Death Noodle Delivery non è un gioco felice. La sua ambientazione cyberpunk è tra le più cupe e nichilistiche degli ultimi anni, il suo protagonista è intrappolato in un circolo vizioso di sopravvivenza ed escapismo e, per qualche motivo, non riesce nemmeno a liberarsi le viscere perché qualcuno o qualcosa gli ruba o sabota il bagno ogni sera. Questa avventura ha qualcosa da dire e, anche se è completabile in un'unica serata, vi lascerà con parecchie cose a cui pensare, anche su come i videogiochi potrebbero trasformarsi nel futuro.
Sviluppato dagli italiani di Stupidi Pixel e Tiny Pixel, questo titolo si divide in due sezioni principali che si alternano durante ciascun livello. La prima è rappresentata da un action platformer in 3D con visuale isometrica, che vede Jimmy, il protagonista, cercare di consegnare dei noodle in una lunghissima strada evitando robot assassini, macchine e tutta una serie di altri pericoli. La seconda, invece, adotta lo stile della visual novel e serve per raccontare la storia del protagonista e dei suoi vicini di condominio. La brevità dell'esperienza non toglie alcunché all'impatto delle sue vicende e in questa recensione di Death Noodle Delivery analizzeremo il contesto e i dispositivi narrativi che gli autori hanno usato per raccontare questa vicenda.
Una storia familiare
Dopo settimane passate senza un lavoro, l'agenzia interinale chiama Jimmy e gli comunica che si è aperto un posto da fattorino al ristorante Death Noodle. Gestito da un iracondo uomo asiatico di mezza età piuttosto stereotipato, questa attività commerciale non ha il benché minimo riguardo per la salute dei suoi fattorini tant'è che la politica aziendale è quella di pagare gli impiegati solo se sopravvivono per una settimana. Inizia così il tentativo disperato del protagonista di arrivare in fondo ai sette giorni per avere finalmente due soldi in tasca e permettersi una dose o un po' di compagnia in realtà virtuale.
L'ambientazione di Death Noodle Delivery è forse l'aspetto meglio riuscito del gioco. All'inizio di ogni livello l'applicazione delle news vi avviserà di una minaccia in corso, tra cui epidemie, rivolte dei robot e guerre planetarie. Ogni volta che morirete, e morirete spesso verso la fine, l'immagine di caricamento che accompagna la rinascita è un inquietante mix tra pubblicità e meme con distorsioni ed estetica che vanno a pescare nell'immaginario del futuro distopico aziendalista più estremo. E poi ci sono gli abitanti del palazzo di Jimmy, attraverso i quali si sviluppa la narrativa.
C'è il programmatore catastrofista con la fidanzata androide, la rivoluzionaria anticapitalista, lo spacciatore con degli amici loschi, il businessman senza scrupoli e una sex worker per cui il protagonista ha una cotta. Se da una parte i discorsi fatti, le tematiche trattate e gli sviluppi interiori di Jimmy sono assolutamente degni di nota e una delle ragioni principali per dare una possibilità a questa avventura, dall'altra gli stereotipi che fanno da fondamenta a tutti questi personaggi fanno perdere d'efficacia molti loro messaggi. È anche vero che in un'avventura della durata di circa quattro ore sarebbe stato difficile caratterizzare da zero ogni personaggio.
L'ultimo tassello chiave della storia, e del gameplay, di Death Noodle Delivery è la realtà virtuale dove Jimmy va a rifugiarsi ogni sera. Con uno stile da vera e propria avventura testuale, quando navigherete il cyberspazio alla ricerca di potenziamenti, ma anche concerti e altre strane attività, sarete messi davanti a scelte multiple alcune con conseguenze più gravi di altre. Il comparto narrativo funziona e, verso la fine, prende una direzione inaspettata che rimette tutta l'avventura in prospettiva.
Ci pensa la bomba gatto
Le fondamenta del gameplay di Death Noodle Delivery sono quelle di Paperboy: vi muoverete lungo una strada con visuale isometrica lanciando i noodle solo verso sinistra ai clienti in attesa, evitando gli ostacoli lungo la strada. Morire causa il reset completo del livello, ma attenti a mancare le consegne: durante ogni giorno di lavoro avrete un numero massimo di noodle che potrete mancare pena il licenziamento. Alla fine di ogni giornata di lavoro, poi, Jimmy deve tornare a casa percorrendo con il suo smilzo hoverboard una strada molto trafficata.
Qui il furgone di una pizzeria rivale cercherà di farvi la pelle e dovrete sopravvivere tra macchine, barriere e turbo-attacchi nemici per poter tornare a casa e godervi le sezioni narrative di interazione con i personaggi. Il vostro hoverboard guadagna, nel corso del gioco, uno scatto, il potere di rallentare il tempo e la possibilità di lanciare una "bomba gatto" per distruggere i nemici. I controlli sono molto semplici, si può cambiare la velocità (variando così la gittata delle bombe gatto) e deviare leggermente verso destra o sinistra, sempre lungo la direttrice prestabilita.
L'ultimo livello, infine, ha una vertiginosa impennata della difficoltà che ci ha causato non poca frustrazione perché è pieno dei nemici in assoluto più fastidiosi del gioco. Quando ne abbiamo compreso appieno il senso, però, questo aumento di difficoltà ci è parso appropriato vista la ricompensa che aspetta il protagonista al termine dell'ordalia.
Conclusioni
Death Noodle Delivery è un gioco che, nonostante qualche stereotipo del genere cyberpunk, ha qualcosa da dire non solo su dove stiamo andando in termini di società ma anche e soprattutto sul sentirsi schiacciati da tutto ciò che ci succede intorno. Il gameplay diverte anche se non è dei più originali e la colonna sonora di Simone D'Alonzo (che non si resetta alla morte, ma prosegue senza interruzioni) accompagna il gioco con ritmi techno decisamente piacevoli. Vale la pena, nonostante la frustrazione dell'ultimo livello, arrivare in fondo a ogni sezione di hoverboard perché è nelle interazioni tra il protagonista e i suoi compagni di condominio che risiede il cuore di originalità e forza dell'opera, che fa riflettere anche sul modo in cui pensiamo e penseremo ai videogiochi nell'era dell'Intelligenza Artificiale generale.
PRO
- Una storia triste, ma d'impatto
- Gameplay semplice e scorrevole
- Ambientazione ben riuscita
CONTRO
- Drastica impennata del livello di difficoltà sul finale
- Qualche stereotipo di troppo sul genere cyberpunk