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Elex 2, la recensione del gioco che segna il ritorno di Piranha Bytes

La recensione di Elex 2, un gioco di ruolo che conferma tutti i problemi, ma anche i punti di forza delle opere di Piranha Bytes

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   28/02/2022
ELEX II
ELEX II
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Sono passati molti anni dalla fine della guerra contro gli ibridi e Jax, l'eroe del primo episodio, si è ritirato a vivere come una specie di eremita. Purtroppo una nuova minaccia incombe dal cielo... e finisce proprio sopra la sua casa (quando si dice la fortuna). Ritrovatosi improvvisamente senza un tetto sulla testa, senza l'equipaggiamento accumulato nelle sue precedenti avventure e braccato da delle strane creature, gli skyhand, che oltretutto lo hanno anche contaminato, il nostro eroe deve per prima cosa trovare un rifugio, quindi iniziare il suo lungo viaggio per il mondo di Magalan, alla ricerca di alleati per combattere la nuova minaccia, in una lunga corsa contro il tempo e contro le creature che faranno di tutto per fargli la pelle.

Vale la pena di prendere parte alla sua avventura? Scopriamolo nella recensione di Elex 2.

Ripartire da zero

Il mondo di gioco è vasto e impervio
Il mondo di gioco è vasto e impervio

Jax non è più il personaggio conosciuto alla fine del primo episodio. Gli anni di solitudine lo hanno indebolito, riportandolo al primo livello (per dirla in termini di gioco). La differenza rispetto agli inizi della precedente avventura è che ora ha un nome da spendere, ossia molti lo ricordano come l'eroe che ha salvato il mondo, il che non è poco quando si va in giro a chiedere aiuto praticamente a tutti. Purtroppo, per il resto c'è poco da fare: bisogna ripartire da zero. Quindi bisogna accumulare esperienza per distribuire punti sui vari attributi: forza, destrezza, costituzione, intelligenza e acume, che vanno a influenzare l'equipaggiamento utilizzabile, i dialoghi e le abilità. Queste ultime, come avviene praticamente in tutti i giochi di Piranha Bytes, si possono apprendere solo dai vari insegnanti sparsi Magalan tutti decisamente costosi.

Naturalmente non è possibile acquisire tutte le abilità disponibile, perché si dispone di una quantità limitata di learning point da investire. In questo modo lo sviluppo del personaggio diventa un fatto davvero personale e apre alla possibilità di rigiocare l'intera avventura più volte, scegliendo naturalmente una progressione completamente diversa.

Le fazioni

Elex 2 mescola fantasy e fantascienza
Elex 2 mescola fantasy e fantascienza

Altro marchio tipico di Piranha Bytes è la mancanza di classi vere e proprie. La specializzazione di Jax viene infatti decisa dagli attributi e dalle abilità sviluppate, nonché dalla fazione scelta. Queste ultime danno accesso ad abilità avanzate ed equipaggiamento specifico, oltre che a delle missioni speciali. Volendo si può decidere di rimanere indipendenti, ma unirsi a una delle fazioni dà indubbiamente dei vantaggi e per certi versi rende più interessante il gioco, oltre a facilitarlo nelle fasi finali. In tutto, Magalan è popolata da cinque fazioni, che vivono in stretto contatto tra di loro, tanto da avere rapporti economici e commerciali: i Berserker, cui appartiene Caja, l'ex compagna di Jax con cui ha avuto un figlio, che sono sostanzialmente dei maghi guerrieri stile fantasy; le Albe, la fazione d'origine di Jax, che ha imparato a sfruttare l'Elex come nessun'altra per potenziare il suo equipaggiamento e per sbloccare i poteri della mente; i Morkons, dei guerrieri che invocano l'aiuto di un dio brutale per diventare più forti in combattimento e che hanno vissuto sottoterra, in un dedalo di tunnel, praticamente da quando il meteorite ha colpito Magalan; i Fuorilegge, ancora attivi nonostante siano stati sopraffatti dai Berserker, vivono creando droghe che li potenziano in ogni aspetto; infine i Chierici, una fazione religiosa ed ultra tecnologica, che utilizza l'Elex per potenziare le sue macchine da guerra.

Da notare che Jax si può unire ai Fuorilegge o ai Chierici solo se ha raggiunto il livello 20 all'interno di un'altra fazione (nell'ordine: i Morkon e le Albe). Considerate che ogni fazione rende lo svolgimento del gioco leggermente differente, soprattutto in previsione di uno dei finali (ce ne sono diversi, tutti legati alle scelte fatte durante il gioco). Comunque sia, l'obiettivo principale dell'intera avventura è quello di creare una forza che contrasti i nuovi nemici alieni, riunendola in un avamposto guidato da una vecchia conoscenza del primo capitolo.

