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Detective Gallo, la recensione per Nintendo Switch

Abbiamo giocato alla versione Nintendo Switch di Detective Gallo, l'avventura punta e clicca ideata dal team italiano Footprints. Ecco qual è il nostro verdetto

RECENSIONE di La Redazione   —   29/08/2018
Detective Gallo
Detective Gallo
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Sono lontani i tempi in cui le avventure punta e clicca, all'apice del loro successo, divertivano schiere di giocatori con la loro dissacrante vena di humour e una moltitudine di enigmi impegnativi da risolvere. Le saghe di LucasArts vengono ancora oggi ricordate con nostalgia dagli appassionati di vecchia data: titoli come Monkey Island, Grim Fandango, Day of the Tentacle e molti altri hanno letteralmente segnato un'epoca per chi preferiva anteporre narrativa e ragionamento deduttivo all'azione nuda e cruda. Da allora sono cambiate molte cose e oggi il genere sopravvive soprattutto grazie a quella ristretta nicchia di appassionati che apprezza opere dal ritmo tranquillo e compassato. Questa stessa passione deve aver accomunato anche i ragazzi di Footprints Games, il piccolo studio di sviluppo italiano a cui dobbiamo la realizzazione di Detective Gallo. Chiaramente ispirata ai grandi classici del genere, l'avventura è stata finanziata un paio di anni fa attraverso la piattaforma di crowdfunding Eppela e ha debuttato su Steam e GOG a maggio di quest'anno. Solo recentemente, però, il titolo è approdato anche su PS4, Xbox One e Nintendo Switch ed è proprio su quest'ultima versione che abbiamo avuto l'occasione di mettere le mani.

Detective Gallo, la recensione per Nintendo Switch

Le regole di Gallo

Per la realizzazione di Detective Gallo gli sviluppatori hanno scelto uno stile grafico molto colorato, semplice e pulito, interamente basato su illustrazioni e animazioni realizzate a mano. Protagonista di un'improbabile quanto bislacca indagine è proprio Gallo, uno scorbutico investigatore privato con una missione: risolvere tutti quei casi che richiedono una buona dose di "piccole cellule grigie", per dirla alla maniera dell'affabile Hercule Poirot. Il nostro alter ego afferma di non amare affatto la città in cui vive e lavora, ma la sua straordinaria professionalità lo stimola a dare sempre il massimo in ogni caso che lo vede coinvolto, anche quando a chiederne i servigi è un altrettanto bizzarro multimilionario in crisi mistica dopo che le sue amate piante decorative sono state barbaramente uccise da individui ancora ignoti. È proprio a seguito di questo strano accadimento che avranno inizio le indagini e le deduzioni dell'arguto protagonista, subito alle prese con oggetti da recuperare e freddi interrogatori della popolazione locale alla ricerca delle informazioni cruciali per portare avanti il caso.

Detective Gallo, la recensione per Nintendo Switch

Ma Gallo è anche l'uomo delle regole, non importa quante esse siano. Esiste un codice non scritto, un prontuario fatto di massime e di considerazioni pragmatiche su come affrontare tutti i problemi e le lezioni che la vita lavorativa gli ha insegnato nel corso degli anni. Anche i migliori però non sono infallibili. Persino la mente ferrea e inossidabile del nostro indomito detective dalla forma pennuta vacilla e allora beh... la regola n. 245 di Gallo chi se la ricorda più? E la 359 com'è che faceva? Non importa! Rimangono pur sempre quisquilie per il detective più temuto e rispettato dell'intera città. La maestria dell'altero protagonista viene così sferzata da una sottile ma costante vena di humour che accompagna l'opera per l'intera sua durata. Battute e sarcasmo trovano terreno fertile soprattutto facendo leva sull'assurdità di alcune delle situazioni che si delineano mentre la storia prosegue e si avvia verso l'epilogo. Eventi che per la verità non sempre sono riusciti a coinvolgerci fino a strapparci una sana risata, pur non arrivando mai a risultare fuori luogo, fastidiosi o in qualche modo forzati.

Un'avventura punta e clicca classica

Trattandosi di un'avventura punta e clicca d'impostazione classica, Detective Gallo prevede una spiccata interazione con gli oggetti presenti nelle varie schermate di gioco. A volte è sufficiente recuperare uno specifico materiale per poi procedere verso l'obiettivo successivo, mentre in altri casi si rende necessario combinare tra loro più elementi oppure sfruttarne uno soltanto per ottenere qualcosa di utile e proseguire l'indagine. Nella parte alta dello schermo si può accedere a una barra in cui sono conservati tutti gli oggetti raccolti fino a quel momento, affiancati dall'immancabile taccuino dove sono diligentemente memorizzati gli incarichi da completare. La ricerca del percorso logico corretto viene parzialmente agevolata dal cosiddetto Senso di Gallo, utile per individuare tutti i punti interattivi presenti all'interno di ciascuna schermata. Alcuni semplicemente provocheranno una reazione nel protagonista, che successivamente proseguirà imperterrito nella ricerca di una soluzione al problema, mentre in altre situazione si viene a creare un acceso confronto con i personaggi di volta in volta coinvolti nelle vicende. Il doppiaggio in italiano permette di immedesimarsi al meglio nelle situazioni più improbabili, con uno stile dei personaggi che ben si adatta all'atmosfera poco seriosa del gioco.

Detective Gallo, la recensione per Nintendo Switch

Peraltro segnaliamo che la voce del pennuto protagonista è stata affidata a Federico Maggiore, che forse alcuni di voi ricorderanno anche per i contributi alle video anteprime e video recensioni proprio qui sulle pagine di Multiplayer.it. Come detto, l'umorismo di Detective Gallo non arriva mai a decollare come ci si aspetterebbe, vive molto di alti e bassi, e su questo bisognerebbe senz'altro lavorare in vista di un ipotetico sequel. La longevità si aggira attorno alle cinque o sei ore, a seconda della rapidità con cui il giocatore è in grado di recuperare gli oggetti necessari a risolvere l'indagine gestita dal nostro pennuto detective. Oltretutto, nonostante la durata limitata della storia, si finisce per fare ritorno spesso e volentieri nei luoghi già battuti in precedenza. Una scelta che lascia indubbiamente delle perplessità, perché qualche schermata e personaggio in più avrebbe senz'altro giovato all'impatto generale che il titolo esercita sul fruitore. Pollice alto, invece, per la colonna sonora, influenzata da lente sonorità jazz noir e sostenuta da un efficace sottofondo a base di trombe, sassofoni e percussioni.

Conclusioni

Multiplayer.it
ND
Lettori (3)
6.9
Il tuo voto

Detective Gallo prende apertamente spunto dai grandi classici del genere per offrire ai fan delle avventure grafiche un'avventura breve, tutto sommato semplice e senza molte pretese, ma comunque piacevole da fruire. La natura del gioco lo rende appetibile soprattutto su Switch, anche per quelle sessioni di breve durata intraprese mentre ci si trova lontano dal salotto di casa. Chiaramente si tratta di un'opera realizzata da appassionati e indirizzata a una specifica e ristretta nicchia di utenti. Se appartenete alla suddetta categoria, insomma, la bizzarra indagine di Gallo saprà senz'altro offrirvi qualche ora di divertimento spensierato.

PRO

  • Piacevoli disegni realizzati a mano
  • Non mancano la situazioni al limite dell'assurdo
  • Adatto ai puristi del genere

CONTRO

  • Avventura di breve durata
  • Humour non particolarmente pungente
  • Poche ambientazioni disponibili