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Command & Conquer Remastered Collection, la recensione

La recensione di Command & Conquer Remastered Collection, il pacchetto che segna il ritorno di un classico, anzi di due

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   05/06/2020
Command & Conquer Remastered Collection
Command & Conquer Remastered Collection
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Chi avrebbe mai pensato di dover scrivere una recensione di Command & Conquer e Red Alert dopo venticinque anni dal lancio? Eppure, grazie alla raccolta Command & Conquer Remastered Collection, abbiamo potuto riprendere in mano entrambi i titoli scoprendoli inesorabilmente belli, ma allo stesso tempo diversi da come ricordavamo che fossero. Siamo invecchiati e loro con noi. L'effetto ricercato da una simile operazione è inevitabilmente nostalgico.

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Lo abbiamo capito praticamente subito, ossia da quando è apparso il logo di Westwood Studios in alta risoluzione, che ci ha fatto venire il magone. Del resto le remastered non sono praticamente una dichiarazione di resa? È come se i publisher dicessero ai giocatori più navigati: non possiamo più darvi quello che cercate con i nuovi titoli, quindi rigiocate i vecchi.

L'importanza di Command & Conquer

Era il 1991 quando Mega Lo Mania di Sensible Software inventò di fatto gli strategici in tempo reale come li conosciamo. In pochi gli rendono il merito di averlo fatto, perché preferiscono attribuirlo a Dune 2 (1992) di Westwood Studios, comunque molto più compiuto e, quindi, capace di dettare i canoni dell'intero genere. Fu però Command & Conquer a consacrare gli RTS all'attenzione del grande pubblico, con la sua veste grafica eccellente e le sue meccaniche molto più snelle rispetto a quelle del suo predecessore.

Erano quelli gli anni in cui il CD-Rom andava affermandosi, con gli sviluppatori che si ritrovarono dal dover gestire gli infimi limiti di floppy disk e cartucce da pochi MB, all'avere a disposizione uno spazio d'immagazzinamento dati immenso, da riempire in qualche modo.

Fu allora che i videogiochi iniziarono a essere infarciti di filmati in una computer grafica, oppure da video realizzati con attori amatoriali o di terza categoria, che spessissimo finivano per rendere comici anche i momenti più drammatici. Command & Conquer non fu da meno. Probabilmente se lo ricordiamo così distintamente è anche perché Westwood gli aveva dato un contorno molto ricco, creando una storia elementare, ma interessante, raccontata attraverso dei filmati visibili tra le missioni, fatto abbastanza inedito per uno strategico. C&C era quindi un concentrato di modernità, tra filmati da urlo, per gli standard dell'epoca, e meccaniche di gioco rifinitissime. Era quella che possiamo definire l'espressione più pura di un nuovo modo di intendere i videogiochi, che andava affermandosi proprio in quegli anni.

Command & Conquer: Red Alert uscì l'anno successivo a Command & Conquer, cioè nel 1996. Idealmente doveva essere un prequel di Tiberian Dawn, ma riuscì a conquistarsi un suo spazio nel cuore del pubblico, tanto che Westwood decise di renderlo autonomo e farlo diventare il capostipite di una miniserie. Fu così che nacquero le due grandi saghe di Command & Conquer, quella Tiberium e quella Red Alert.

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Ora quei due storici titoli vengono riproposti con una grafica completamente rinnovata e capace di supportare le risoluzioni più ampie, come quella 4K, in un pacchetto che include le campagne originali, tutte le missioni supplementari ufficiali pubblicate per entrambi, con in più le missioni che furono realizzate specificatamente per le conversioni su console (filmati compresi). Se vogliamo si tratta del pacchetto definitivo dei primi Command & Conquer, in cui anche i filmati sono stati rimasterizzati in alta definizione e tutti i sistemi di gioco sono stati rivisti, comprese le modalità multiplayer, ora tornate fruibili senza troppi sforzi.

Il Tiberium e l'avanzata russa

Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, i Command & Conquer sono degli strategici in tempo reale classici, in ogni senso, in cui la formula "costruisci la base - raccogli risorse - ammassa truppe - parti alla distruzione del nemico" trova il suo massimo cantore. L'ambientazione di Command & Conquer è quella di un futuro alternativo in cui sulla Terra si è sviluppata una misteriosa sostanza aliena chiamata Tiberium, il cui desiderio di possesso fa scoppiare una guerra su scala mondiale tra la GDI (Global Defense Initiative), che fa capo alle Nazioni Unite, e la Fratellanza di Nod, una specie di setta di terroristi guidata da Kane, capo carismatico quanto misterioso.

