più lunghi o di arrampicarsi sulle pareti. I livelli hanno una difficoltà veramente ben calibrata e l’apprendimento delle diverse abilità avviene in modo molto semplice, rendendo Clyde un vero e proprio passatempo affrontabile da chiunque. La morte non ha alcuna conseguenza, ed, una volta capito come risolvere i semplici enigmi disseminati qui e là, resta solo lo stimolo di rigiocare i livelli per trovare tutti i segreti e raggiungere tutti gli obiettivi. Per poter sbloccare tutti gli stage, però, bisogna riuscire a far evadere tutti i cloni creati durante il gioco. Il problema è che se ne può controllare uno solo per volta e in più occasioni ci si trova costretti a far uscire diligentemente dall’apposita scappatoia decine di personaggi, con un rallentamento del fluire dell’azione che avrebbe potuto facilmente essere evitato.

Clyde può così diventare un uomo pecora, rana, scimmia, piuttosto che un barile di dinamite deambulante, ognuno con le sue caratteristiche peculiari

Oltre alla modalità single player, Cloning Clyde ha anche due modalità multiplayer. Oltre alla possibilità di giocare in cooperativa con un altro giocatore, sono disponibili diverse arene per il Versus, ed entrambe si possono giocare sia in split screen che via Xbox Live. Il problema, però, di tutte queste è che risultano un po’ caotiche e che potranno far desistere molti giocatori dal provare a dedicargli un po’ di tempo. A differenza di altri giochi usciti sul Live in questo periodo, infatti, non sembrano godere di grande popolarità tra i giocatori online, a testimonianza di un gioco che sembra pensato principalmente per la campagna single player.

Cloning Clyde - Recensione
Cloning Clyde - Recensione

Un piccolo cartoon

Cloning Clyde, nella sua semplicità, riesce a rendere perfettamente quella sensazione di cartone animato interattivo che tanti platform tentano invano di realizzare. La grande fluidità, data ai poligoni ben modellati su schermo, contribuisce a dare un bel tocco di vitalità a tutte le animazioni del protagonista, ed in tutte le sue mutazioni. Vederlo trasformarsi in pecora, rana o uomo dinamite produce effetti esilaranti, tanto più che ogni cambiamento sottolinea con efficacia tutte le diverse meccaniche di gioco. Gli effetti sonori, infine, contribuiscono a completare con accattivante semplicità un quadretto divertente e dalla buona personalità: di giochi con questo stile non se ne vedono spesso e Cloning Clyde è un ottimo diversivo tra i tanti Fps e titoli popolati da troll, orchi, spacciatori e criminali schizofrenici.

Cloning Clyde - Recensione
Cloning Clyde - Recensione

Obiettivi

Come tutti i giochi Live Arcade, Cloning Clyde può far guadagnare solo 200 punti, a differenza dei soliti 1000. Molti di questi, però, sono facilmente conquistabili, dato che sono legati alle mutazioni del protagonista sin dai primi livelli. Prenderli tutti richiede del tempo, ma sin dalle prime partite c'è di che sentirsi gratificati.

Commento

I possessori di console Microsoft non sono mai stati molto fortunati con i platform, che hanno sempre scarseggiato sin dai tempi della passata generazione d'hardware. Cloning Clyde è un gioco semplice, ma molto divertente, infarcito di buoni propositi e di alcune idee originali che provano tutte insieme a colmare questa lacuna. I controlli sono intuitivi, la difficoltà è ben calibrata e gli stage si susseguono senza ostacoli insormontabili per un gioco perfetto per riempire le serate al ritorno dal mare o per intrattenere chi, tornando dall’ufficio, ha voglia di divertirsi senza troppi pensieri. Alcune mancanze lo allontanano dalla beatitudine dei piccoli giochi perfettamente riusciti, ma tra le grande giocabilità, l’ottima realizzazione tecnica e l’ironia che lo pervade, ce n’è abbastanza per riconoscerlo come uno dei migliori titoli del Live Arcade.

    Pro:
  • Graficamente davvero curato
  • Originale e divertente
  • Perfetto per il Live Arcade
    Contro:
  • Troppi cloni da comandare
  • Modalità multiplayer un po' confusionarie

Ci si domandava perché Microsoft non avesse più pubblicato granché sul Live Arcade dopo la prima grande infornata di titoli in concomitanza del lancio di Xbox 360. La risposta è probabilmente in quest’Agosto un po’ stanco e povero d’uscite nei negozi di videogiochi, che ha visto una manciata di titoli invadere il Marketplace a tenere impegnati i giocatori in attesa del prossimo autunno. Dopo il mitico Street Fighter 2 è la volta di Cloning Clyde, sviluppato dagli stessi autori di Outpost Kaloki, manageriale fuori di testa, tra i più apprezzati dei primi giochi pubblicati su piattaforma Live Arcade. Il protagonista del nuovo dei Ninja Bee è una specie di Homer Simpson digitale, che si sottopone a degli esperimenti di clonazione genetica per raggranellare un po’ di quattrini. Il risultato è ovviamente comico, con il nostro povero malcapitato eroe che si trova duplicato in decine d’esemplari negli uffici di una multinazionale. Per chi ha voglia di platform, genere latitante su Xbox 360, Cloning Clyde è sicuramente un’ottima scelta, sia per le sue qualità che per il prezzo.