Progressione e mondo aperto

Elex 2 ha anche dei paesaggi interessanti
Elex 2 ha anche dei paesaggi interessanti

Se non lo avete ancora capito, Elex 2 è un gioco di ruolo d'azione a mondo aperto, in cui bisogna sudarsi ogni cosa, soprattutto all'inizio. Detto senza mezzi termini, è il classico gioco di Piranha Bytes, con la curva della difficoltà che parte ripidissima per poi diventare più dolce verso la seconda metà del gioco. È così dai tempi di Gothic e per chi segue con assiduità le opere dello studio tedesco, questo tipo di strutturazione dell'esperienza è soltanto una delle sue firme. Semplicemente, ama far sudare il giocatore per diverse ore, per poi dargli la soddisfazione di poter ripercorrere i suoi passi risolvendo tutto ciò che aveva lasciato in sospeso e affrontare alla pari quei nemici che prima sembravano imbattibili, garantendogli oltretutto una sempre maggiore libertà di esplorazione e movimento.

Qualcuno potrà trovare l'inizio un po' troppo brutale, quasi da survival, ma di solito è proprio questo che chiedono i giocatori che hanno amato i Gothic, i Risen e il primo Elex: vogliono decodificare passo dopo passo il mondo di gioco, per poi dominarlo con l'esperienza e con l'acquisita potenza. Vogliono assaporarlo lentamente, esserne addirittura schiacciati, per poi provare la gioia di riuscire a superare la sfida proposta da scontri di difficoltà sempre crescente e missioni che consentono di scoprire sempre più segreti di una mappa che può riservare sorprese dietro a ogni angolo. Certo, il senso di spaesamento provato da alcuni può essere comprensibile, così come lo sono le critiche a una certa rozzezza di fondo degli elementi accessori, ma in generale chi si approccerà a Elex 2 consapevole della sua filosofia, difficilmente avrà da recriminare sulla progressione. Del resto l'ispirazione è quella dei giochi di ruolo classici, da cui Piranha Bytes non ha mai voluto distaccarsi completamente.

Così all'inizio Jax rischia di prendere schiaffi un po' da chiunque. L'esplorazione è lenta, perché bisogna fare bene attenzione a dove si va, cercando di non finire tra le braccia di qualche troll vagabondo, di qualche ciclope particolarmente nervoso, o anche solo di un raptor a caccia di cibo.

L'equipaggiamento iniziale basta solo per abbattere qualche topo gigante o qualche zanzara mutante. Per gli avversari più pericolosi non basteranno un tubo metallico o un arco di fortuna, ma bisognerà magari imparare a maneggiare un fucile all'Elex o un grosso martello da guerra. Il problema è che ogni arma ha dei prerequisiti precisi in termini di attributi per poter essere utilizzata, quindi l'equipaggiamento finisce per seguire passo passo la progressione del personaggio, che va scelta anche in base al tipo di arma che si vuole utilizzare. Ad esempio le armi pesanti sono legate a forza e costituzione, gli archi a forza e destrezza e così via. Capirete quindi che le scelte relative alla crescita di Jax non sono banali e vanno a influenzare molti sistemi diversi, creando un senso di appagamento non indifferente quando finalmente si iniziano a vedere i primi risultati.

Il mondo di gioco in sé è un grosso patchwork di biomi, ognuno legato a una fazione specifica. Come sempre Piranha Bytes è riuscita a creare una mappa aspra e molto varia, costruita sia in senso orizzontale, sia verticale, fatta di zone innevate, montagne scoscese, laboratori in rovina, edifici posti su impervi costoni di roccia, fortezze inespugnabili e quant'altro.

La trama principale è abbastanza scialba
La trama principale è abbastanza scialba

Il ritorno del jetpack garantisce la possibilità di esplorare i vari ambienti praticamente in ogni direzione, soprattutto dopo averlo migliorato così da avere prestazioni superiori in termini di autonomia e resistenza. Proprio il jetpack diventa il più prezioso degli alleati nella seconda metà del gioco, quando si comincia a poter andare un po' ovunque senza il rischio di essere falcidiati in un attimo. Inoltre dà un profondo senso di libertà, difficilmente sperimentabile in altri open world, cui contribuisce la costruzione della mappa, piena com'è di piccoli segreti tutti da scoprire e di cose da fare, tra oggetti speciali, aree nascoste e piccoli inserti narrativi, a volte completamente inattesi, posti in luoghi impensabili. Nella sostanza, Magalan è un luogo denso che invita il giocatore a esplorare il più possibile, evitando scorciatoie come i troppi segnaposto che caratterizzano gli open world moderni. Come dovreste aver capito, da questo punto di vista la visione di Piranha Bytes è sempre la stessa e ruota ancora intorno ai principi applicati per la prima volta in Gothic.

Narrazione

Cosa nasconderà?
Cosa nasconderà?

