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Un'espansione con i fiocchi riporta in voga Destiny 2

Bungie rimedia agli errori fatti con il secondo capitolo con un'espansione imperdibile.

RECENSIONE di Tommaso Valentini   —   31/10/2018
Destiny 2: I Rinnegati
Destiny 2: I Rinnegati
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Destiny 2 non è stato ricevuto dal pubblico come ci si aspettava. La stragrande maggioranza di giocatori, dopo aver ceduto alle tentazioni dell'hype ed aver finito la campagna dello sparatutto Bungie si è trovata per le mani un titolo che non riusciva a soddisfare le proprie esigenze voraci, impantanata in una serie di raid poco entusiasmanti e di un supporto che, sin dalle prime settimane, sembrava andare nella direzione sbagliata. A pesare ancora di più su questa situazione c'era ovviamente lo spettro del primo capitolo, una strada che inspiegabilmente sembrava essere stata percorsa nello stesso identico modo da Bungie. uno sbaglio difficile da capire e giustificare e un errore che è costato davvero caro a Destiny 2 che si è trovato abbandonato dalla massa critica di guardiani a pochissimi mesi dal lancio. La prima, vera espansione, ha mostrato tuttavia che i lavori in corso per un restauro completo erano iniziati ma è solo con i Rinnegati che l'opera di recupero si è compiuta. Non è stato semplice tenere per le briglie la fiducia di intere gilde annoiate ma chi ha resistito, così come chi è tornato a dare uno sguardo ai contenuti più recenti, sembra aver dato un colpo di spugna al passato, pronto a tendere nuovamente la mano a un gioco che, come gunplay e atmosfera, ha ben pochi rivali. I Rinnegati porta allora in dono tutto quello che la gente voleva e desiderava, a partire da una nuova zona, da nuove missioni singleplayer, da nuove armi e soprattutto da nuovi contenuti longevi.

La luce che non può spegnersi

Per far ripartire i giocatori con il piglio giusto, serviva una spinta emotiva forte che facesse da miccia per riaccendere la passione. Un sussulto causato da un accadimento tragico e devastante capace di colpire chiunque avesse mai preso in mano Destiny 2. Bungie non è mai stata particolarmente abile con questo franchise nel creare personaggi indimenticabili o particolarmente carismatici tranne che con Cayde, utilizzato addirittura più volte nei trailer per spingere il secondo capitolo e infilato qua e là nelle missioni singleplayer per dare uno spessore ulteriore alla trama. Colpire lui significava abbattere un simbolo ma al contempo ferire l'animo più irriverente e scherzoso della produzione: una mossa tanto semplice quanto geniale. E allora il nuovo arco narrativo parte proprio da un evento nefasto e si evolve velocemente imbrigliando il giocatore in una mini campagna delle durata di circa sei ore che ci vedrà partire per dare la caccia a Uldren Sov. È interessante vedere poi come Bungie non si sia limitata a basare tutto il racconto su un solo evento ma come abbia, invece, tirato i fili in modo che altri colpi di scena e sorprese si intrufolassero all'improvviso regalando nuove e indispensabili emozioni. Andremo poi a caccia dei Baroni, mini boss da sconfiggere basati su combattimenti interessanti e dinamici, particolari e senza ombra di dubbio stimolanti per i giocatori, abituati invece a seguire solitamente missioni dove sparare a tutto ciò che si muovesse senza usare troppo il cervello era l'unico requisito necessario per il loro completamento. Buono anche il design degli stessi, pur non facendo gridare al miracolo, sufficiente per distinguerli egregiamente dal resto della marmaglia e non dargli quell'idea di semplici elité che spesso ci è capitato di vedere in numerosissimi giochi di questo genere. Allo stesso modo anche la nuova razza aliena, che poi tanto nuova non è visto che ripropone un aspetto modificato dei caduti, riesce a distinguersi da quelle già esistenti, grazie a nuovi pattern di attacco e ad abilità speciali uniche. Tornano ovviamente anche gli eventi pubblici ad accompagnarvi, incastonati in due nuove ambientazioni da togliere il fiato. In maniera diametralmente opposta la luce e l'oscurità si fondono rispettivamente nella Città Sognante e nella Riva Contorta, opere visive incredibili ed evocative, incastonate alla perfezione in una corona di pianeti esteticamente stupefacenti. Per ogni NPC che ci lascia, anche di discreta importanza, nuovi ne arrivano a prendere il posto, anch'essi realizzati questa volta con cura e con il dovuto background narrativo, con interessanti sfaccettature da scoprire e misteri da risolvere. Un ottimo lavoro insomma dal punto di vista del PvE e dei contenuti per giocatore singolo.

