Enderal Forgotten Stories, andando oltre Skyrim

Enderal Forgotten Stories è un progetto impressionante da ogni punto di vista. Si tratta di una versione riveduta, ampliata e corretta della total conversion Enderal per The Elder Scrolls: Skyrim, risalente al 2016, che recentemente è sbarcata su Steam, raccogliendo commenti entusiasti e ottenendo un grandissimo successo di pubblico.

Per la cronaca non stiamo parlando della classica mod che aggiunge qualche ora di gameplay al titolo base, ma di un gioco completamente nuovo e autonomo, ambientato in un mondo diverso da quello di Tamriel, che per essere completato richiede più di settanta ore e per essere spolpato fino in fondo più di cento. SureAI, il team che si è occupato di realizzarlo, ha sostanzialmente preso il titolo di Bethesda e lo ha modificato in tutto, grafica compresa, ottenendo qualcosa di unico che, se non fosse per la necessità di averlo nell'account Steam per l'installazione, ricorderebbe solo vagamente Skyrim, tanto è diverso concettualmente. Diciamo che qui siamo dalle parti della serie Gothic o di Kingdom Come: Deliverance, per inquadrare bene la filosofia di gioco.

Più di un Elder Scrolls

Eppure l'avvio è quello tipico delle Elder Scrolls: nei panni di un clandestino salito a bordo di una nave per andare in cerca di fortuna in un nuovo continente, ci si ritrova presto soli e sperduti in un mondo ostile, risvegliati da sogni terribili pieni di morte e terrore. Le prime ore di Enderal Forgotten Stories fungono da tutorial, pur essendo tutto meno che abbordabili.

Prima di arrivare sul continente e iniziare a esplorarlo liberamente, bisogna superare una serie di dungeon dove recuperare il primo equipaggiamento e prendere confidenza con i sistemi di gioco. Sconfitti lupi e insetti giganti, ed evitati dei potenti troll, accediamo a un mondo che fa letteralmente cadere la mascella, tanto è vivo e pieno di cose da fare. Non è sbagliato dire che è molto più denso di quelli di una qualsiasi Elder Scrolls, almeno gli ultimi capitoli. Il motivo è semplice: lì dove Bethesda ricorre continuamente a soluzioni di compromesso per non alienare il pubblico di massa, SureAI fa di tutto per proporre un'esperienza hardcore pensata per un utente appassionato di giochi di ruolo. Volendo siamo più dalle parti di Arena, Daggerfall e Morrowind che da quelle di Oblivion e Skyrim stesso. Così abbiamo nemici che non sono livellati con il giocatore, che rendono alcuni posti inizialmente inaccessibili, città vive e dinamiche piene di personaggi con cui parlare e un equipaggiamento che riflette davvero gli sforzi fatti per ottenerlo. Niente bottino per ratti da action GDR, quindi.

Il sistema di progressione del personaggio stesso è pensato per favorire un approccio più radicale all'intera esperienza: la crescita delle abilità avviene leggendo dei tomi che consentono di spendere i punti esperienza accumulati, tomi che vanno ovviamente ricercati, soprattutto quelli più rari, e che costringono a viaggi pericolosissimi. In questo modo viene favorito un approccio più vario al gameplay e, soprattutto, diventa essenziale visitare tutti i bellissimi angoli del continente, caratterizzato di suo da una geografia molto più varia e ricca di quella delle Elder Scrolls, con luoghi di grande bellezza, siano essi dei paesaggi naturali o degli edifici dalle architetture particolarissime.

Bethesda, impara

A impressionare di Enderal Forgotten Stories sono anche altri aspetti, a partire da quelli strettamente produttivi. L'obiettivo iniziale del giocatore è quello di entrare in contatto con un gruppo chiamato The Order, per poi svelare il mistero della terribile Red Madness, una malattia che sta piagando Enderal.

La storia raccontata dal gioco non è particolarmente originale, ma sinceramente non fa rimpiangere la scrittura di titoli molto più 'costosi' e con il passare delle missioni si rivela essere davvero intrigante. Notevole anche lo sforzo di doppiare tutti i dialoghi, cosa che non si vede spesso nemmeno in prodotti commerciali. Nemmeno a dirlo, Enderal è ottimo anche dal punto di vista tecnico e doppia Skyrim (la versione base) di diverse lunghezze, grazie al supporto della comunità dei modder, che ha reso possibile l'implementazione di effetti avanzati di rendering e ha fornito materiale di grande qualità, ma grazie anche alla sapienza del team di sviluppo, che ha lavorato moltissimo sulle architetture e i paesaggi, per creare luoghi affascinanti di loro, che stupissero a prescindere da texture ed effetti di luce. Un plauso merita anche la colonna sonora, non originalissima ma caratterizzata da brani fantasy classici davvero belli e coinvolgenti; l'accompagnamento perfetto per le nostre avventure.

Conclusioni

Se possedete Skyrim e siete appassionati di giochi di ruolo, non avete davvero alcun motivo per non scaricare e giocare a Enderal Forgotten Stories: la qualità è quella di un titolo commerciale, se non superiore per certi aspetti, ma è completamente gratuito. Qualche ingenuità qui e là emerge, ma la versione Forgotten Stories è molto più evoluta di quella del 2016 e sinceramente abbiamo visto di molto peggio in produzioni tripla A, sia a livello di scrittura, sia a livello di sistemi di gioco. Basti pensare alle ultime produzioni di Bioware... Se avessimo dovuto dargli un voto, sarebbe stato sicuramente ben oltre il nove, per dire quanto ci ha coinvolti e convinti. Insomma, non dargli una possibilità sarebbe davvero un delitto.