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Copycat, la recensione della piccola avventura di una gatta diffidente

Una donna anziana e malata e una gatta troppe volte delusa dalle persone sono i protagonisti di Copycat, una piccola avventura a base narrativa sviluppata da un altrettanto piccolo team.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   16/09/2024
La protagonista di Copycat

Che caratteristiche deve avere un luogo perché lo si possa chiamare "casa"? Si tratta di un tema tutt'altro che banale e non è l'unico che vediamo affrontato in Copycat, l'avventura sviluppata dal piccolo studio indipendente Spoonful of Wonder, che racconta la storia di una gatta con grosse difficoltà a fidarsi delle persone dopo aver subito un abbandono.

Recuperata dai responsabili di un rifugio, la gatta in questione viene scelta da Olive, un'anziana signora che ha da poco perso la sua amata Dawn e che rimane sorpresa dalla somiglianza con la trovatella, che la osserva con sguardo diffidente dalla sua gabbietta. Il tempo di firmare le carte e via, verso una nuova vita. Cosa potrebbe mai andare storto?

Una storia di fiducia e delusioni

La "nuova" Dawn viene trasportata in auto fino alla casa di Olive e il primo contatto con la donna che l'ha adottata non è chiaramente dei migliori: le ferite dell'ultimo abbandono sono ancora fresche e la gatta sente dentro di sé di essere una creatura selvaggia, determinata a vagare libera e a procacciarsi il cibo attraverso la caccia, o almeno è ciò di cui si vuole convincere.

Anche stavolta, però, la diffidenza e la paura finiscono per sciogliersi di fronte all'affetto incondizionato dell'anziana signora e così fra queste due anime solitarie si stabilisce un forte legame; finché non accade qualcosa: Olive si sente male, sua figlia scaccia Dawn e quando la donna torna dall'ospedale corre in strada a riabbracciare la sua gatta... ma non è lei!

A questo punto succedono diverse cose che non è il caso di anticiparvi, ma che non mancheranno di suscitare in voi delle emozioni. Gli autori sono stati capaci di raccontarle nella maniera migliore? Ecco, qui la faccenda si complica, perché la storia ha senz'altro dei momenti interessanti e potrebbe facilmente fare breccia nel cuore di chi possiede un gatto. O due. O tre.

All'inizio di Copycat è possibile scegliere il gatto fra diversi 'modelli'
All'inizio di Copycat è possibile scegliere il gatto fra diversi "modelli"

Tuttavia si rimane piuttosto sconcertati di fronte a determinati eventi, ci sono alcune falle nella trama e l'impianto narrativo traballa pericolosamente, tanto che a un certo punto ci si chiede dove il gioco voglia andare a parare, salvo trarsi d'impaccio con quella che potremmo definire un po' una supercazzola e regalarci un finale un po' facilotto.

Gameplay da walking simulator?

È chiaro fin dalle prime battute che l'esperienza di Copycat mette le sue semplici meccaniche al servizio del racconto, presentandosi fondamentalmente come un walking simulator dalla durata limitata (si arriva ai titoli di coda in circa tre ore) ma dal prezzo accessibile (14,99€ con tanto di sconto di lancio su Steam), ed è proprio in questa maniera che gli stessi autori hanno presentato il proprio progetto.

Graffiare o mordere, questo è il dilemma in Copycat
Graffiare o mordere, questo è il dilemma in Copycat

Le similitudini con quello che abbiamo raccontato nella recensione di Stray si fermano dunque alla natura felina della protagonista dell'avventura, che può muoversi liberamente all'interno dello scenario e proprio sulla base di tale libertà rivela i limiti di una produzione che non aveva i mezzi per regolare e rifinire al meglio le interazioni con lo scenario, che infatti appaiono piuttosto approssimative.

Un comune denominatore dei giochi narrativi risiede nell'efficacia del racconto e Copycat in tal senso non appare solidissimo, come detto, ma soprattutto si perde in tante piccole attività "da gatto" che purtroppo sono tutto fuorché divertenti e in molte occasioni sembrano inserite al solo scopo di macinare qualche minuto extra: una scelta corretta laddove si vogliano consolidare dei concetti, ma non per questo meno noiosa.

Dawn si diverte in giardino in Copycat
Dawn si diverte in giardino in Copycat

Ci si ritrova dunque ad andare in giro, miagolare davanti a qualche porta, buttare giù oggetti dalle mensole, saltare sui tetti, inseguire prede immaginarie nei sogni di Dawn, cimentarsi con una serie di quick time event e con qualche piccola sezione stealth o di inseguimento, ma è tutto inserito un po' a caso, senza una qualsivoglia struttura a sostegno.

Grafica e sonoro

Sul piano della direzione artistica non c'è dubbio che Copycat sia in grado di consegnarci sequenze caratterizzate da un notevole impatto visivo, la gatta protagonista dell'avventura può contare su animazioni sorprendentemente ben realizzate e l'azione viene accompagnata da un commento parlato e suonato senz'altro ricchi di personalità.

Uno dei momenti più drammatici ed evocativi di Copycat
Uno dei momenti più drammatici ed evocativi di Copycat

Le inevitabili limitazioni in termini di budget ed esperienza si fanno però sentire, i modelli dei personaggi umani appaiono parecchio datati e le possibilità di concreta interazione con il piccolo sandbox che fa da sfondo all'esperienza sono poche. La stessa colonna sonora, per quanto particolare e con sonarità tribali, non ci ha convinto appieno.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core i5 13500
  • Scheda video: NVIDIA RTX 4070
  • Memoria: 32 GB di RAM
  • Storage: SSD SATA 3
  • Sistema operativo: Windows 11

Requisiti minimi

  • Processore: Intel Core i5 4690K, AMD FX 8300
  • Scheda video: NVIDIA GTX 1650, AMD RX 5500 XT
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Storage: 18 GB di spazio richiesto
  • Sistema operativo: Windows 10, Windows 11

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam
Prezzo 14,99 €
Multiplayer.it
6.0
Lettori (10)
8.2
Il tuo voto

Copycat è una piccola avventura di cui potreste senz'altro innamorarvi, ma al contempo un'esperienza parecchio limitata in tanti dei suoi aspetti. Se il comparto narrativo funzionasse alla grande staremmo parlando di un altro ottimo walking simulator che gli appassionati del genere dovrebbero prendere in considerazione, ma a nostro avviso il racconto ha più di una zona d'ombra e traballa un po', salvandosi in corner con qualche espediente fra un miagolio e l'altro.

PRO

  • Ha i suoi momenti, non c'è dubbio
  • Buona la realizzazione del gatto e delle sue animazioni
  • Comparto sonoro ricco di personalità

CONTRO

  • La storia non convince appieno
  • Il gameplay men che meno
  • Soffre di evidentissimi limiti produttivi