In termini di narrazione, Elex 2 è il classico gioco dello studio tedesco. Non aspettatevi quindi dialoghi raffinati o chissà quali trovate a livello di sceneggiatura. Jax è il tipico maschio alpha burbero e determinato, che si rapporta con gli altri in modo spesso molto brusco, pur conservando una certa etica. I personaggi di contorno hanno tutti le loro storie da raccontare, a volte accompagnate da quest secondarie da svolgere. Alcuni è addirittura possibile assoldarli come compagni di viaggio, svolgendo prima le loro missioni personali per conquistarne la fiducia.

Proprio le missioni sono il fulcro dell'esperienza di gioco. Quella principale è abbastanza banale e serve soprattutto come perno per l'intera avventura, anche se verso la conclusione si rivela più interessante del previsto, mentre ce ne sono alcune secondarie molto interessanti (ma anche le classiche fetch quest... purtroppo non mancano mai), che aiutano non solo ad accumulare esperienza, ma anche a scoprire aspetti sociali e politici di Magalan, tra le recriminazioni dei chierici, i movimenti sotterranei dei fuorilegge, le difficoltà dei berserker e così via.

Volare è la parte migliore del gioco
Volare è la parte migliore del gioco

Peculiare come la filosofia della progressione si rifletta anche sulle missioni, con alcune che, pur ottenute visitando le prime aree abitate che si incontrano all'inizio dell'avventura, possono essere svolte solo dopo decine d'ore, quando cioè si dispone di un personaggio adeguato. Tanto per cambiare, anche i dialoghi sono gestiti in modo molto classico: scelta multipla, con più opzioni disponibili a seconda degli attributi sviluppati. Piranha Bytes non ha mai brillato nel raccontare storie, ma è decisamente brava a creare mondi vivi e pulsanti, pieni non solo di mostri, ma anche di luoghi capaci di raccontare chi li abita. Difficile chiedere molto di più, visto che probabilmente una narrazione più forte finirebbe per spezzare troppo il gameplay, facendogli perdere il suo fulcro, ossia la libertà.

Problemi

Elex II non è un gioco esente da problemi, primi fra tutti quelli tecnici. La versione del gioco che abbiamo provato è piena di glitch grafici e cali di performance, soprattutto nelle zone densamente abitate. Qui non è raro vedere le ombre lampeggiare, i personaggi non giocanti perdere dei pezzi (le teste in particolare), oppure assistere a crolli repentini del framerate, per motivi non ben definiti, oppure a dei brevi congelamenti dell'azione per il caricamento di nuove risorse grafiche. Fortunatamente il gioco non si è mai bloccato, quindi possiamo definirlo comunque stabile, ma la speranza è che esca presto qualche patch che sistemi i problemi grafici, rendendo l'esperienza più consistente da questo punto di vista.

Se glitch e bug grafici, pur fastidiosi, sono comunque tollerabili, meno giustificabile è l'intelligenza artificiale dei nemici, che è abbastanza primitiva. Di base i nemici attaccano a testa bassa Jax, cercando il percorso più rapido per raggiungerlo. Il problema è che in certi casi se ne stanno letteralmente inerti, anche quando vicino a loro è scoppiato l'inferno. Ad esempio ci è capitato di attaccare un accampamento di fuorilegge e di vedere le guardie più lontane (si parla di pochi metri, in termini di gioco) rimanere impassibili di fronte al massacro dei loro compagni, per poi reagire immediatamente quando ci siamo avvicinati. In altri casi abbiamo colpito dalla distanza dei contenitori esplosivi dentro a un accampamento e veduto i superstiti non battere ciglio. Ossia, hanno perlustrato per pochi secondi l'area circostante (ma tipo per dieci secondi), per poi tornare alle loro attività come se niente fosse successo, standosene in mezzo ai cadaveri ancora freschi. Quando si è impegnati contro i singoli avversari o i piccoli gruppi i problemi di IA emergono di meno, ma quando si ha a che fare con grossi gruppi, diventano abbastanza evidenti.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 49,99 €
Multiplayer.it
7.8
Lettori (28)
7.1
Il tuo voto

Elex 2 ha tutti i pregi e i difetti dei giochi di Piranha Bytes: vasto, curatissimo nella progressione del personaggio, che lascia al giocatore un'ampia libertà di scelta e con un mondo costruito davvero molto bene, paga un po' alcuni problemi tecnici, un'intelligenza artificiale dei nemici non proprio al top e un lato narrativo abbastanza scialbo. Per certi aspetti è sublime, per altri mostra alcuni difetti storici su cui più di qualcuno potrebbe non voler passare sopra. Rischiate di adorarlo e di giocarci per ore e ore, ma anche di odiarlo per la sua rozzezza di fondo. A noi è piaciuto molto e abbiamo deciso di premiarlo, ma attenti alla sua doppia natura.

PRO

  • Mondo di gioco ben costruito
  • L'esplorazione è appagante
  • La progressione dà grande libertà
  • Il jetpack

CONTRO

  • Intelligenza artificiale dei nemici
  • Qualche glitch grafico di troppo, soprattutto nei centri abitati
  • Narrazione non proprio al top