Destiny 2 I Rinnegati 5

Amanti del PvP armatevi e partite nella nuova modalità

Non ci sono grosse novità per il Crogiolo, ad eccezione ovviamente dei soliti aggiornamenti relativi a mappe e bilanciamenti portati in dono da I Rinnegati e se non fosse per la nuova modalità Azzardo si potrebbe velocemente passare oltre e lasciarvi scoprire da soli le varie modifiche agli equipaggiamenti. Azzardo invece merita davvero del tempo perché è la modalità PvPvE che si aspettava da tempo e che vede gruppi da quattro giocatori competere per la vittoria finale in un'arena dove nemici di razze differente e avversari cercheranno di volta in volta di metterci i bastoni tra le ruote. Bisogna quindi uccidere i MOB, raccogliere le sfere lasciate cadere e andarle a riportare al punto di raccolta per evocare il boss finale e sconfiggerlo. In tutto questo gli interventi della fazione nemica saranno cruciali perché impediranno ai giocatori di lavorare in scioltezza e rallenteranno tutte le fasi di farming. Invece di avere una gestione caotica delle invasioni e degli assalti, Bungie ha ben pensato di temporizzare gli attacchi e dare finestre molto piccole durante le quali eseguire le invasioni, cosa che trasforma quella che poteva diventare una modalità estremamente caotica in un giocattolo delizioso e divertente, un valore aggiunto niente male ad un comparto PvP che fino alla patch 2.0 non era riuscito a brillare particolarmente. Interessante vedere come ora anche i giocatori non particolarmente abili nel PvP possano dire la loro nel Crogiolo, soluzione eccellente per dare a chiunque un motivo per giocare in tutte le modalità disponibili e avere così playlist sempre belle piene. Cambia positivamente anche tutta la questione legata al grinding e al farming delle risorse, ora riviste e ridotte in numero. Una soluzione che i giocatori auspicavano già da diverso tempo.

A caccia in gilda perché la storia continua

Non ci resta dunque che parlare del Raid, quella spaventosa modalità end game che ha fallito clamorosamente in Destiny 2. Gli errori del passato li conosciamo tutti e sbagliare oggi l'ennesimo contenuto di questo tipo avrebbe probabilmente sancito la morte definitiva del progetto. Il colpo di coda arriva invece proprio da qui, con un'istanza enorme, impegnativa e anche divertente, una dimostrazione di forza e capacità da parte del team di Seattle mica da poco. Ma è tutto l'ecosistema di cose da fare alla fine della campagna che funziona, con piccoli incarichi legati all'arco narrativo, cosa che non si era mai vista in questo capitolo, con una zona completa da scoprire, missioni giornaliere e tutto quello che vi aspettereste, eccellenti per salire di livello e avvicinarvi al CAP. Ma ci sono anche le nuove infusioni, ora molto più difficili da realizzare per via dei nuovi perk delle armi e un ritorno a una visione maggiormente hardcore per ciò che concerne affiatamento e coordinazione necessari a sconfiggere i boss del raid. Un lavoro insomma da promuovere a tutto tondo senza ombra di dubbio, con piccoli miglioramenti ancora possibili (soprattutto dal punto di vista del bilanciamento) ma ignorabili tranquillamente vista la mole di contenuti di qualità a cui è possibile dedicarsi.

Destiny 2 I Rinnegati 4

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Multiplayer.it
9.0
Lettori (27)
8.3
Il tuo voto

Destiny 2 riparte da I Rinnegati per salvarsi e lo fa nel modo migliore possibile, con un'espansione che riesce ad accontentare chi voleva migliorie nel PvP e nel PvE, un raid più coerente e remunerativo, un livello di sfida più bilanciato ma anche una storia più profonda e dai toni più cupi. Bungie completa insomma il suo personalissimo miracolo per salvare non solo questo secondo capitolo ma l'intero brand in previsione della conclusione della trilogia, che ora ha un motivo più che sufficiente per essere attesa con ansia spasmodica. Se volevate essere certi del recupero prima di tornare sui server potete stare tranquilli, qui troverete pane per i vostri denti.

PRO

  • Trama di buon livello
  • Bella modalità aggiuntiva
  • Raid soddisfacente
  • Si torna finalmente a toni più cupi

CONTRO

  • Il bilanciamento resta un problema