La libreria del nuovo servizio Wii Ware è eterogenea e molto diversificata, nonostante la tenera età del servizio lanciato solo poco tempo fa da Nintendo. Poteva quindi mancare un gioco dedicato alla pesca, sport che pare rivivere una seconda giovinezza grazie al magico e rivoluzionario telecomando? Dopo lo storico Bass Fishing, il forte brand di Rapala ed il Fishing Master di Konami, è il turno della simpatica mascotte della francese Big Ben: il diavoletto Cocoto, dopo essersi cimentato con sparatutto e kart, si da all'ittica con un'avventura in alto mare che lo vede protagonista alla ricerca del mitologico pesce dai 5000 anni. Solamente con questo pesce è possibile infatti fermare il calderone magico e la fuoriuscita della lava, salvando cosi il mondo da una tragica fine ormai annunciata. La pesca si mescola all'avventura, quindi, proponendo un look ed alcuni elementi probabilmente ispirati da Zelda Wind Waker. L'accostamento al titolo Nintendo è volutamente forzato, ma è proprio a quello che la mente ci riporta fin dai primissimi momenti di Cocoto Fishing Master, quando la storia del pesce dai 5000 anni ci viene proposta sotto forma di fiaba, narrata con schermate fisse e disegni dal bello stile colorato e cartoonesco. Il gioco è strutturato come una sorta di RPG molto semplificato: bisogna cercare i cinque pezzi che compongono la statua in grado di risvegliare il grande Dio dei Pesci, combattendo contro Boss di fine livello e aumentando le nostre prestazioni di pari passo con l'avanzamento nella storia.
è il turno della simpatica mascotte della francese Big Ben: il diavoletto Cocoto
Quello che peschiamo può essere rivenduto ad un apposito negoziante, che dopo aver valutato la merce ci ricompenserà di oggetti e denaro da spendere. E' possibile comprare nuovi ami ed esche, nonchè particolari equipaggiamenti che ci aiuteranno nell'esplorazione. La storia è totalmente accessoria all'azione sportiva, per fortuna, non rappresentando in realtà una solida motivazione in quanto narrata in modo piuttosto frettoloso e vago. La giocabilità e la meccanica di gioco, al contrario, rappresentano il cuore di Cototo Fishing Master. Dopo aver collegato il nunchuk al telecomando, si parte con la barca alla ricerca delle prede: è possibile accedere al boss di fine livello solo dopo averne catturate sei diverse. Non è difficile trovarle, in quanto sono indicate con un punto colorato sul radar. Non esiste un tutorial quindi i primi momenti di gioco risultano a dir poco spaesanti: c'è da imparare tutto, e da soli. Si può scegliere tra esce di superficie, di media profondità o di fondale; una volta lanciato, l'amo va recuperato piano piano finchè un pesce non abbocca, dopodichè parte il mini-gioco per catturarlo.
Un diavoletto a caccia di pesci
L'esca va fatta muovere davanti alle fauci del pesce, in modo da seguire precisamente il pattern prestabilito, che cambia di volta in volta. Il movimento dev'essere preciso, altrimenti si rischia di far perdere il suo interesse. Il mini-gioco non richiede particolari abilità ludiche, ma piuttosto mnemoniche, ed a causa dell'eccessiva meccanicità del pesce risulta spesso e volentieri frustrante e ripetitivo. Una volta che il pesce ha abboccato, bisogna tirarlo su recuperando la lenza con un movimento circolare e continuo del nunchuck. Anche in questo caso, i movimenti vengono rilevati con eccessiva precisione e quindi è necessario eseguire dei perfetti cerchi nell'aria, per non rischiare che l'amo perda la propria tensione e forza. Visivamente, Cototo Fishing Master mostra due distinti aspetti a seconda se guardiamo sotto il livello dell'acqua, oppure sopra. A cielo aperto, il mare piatto e bicromatico non ha un grande impatto emozionale. I cinque livelli si susseguono con colori e layout molto simili, contribuendo a creare uno stato d'animo di frustrazione visiva e scarsa voglia di scoprire cosa c'è più avanti. Sotto la superficie le cose vanno meglio, pur passando sopra ad un leggero tearing, qualche pop-up ed una qualità non certo eccelsa delle texture.
il mare piatto e bicromatico non ha un grande impatto emozionale
Un diavoletto a caccia di pesci
Si evidenziano però dei buoni modelli poligonali e alcuni efficaci effetti di luce che donano al mondo sommerso un gradevole look. Il demonietto Cocoto ed i suoi amici sono realizzati in cel shading, così come i pesci che si muovono con animazioni convincenti ed una buffa espressività. Gli effetti sonori sono decisamente pochi e ripetitivi: oltre ai rumori del fondale marino e qualche musica di background, c'è poco altro. Il gioco, originariamente uscito qualche anno fa su PlayStation 2, si completa in circa cinque ore. Oggi si può (ri)giocare con 700 Wii-Point, che sembrano però essere ancora troppi per il divertimento che questo Cocoto Fishing Master sa offrire.
Commento
Cocoto Fishing Master è un'avventura basata sulla pesca che non riesce ad eccellere nè sul primo campo, nè tantomento su quello puramente sportivo. La storia è un mero pretesto per lanciare la lenza e non avvince il giocatore, mentre l'azione di gioco è macchinosa nei controlli e ripetitiva nell'esperienza. Visivamente, Cocoto fa intravedere qualche aspetto positivo come le animazioni ed il look dei fondali marini, ma pecca in troppi altri come la qualità di texture, l'uso dei colori troppo ripetitivo ed un layout pressochè identico per tutte le cinque ore di gioco, un po' poche, sopratutto se l'avete già giocato su Playstation 2.
Pro
- Buona realizzazione del mondo sottomarino
- Un gioco di pesca sul Wii-Ware mancava
- Controlli troppo macchinosi
- Livelli ripetitivi e brevi
- Non è un gioco originale