Per non perdere la bussola..
La visuale è naturalmente configurabile a piacimento ma non pensate che ci sia necessariamente corrispondenza con il triste binomio "libero ma dispersivo", caratteristica piuttosto spiacevole di alcuni titoli di questo genere.
Sono state impostate diverse visuali standard selezionabili con pochi tasti che ricoprono tutte le angolazioni utili dalla classica a volo d'uccello con la quale la vostra ciurmaglia sembrerà un ammasso di formichine operaie a quella super-ravvicinata, talmente super da poter scorgere i brufoli delle giovani reclute della fanteria...
A parte gli scherzi, fa piacere avere comunque delle visuali impostate che facciano da punto di riferimento onde evitare di perdere il controllo della situazione, lasciando inalterata la spettacolarità di alcune inquadrature.
Se poi aggiungiamo che quattro tasti girano subito sui punti cardinali e che chi possiede la famigerata rotellina del mouse si può alzare e abbassare da terra come meglio gli aggrada direi che ci siamo.
Qualcuno può obiettare che non sia semplice prendere confidenza con i comandi, almeno inizialmente e in effetti io non ho mai sostenuto il contrario. D'altronde non mi sembra di ricordare un titolo RTS in 3D che possa fregiarsi del premio "anche un bamboccio mi può manovrare subito e perfettamente", no?
Allora non vi preoccupate se inizialmente passerete qualche brutto quarto d'ora ascoltando i rantoli di morte dei commilitoni mentre voi vi indaffarate per inquadrarli (ci vorrebbe il mitico Funari: - Damme la 1, damme la 2 -) con la telecamera giusta...la costanza prima o poi ripaga!
Una pesante eredità
Dark Reign 2 non pretende di essere un titolo rivoluzionario e fa bene, per due motivi:
1) Non potrebbe. Per quanto collaudato lo schema di gioco rappresenta la classica tiritera raccogli-costruisci-va e distruggi, almeno come concetto di base;
2) Molto meglio concentrarsi sui punti di forza del gioco, come è stato fatto, sviluppandoli e potenziandoli con cura nei minimi dettagli.
Volete qualche esempio? Bene,allora... gli obiettivi cambiano dinamicamente durante il gioco, che viene inframmezzato da spezzoni animati realizzati con lo stesso motore grafico del gioco, le condizioni climatiche cambiano incluso l'alternarsi tra notte e giorno (e la differente resa sul campo di alcune unità rispetto ad altre), una tonnellata di situazioni strategiche e di caratteristiche come il camuffamento, le trappole (ben 4 tipi diversi), fare fuoco su alberi, rocce o altre strutture per bloccare passaggi, teletrasporti da un angolo all'altro della mappa e poi tutta una serie di power-up che influenzano il comportamento delle squadre, etc. E' veramente un lungo elenco, ma mi fermo qui... il resto non ve lo dico per farvi venire l'acquolina in bocca (I'm bastard inside®) ma sono cose che comunque si riflettono sempre attivamente sulle vostre partite, non orpelli coreografici e basta.
Il regno oscuro multiplo
Parliamo un po' del multiplay adesso, e vi preannuncio che si presenta bene: chi "hosta" un gioco (che sia su web o in LAN) possiede le chiavi per cambiare tutti i settaggi, tra i quali vi segnalo l'handicap per i giocatori, l'alterazione dell'AI generale del gioco e addirittura l'ammontare massimo di unità edificabili nella partita, che può arrivare fino a 1000. Logicamente con un numero così altro credo che le performance calino anche su PC potenti, però è bello sapere che ci si può spingere così in alto!
Chi non possiede una mappa installata può scaricarla prima di giocare e come ringraziamento può dilettarsi distribuendo poi nel gioco risorse e truppe agli alleati in assoluta libertà.
E le modalità? Presto detto... King of the hill, Control Freak e Assault; vale a dire, rispettivamente, occupare con una costruzione la collina centrale della mappa per più di 5 minuti, guadagnare il controllo di 5 locazioni strategiche nella mappa e in ultimo portare un assalto ad una fortificazione per guadagnare possesso di un portale, con 60 minuti di tempo per farlo.
In più esistono delle condizioni differenti di vittoria, che alternano al classico "distruggi tutte le unità nemiche" ad esempio il Blood Bath (uccidi 50 unità nemiche prima di tutti) oppure mappe in cui dei campi di forza impediscono ai contendersi di scontrarsi, salvo poi aprirsi ad intervalli regolari.
Tirando le somme
E' difficile giudicare un gioco che, da quanto leggo su internet, secondo molte persone avrebbe dovuto soddisfare gli appassionati del primo titolo ma soprattutto portare nuova linfa e cambiamento al genere e pare non lo abbia fatto.
Dal mio punto di vista posso dire che ormai è inevitabile che gli aficionados di questo genere provino un senso di deja-vu di fronte a DR2. Ma se per alcuni è solo minestra riscaldata sappiate questo: io ero un parziale detrattore degli RTS 3D proprio perché arrancato al buon 2D isometrico e un po' titubante di fronte all'ultima moda del "bello ma caotico".
DR2 mi ha fatto cambiare idea perché possiede una curva di apprendimento equilibrata e non mi sono mai sentito in balia degli eventi, a differenza di altri giochi suoi pari.
Il mio consiglio è quindi di provarlo assolutamente e in virtù di tutti i dettagli visti prima e dell'enorme espansibilità e supporto che si tirerà dietro, di imparare a volergli bene...
Mmmh... Qui sì che si respira aria buona!
Dite la verità: come vi sentireste se dopo anni di faticose conquiste vi foste guadagnati il privilegio di vivere nella parte migliore della terra, ovvero sottoterra? O ancora, come vi sentireste nei panni di chi deve vivere quotidianamente a contatto con l'atmosfera radioattiva di un pianeta ormai sterile e abbandonato a se stesso? Poco importa a questo punto, perché sia che scegliate la JDA occupata a difendere la sua organizzazione sia che scegliate gli Sprawlers intenti a reclamare delle condizioni di vita migliori dovrete scendere in guerra. Nessuna intermediazione politica o diplomatica. Solo i fatti.
Questo Dark Reign 2 è il diretto successore del primo Dark Reign, all'epoca creatore di una mini-rivoluzione nel campo degli strategici in tempo reale. Infatti poteva fregiarsi di alcune chicche che per l'epoca erano un vero e proprio sollazzo; le asperità e la conformazione del territorio davano l'opportunità di ricorrere a tattiche sempre nuove, dato che influivano realmente sul comportamento delle vostre unità. Unità che a loro volta risultavano numerose e oltremodo espandibili grazie ai rilasci periodici su web di nuovi edifici e truppe liberamente scaricabili.
Sotto tali aspetti DR2 non delude affatto, anzi esalta ancora di più il tutto.
Abbandonato il vetusto (almeno per gli standard odierni) 2D, ora siamo di fronte a puro 3D, creato grazie ad un motore flessibile che ci regala una grafica degna di nota e con il minimo dispendio di risorse di sistema.
Il gioco sfrutta infatti una tecnologia scalabile dei poligoni che rende tutto godibile anche su PC non esageratamente potenti e si adatta automaticamente alla vostra configurazione, al fine di ottenere sempre il miglior rapporto estetica-fluidità.