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Command & Conquer: Red Alert racconta invece di un futuro alternativo in cui l'Unione Sovietica si è potuta espandere indisturbata verso l'Europa, dopo che Einstein ha ucciso Hitler tornando indietro con una macchina del tempo di sua invenzione. Da qui è scoppiata una guerra su scala mondiale che vede il neonato impero Russo da un lato e una coalizione formata da USA, Gran Bretagna e altre nazioni dall'altro. Entrambi i titoli possono essere giocati con entrambe le fazioni dei rispettivi titoli, per un totale di più di cento missioni delle sole campagne canoniche.

Operazione musealizzazione

Entrambi i giochi dovrebbero essere noti ai più, tanto sono sedimentati nel genere degli RTS. Mettersi a giudicarli oggi non ha molto senso, a meno di non estrarre dal cilindro l'inutile domanda "come sono invecchiati?", che va bene per le discussioni da bar, ma non per un'analisi seria del ruolo storico avuto da due titoli così importanti (soprattutto il primo).

Quello che possiamo fare è però valutare l'opera di rimasterizzazione, nonché il suo senso, che in questo caso andrebbe definita più come una musealizzazione di entrambi i titoli, per il già espresso motivo della completezza dell'offerta. Se lo si guarda in quest'ottica Command & Conquer Remastered Collection è praticamente perfetto, perché rispetta profondamente i giochi originali, includendoli nel pacchetto, ma allo stesso tempo consente una fruizione meno spigolosa inseguendo degli standard più moderni con una revisione completa del sistema di controllo (disattivabile) e un aspetto visivo più definito e digeribile (anche se vi giuriamo che giocare la vecchia versione tutta pixel non è affatto male), con tutte le unità e le strutture ridisegnate e arricchite da nuove animazioni.

Sicuramente è un prodotto per nostalgici, nel senso che difficilmente i non appassionati del genere, o quelli che non conosco gli originali, lo degneranno di uno sguardo (magari i pochi curiosi rimasti in questo mondo), e molte delle novità inserite puntano proprio nella direzione di magnificare il ricordo dell'esperienza originale, più che di modernizzarla. Almeno questa crediamo che sia ciò che abbia motivato l'inserimento di ricche gallerie con materiale inedito e la ricerca della riproposizione del feeling di allora fin nei più piccoli dettagli, colonna sonora compresa (rimasterizzata anch'essa).

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In questo senso ci troviamo di fronte a un'operazione praticamente perfetta. Certo, rimane l'amarezza nel constatare che certe esperienze non abbiano più alcun seguito e che gli appassionati debbano sempre più rivolgersi al mercato della nostalgia per essere ancora considerati dai grandi publisher, con Electronic Arts che da anni non riesce a proporre un nuovo Command & Conquer che non sia uno squallido gioco mobile per scimmie infarcito di microtransazioni.

Conclusioni

Digital Delivery Steam, Origin
Prezzo 19,99 €
Multiplayer.it
8.9
Lettori (13)
8.9
Il tuo voto

Command & Conquer Remastered Collection piacerà soprattutto a chi ha amato i Command & Conquer originali e viene da quell'epoca lì. Il rifacimento grafico è sicuramente profondo e tocca tutti gli aspetti di entrambi i titoli compresi nel pacchetto, dall'interfaccia utente alle mappe vere e proprie, ma il balzo in avanti non è tale da poter stupire chi non ha chiaro in testa quel minimo di storia dei videogiochi, o anche solo del genere degli RTS, che gli consenta di apprezzare davvero il lavoro svolto. Diciamo che si tratta di una grossa operazione di make up che rinfresca due classici, rendendoli più digeribili, ma senza riscriverne la storia. Certo, viene da sorridere pensando che per certi versi siano entrambi molto più profondi e sfaccettati di alcuni strategici moderni, ma se vogliamo anche questo è un segno dei tempi. È come se qualcuno provasse a rivendervi il fantastico week-end nel cottage di legno in cui avete fatto l'amore per la prima volta, dopo aver tirato a lucido l'ambiente e aggiunto qualche fiore alle finestre, ma senza la ragazza di allora e con voi che ormai avete problemi alla prostata. Ci può stare e se vogliamo può regalare ancora dei momenti bellissimi, ma è la vostra vita a essere cambiata e a rendere tutto estremamente diverso, al di là dei ricordi.

PRO

  • Command & Conquer e Red Alert con grafica rifatta
  • Moltissime missioni, tra campagne ed extra
  • Profondi e sfaccettati, nonostante gli anni sul groppone
  • Non costa molto

CONTRO

  • La rimasterizzazione non è poi così profonda
  • Gli stessi problemi di spostamento delle unità, venticinque anni dopo