Originalità?
Quando un nuovo titolo vuole affrontare la concorrenza degli storici rappresentanti platform, ha bisogno di alcune armi al proprio arco se vuole riuscire nel proprio intento.
Negli ultimi anni ci sono riusciti solo Conker (Nintendo 64), con il suo savoir fair decisamente poco "politically correct" (facendo pipì addosso ai nemici), e Banjo, con il suo compagno di avventura Kazooje (sempre Nintendo 64).
Quello su cui punta Evil Twin per riuscire nel proprio intento, è principalmente la storia e la narrazione della stessa: a differenza di quanto avviene infatti nella maggior parte dei platform, in questo caso il plot narrativo possiede un taglio piuttosto adulto (immaginatevi Nightmare Before Christmas) e si dipana attraverso numerosi dialoghi narrati con delle lunghe sequenze cinematografiche.
Il protagonista, Cyprien, un'orfano di dieci anni, viene infatti trasportato in un mondo parallelo, dove assumerà lentamente (ed in maniera piuttosto riluttante ed ironica) il ruolo di eroe e liberatore. Ad aiutare Cyprien, vi sarà la sua parte "cattiva", cioè il suo gemello Evil, dotato di poteri particolari e di armi e potenzialità diverse, nel quale il protagonista potrà trasformarsi in qualunque momento del gioco. Ciò che rende piuttosto piacevole, e particolarmente differente rispetto agli altri esponenti del genere Evil Twin, è, come accennato prima, l'evoluzione della trama e la quantità di tempo che passerete a dialogare con i vari NPC (personaggi non giocanti) che popolano l'universo del gioco.
Gli stessi vi affideranno le diverse quest che dovrete portare a termine nelle varie mappe, quest che di fatto costituiscono l'evento trainante del vostro vagabondare.
Le regole del gioco e la loro forza
Se qualcuno di voi non ha avuto mai l'occasione nè di vedere, nè di provare, uno dei tanti platform 3d apparsi in questi anni sul mercato, cercherò di spiegarvi in cosa consiste un titolo di questo genere.
Con la visuale fissa in terza persona, controlliamo il personaggio principale osservandolo mentre si muove nelle mappe del gioco, raccogliendo alcuni particolari oggetti (in questo caso due tipi diversi di oggetti: facce di orso che indicano la strada da seguire e facce del gemello cattivo che incrementano i poteri del protagonista) e saltando continuamente da una piattaforma all'altra. Questo naturalmente cercando di evitare i nemici presenti nel gioco e quando necessario, di sconfiggerli attraverso dei combattimenti.
Se volessimo sottolineare le caratteristiche di Evil Twin, quelle cioè che lo rendono tipico del genere ma che ne costituiscono l'originalità, dovremmo parlare di alcuni aspetti particolari. In primis del motore grafico, senz'altro uno dei punti di forza del titolo, capace di ricreare mappe di gioco ampie ma comunque dettagliate e ricche di particolari; lo stesso aspetto grafico del titolo è senza dubbio sopra la media di quanto apparso ad oggi sui Pc (ma non sulle console di ultima generazione), anche se il conto dei FPS tende a scendere nelle situazioni più complesse.
Per quanto riguarda la struttura dei livelli, tanto complessi quanto comunque coerenti con le varie ambientazioni che ritroviamo procedendo nel corso del gioco, anch'essa va ricordata come uno degli elementi positivi di Evil Twin; anche le quest, come accennato, che ci vengono assegnate dai vari NPC, contribuiscono non solo a creare un forte senso di continuità per l'intero svolgimento del gioco, ma non permettono al giocatore di stufarsi in breve tempo.
Le regole del gioco e la loro forza
8
Un piccolo salto nel vuoto...
Dopo avere parlato in maniera assolutamente positiva del comparto grafico, narrativo e del background in genere, vale proprio la pena volgere l'attenzione verso altri aspetti del gioco, che non sono certo marginali ma che ne rappresentano in parte il cuore: ed è proprio qui che Evil Twin cade piuttosto malamente, lasciando un certo retrogusto amaro a chi cercava il plattform definitivo.
Il sistema delle telecamere risulta infatti poco funzionale, spedendo molto spesso Cyprien oltre la visuale del giocatore, nascosto magari da un albero, da una casa o da qualcos'altro. Purtroppo neanche la possibilità di cambiare la visuale, ruotandola verso sinistra o destra in ogni momento, viene in aiuto al giocatore, poichè in più di un'occasione essa risulta fissa o comunque poco personalizzabile.
