Non è poi così raro che, nel mondo videoludico, spunti un videogioco che viene presentato come "in stile Studio Ghibli". Spesso però la somiglianza viene vista nell'estetica. Si tratta della parte più semplice da "copiare" ed è sicuramente la meno interessante. Le opere dello Studio Ghibli (ma in realtà si intende di Miyazaki, perché Takahata aveva una mano diversa) sono riconoscibili per i temi trattati e per la dolcezza e delicatezza con i quali sono esposti. In tal senso, sono pochi i giochi che hanno saputo avvicinarsi a tale livello.
Ora, l'avventura narrativa a piattaforme Europa cerca di cambiare le cose, dimostrando di aver capito veramente cosa significa "in stile Studio Ghibli". C'è riuscita? Scopritelo nella nostra recensione.
Trama e personaggi di Europa
L'avventura è ambientata su Europa, il satellite di Giove. Siamo nel futuro, uno nel quale l'umanità ha lasciato dietro di sé una Terra corrosa dalla guerra e alcuni umani hanno cercato di crearsi un nuovo santuario sulla lontana luna, che è stata terraformata da robot "Giardinieri" che per generazioni hanno lavorato e si sono evoluti per creare l'habitat perfetto.
E ci sono assolutamente riusciti, realizzando un piccolo paradiso naturale, con forme di vita trasportate direttamente dalla Terra, piante, ruscelli e un clima ideale. Il gioco inizia però ancora più nel futuro rispetto a questi eventi e ci mette nei panni di un ragazzino androide di nome Zee, che in solitaria vive in una casa da "Mulino Bianco". Non ci sono umani all'orizzonte, mentre il terreno è cosparso di resti di macchinari che sembrano proprio macchine da guerra. In lontananza è presente una cittadella volante, il nostro obiettivo. Cosa è accaduto? Dove sono tutti? Perché siamo da soli? A guidarci saranno delle pagine di diario di nostro padre, una sorta di Geppetto, la cui tomba è il punto di partenza di un'avventura che dura un massimo di tre ore.
Al di là dei richiami visivi a titoli come Laputa - Castello nel cielo, che a nostro parere è l'opera che più ha ispirato il videogioco, Europa riesce a richiamare lo Studio Ghibli per i temi del racconto. Si parla di natura, rispetto verso di essa, di pace, guerra, di cosa ci rende veramente umani e di come non essere in equilibrio con la Terra possa portare non solo alla sua distruzione, ma anche e soprattutto alla nostra.
Il viaggio di Zee riesce ad avvicinarsi più di tanti altri a quella leggerezza delle favole di Miyazaki, che con poche parole dolci e sentimenti semplici - mostrati con pacatezza e non urlati in faccia allo spettatore - riesce a farci emozionare, indipendentemente dall'età. È un racconto che si evolve dal particolare all'universale, una novella raccontata a piccoli frammenti (le pagine del diario suddette, fortunatamente tutte ben in vista e praticamente impossibili da perdere) e narrata con un doppiaggio inglese di altissima qualità (i testi sono in italiano).
Il difetto principale di Europa è la sua mancanza di originalità, visto che appoggiandosi così tanto ai canoni dello Studio Ghibli è più un omaggio che una interpretazione personale, ma questo non ne limita troppo la potenza, anche grazie a una grafica tecnicamente molto semplice ma esteticamente ben riuscita e, soprattutto, una colonna sonora deliziosa che accompagna ogni istante in modo perfetto. Trama, mondo e personaggi di Europa non sono rivoluzionari, ma piaceranno sicuramente ai fan.
Il gameplay di Europa
Europa però non è un film, ma un videogioco. Come funziona? Il modo più semplice per spiegare l'opera è paragonarla al Journey di Thatgamecompany. L'avventura è divisa in modo lineare in una serie di aree di piccole dimensioni e ci chiede di avanzare pian piano camminando e svolazzando. Zee dispone infatti di una sorta di jetpack - lo Zefiro - che permette di sollevarci in aria per poi planare. Raccogliendo cristalli bianchi aumenta la carica massima e tramite nugoli di energia azzurra lo ricarichiamo. Zee è anche in grado di emettere un'onda di energia sferica (in modo identico a Journey) e attivare interruttori o lanterne che aprono la via.
Rispetto a Journey, Europa propone un po' più di "sfida" platformer e puzzle, anche se rimane un gioco estremamente semplice. In modo regolare è necessario superare piccole sezioni durante le quali saltare su dei cubi, con diverse meccaniche di gameplay. Quelli gialli compaiono e scompaiono quando saltiamo, quindi dobbiamo mantenere il giusto percorso per non vederli sparire sotto i nostri piedi. Quelli azzurri si muovono e alle volte spariscono per fatti propri. Quelli viola possono essere fatti ruotare a coppie.
Sono tutte idee semplici e la morte non è quasi mai contemplata, anche quando incontriamo nemici che ci sparano contro onde di energia: non c'è game over, ma solo qualche secondo di stordimento.
Parliamo quindi di un gioco semplice, abbastanza fluido e accessibile. Non vi è molta sostanza, ma è una scelta più che un limite. Europa non riuscirà assolutamente a far cambiare idea a chi odia questo tipo di videogiochi, ma non dispiacerà a chi ama godersi una passeggiata rilassante, con il plus che a questo giro c'è almeno da aguzzare la vista per cercare un interruttore o fare un paio di salti precisi in più rispetto al solito. Oltre tutto questo, vi è giusto da trovare qualche elemento collezionabile, se vi interessa il completismo o volete una scusa per un secondo giro così da aumentare il contatore delle ore.
Conclusioni
Europa è un Journey in stile Studio Ghibli. Non è mai bello riassumere un'opera in modo così diretto, ma è comodo per farvi capire subito di cosa si sta parlando. I creatori di Europa sono riusciti perlomeno a non limitarsi a copiare lo stile grafico di Miyazaki & Co., ma hanno anche compreso come raccontare una storia che ricordi effettivamente quelle del creativo giapponese. Certo, questo significa che a conti fatti è più un omaggio che una interpretazione personale, ma i fan apprezzeranno. In termini di gameplay non ci si deve aspettare troppa sostanza, ma svolazzare sulla luna di Giove è piacevole e rilassante, anche grazie a una componente sonora di alto livello e un ottimo doppiaggio.
PRO
- Stilisticamente molto bello
- Storia semplice ma piacevole e ben narrata
- Gameplay di poca sostanza, ma sempre fluido e accessibile
CONTRO
- Molto derivativo