E' chiaro che questo rappresenta una sorta di "tegola" sulla testa del videogiocatore, che spesso non riesce a calcolare i propri movimenti e per questo viene sopraffatto dai nemici o cade nel vuoto: anche gli stessi nemici non brillano certo per un'intelligenza artificiale evoluta, poichè ripetono ad infinitum i loro attacchi, non variandoli in base alla nostra tattica di gioco ma portandoli a ripetizione con poco criterio. Alla fine dei conti, non rappresentano quindi nessuna sfida per il giocatore, che, quando viene messo nelle condizioni di poterli affrontare, riesce in poco tempo e senza molto impegno a liberarsi di loro.
Un'altra pecca, di non poco conto, è rappresentata dalla non perfetta programmazione del sistema di collimazione dei poligoni: in parole povere più di una volta penserete di essere ancora sul bordo di una piattaforma ma cadrete nel vuoto, o sarete convinti di colpire un nemico ed andrete a vuoto.
In definitiva, la vera sfida per il giocatore è quella di cercare di muoversi nelle mappe senza morire a piè sospinto per qualche salto male calibrato e non per gli scontri con i nemici, e questo non è qualcosa che avremmo voluto provare.
Conclusioni.
A fronte di una forma generale di tutto rispetto, le poche pecche di Evil Twin purtroppo minano in profondità il settore "giocabilità" in maniera piuttosto pesante, relegando il titolo ad una "seconda" scelta per gli appassionati dei platform.
Ma, un momento.
Infatti in ambito PC Evil Twin rappresenta il meglio di quanto visto fino ad oggi, superiore di gran lunga allo stesso Croc 2 che l'anno scorso ha combattuto per essere il miglior esponente del genere. Nonostante i suoi difetti strutturali, il gioco recensito in questa sede possiede comunque caratteristiche tali da renderlo l'unica vera alternativa allo strapotere Console in questo campo, così tanto bistrattato e poco amato dall'utenza Pc. Non è un caso, infatti, che Evil Twin è stato pensato prima per il Dreamcast, quindi per la PlayStation ed infine per il Pc.
E' quindi impossibile non consigliarvi l'acquisto del titolo se la vostra unica macchina da gioco è un Pc, poichè sicuramente troverete nelle fattezze di Cyprien, ed in quelle del suo fratellino malvagio, molti stimoli ad innamorarvi di un genere che magari non avete mai voluto considerare: questo considerato anche il panorama futuro, che non offre praticamente nessun altro titolo platform nei prossimi anni.
L'unica alternativa, in questo senso, è l'emulatore Snes o quello Megadrive, con il quale potrete divertirvi a giocare titoli "storici" quali ad esempio Super Mario World o Sonic: per ulteriori approfondimenti vi rimando a Emuitalia.
Se invece, come me, siete cresciuti a pane e Mario, la voce giocabilità di Evil Twin vi risulterà piuttosto carente: ed è un vero peccato, considerato il cuore che sembra sia stato messo nelle altri parti dalla Software House responsabile del gioco.
Ed ecco il vero peccato di Evil Twin: ai nostri occhi sembra che i programmatori, assolutamente brillanti e capaci di ricreare atmosfere immersive e una storia avvincente, non abbiano mai preso in mano un pad di una console, o per lo meno non siano riusciti a trasmettere questo feeling alla loro creatura.
Che possiamo dire: sarà per il prossimo Evil Twin.
Dalla console al Pc.
Storicamente il genere plattform, così come quello dei Picchiaduro a due/tre dimensioni, ha da sempre richiamato alla mente di ciascun videogiocatore una console.
Anche se qualche titolo, tra i quali vale ricordare "Titus The Fox" e soprattuto "Gods", ha riscosso un discreto successo sui Pc degli anni novanta, i migliori esponenti del genere sono rimasti quelli legati alle console di casa Nintendo, Sega, ed in parte minore (molto minore) Sony: Mario, Sonic e Crash hanno rappresentato nel corso degli anni vere e proprie "mascotte" delle rispettive case sopracitate.
Anche quando il genere subì il cambiamento radicale con l'avvento della terza dimensione, tutto ciò che avvenne fu un maggior numero di trasposizioni verso il Pc, ma nessun progetto originale fece la propria comparsa sui sistemi compatibili.
Con il passare degli anni, e il trascorrere dei sistemi videoludici, nessuna Software House decise infatti di dedicarsi ad un progetto Plattform esclusivamente dedicato ai Pc (dell'anno scorso possiamo ricordare solo Croc2 e Eartworm Jim, due trasposizione da console), lasciando gli appassionati a bocca asciutta.
Adesso è la volta di Evil Twin: Cyprien's Chronicles, titolo anch'esso pensato per le piattaforme consolistiche e solo in seconda battuta per il Pc, e probabilmente è arrivato il momento per i videogiocatori di smettere d'invidiare i loro amici consolari...
O forse no?