Staccate, sorpassi al limite, duelli ruota a ruota e le pole position al millesimo di secondo sono il pane quotidiano della Formula 1. Lo show sulla pista è sempre stato il fiore all'occhiello della categoria regina del motorsport. Gli appassionati però non si accontentano di seguire i weekend di gara e muoiono dalla voglia di scoprire di più sulla vita all'interno del paddock. La Formula 1, infatti, non è uno sport così immediato, ma è un insieme di regolamenti, sviluppi tecnici, preparazione dei piloti, strategie, stili di guida, gestione delle gomme, influenze politiche, rivalità storiche e chi più ne ha più ne metta. Più ci si addentra in questo mondo, più si riesce ad apprezzare lo svolgimento di un campionato del mondo e l'azione in pista.
Al giorno d'oggi risulta essere tremendamente semplice ampliare la copertura mediatica di un determinato sport. Notizie, social network, video, approfondimenti, interviste sono ormai all'ordine del giorno nel circus della Formula 1. Potendo godere di tutti questi canali di comunicazione, la Formula 1 è riuscita a rinnovarsi e modernizzarsi, attirando così nuovamente l'attenzione di alcuni fan di vecchia data e nuovi giovani appassionati che stanno scoprendo il mondo della Formula 1 a 360 gradi. E gli ascolti globali, nonostante stiamo vivendo un dominio incontrastato della RedBull nel campionato 2023, sono tornati a schizzare in alto, dimostrando che con la giusta comunicazione, questo sport può essere veramente affascinante.
Questa piccola introduzione è assolutamente necessaria per definire il contesto nel quale gli sviluppatori di Codemasters hanno dovuto realizzare F1 23. Il nuovo capitolo della loro lunghissima serie di videogiochi ufficiali dedicati al mondo della Formula 1 debutterà il 16 giugno 2023 su tutte le moderne piattaforme da gioco. Proprio come nella sua controparte reale, anche la Formula 1 videoludica ha dovuto rinnovarsi e modernizzarsi. In tal senso è stata introdotta una modalità con forte enfasi sulla narrativa, chiamata Braking Point, che ritorna per la sua seconda stagione. Oltre ad essa troveremo nuove attività da svolgere nel paddock, una serie di sfide ed eventi nella modalità F1 World, la possibilità di guidare lussuose supercar e tante opzioni di accessibilità per i giocatori novizi.
F1 23 continua quindi a percorrere l'arduo percorso definito già da qualche anno, nel quale punta a raggiungere un equilibrio ottimale tra sport e spettacolo, tra simulazione e guida arcade, tra sfida e divertimento. Realizzare un gioco "per tutti" richiede tanto impegno e capacità di organizzare bene i vari elementi con le giuste opzioni e bilanciamento per non deludere nessuno. I ragazzi di Codemasters saranno riusciti ad innovare ulteriormente la loro serie di punta, portandoci nuovamente nel circus della Formula 1? Scopritelo nella nostra recensione di F1 23!
Braking Point
Le vicende narrate nella prima stagione di Braking Point, che debuttava in F1 2021, proseguono in questo nuovo titolo della serie firmata Codemasters. La carriera dei piloti Aiden Jackson, Devon Butler e Casper Ackermann continuerà quindi con numerosi colpi di scena, stravolgimenti di trama e l'introduzione di nuove figure ben caratterizzate. Come abbiamo potuto scoprire già dai primi trailer, è presente anche un personaggio femminile, un vero e proprio talento alla guida, capace di attirare le attenzioni dei team di Formula 1. Vi abbiamo già raccontato cos'è e come nasce Braking Point, quando abbiamo provato i primi capitoli di questa modalità narrativa. Ora che abbiamo completato l'intera sezione possiamo dare un giudizio più completo sul lavoro svolto dagli sviluppatori.
Partiamo subito dicendo che la storia ha catturato il nostro interesse per diversi spunti originali, pur restando nei limiti di una trama appartenente ad uno sport come la Formula 1. Inizialmente rivivremo i fatti accaduti in F1 2021, in modo che ognuno possa godersi questa seconda stagione di Braking Point pur non avendo giocato i capitoli precedenti. Successivamente andremo a scoprire la storia dei vari personaggi, ognuno con il proprio background, obiettivi da raggiungere, talento da dimostrare e debolezze da nascondere. Il bello di questa seconda stagione di Braking Point è il fatto di poter proseguire con la trama principale vestendo i panni di diversi protagonisti. In questo modo avremo la possibilità di comprendere meglio le loro scelte e le loro azioni, permettendoci di simpatizzare non soltanto con il vecchio protagonista, ma anche con gli altri piloti e le figure che lo circondano nel paddock.
I fatti narrati si susseguono con un buon ritmo attraverso due stagioni di Formula 1 e Formula 2, dove correremo principalmente per il team fittizio Konnersport Racing Team. Le vicende ci hanno appassionato al punto da aver completato questa modalità tutta d'un fiato, così da scoprire le sorti dei protagonisti, fortemente legate al successo della loro scuderia e dello sponsor principale, con un po' di "family drama" per enfatizzare il tutto. Abbiamo terminato la storia in circa 8 ore, che ci sono sembrate davvero sufficienti per non annacquare inutilmente la trama e rendere le sfide presenti troppo ripetitive. La conclusione non è stata proprio eccezionale, dato che ha lasciato aperte le porte per un futuro capitolo, ma il viaggio si è fatto decisamente apprezzare.
Non vogliamo dilungarci oltre sulla narrativa di Braking Point per non rovinarvi la storia. Vista la sua durata comunque contenuta, paragonabile ad una stagione della serie TV Netfilx Drive to Survive alla quale si ispira, vi consigliamo di viverla in prima persona, soprattutto se amate questo genere di contenuti con maggiore enfasi sulle vicende nel paddock e i personaggi che lo popolano.
Oltre alle scene d'intermezzo, realizzate con molta cura in computer grafica e arricchite con la voce dei commentatori italiani come Carlo Vanzini e Davide Valsecchi, c'è poi chiaramente la parte legata al gameplay. Le sfide in pista, seppur siano leggermente ripetitive, ci hanno gettato subito nel vivo dell'azione per completare uno o più obiettivi prefissati dalla scuderia. Affrontare situazioni di gara diverse, senza la necessità di preparare nel dettaglio un singolo weekend è sicuramente molto divertente e facilmente accessibile. Purtroppo le sole tre difficoltà presenti non riescono ad offrire un bilanciamento adeguato per i diversi livelli di abilità alla guida. Noi ad esempio abbiamo trovato la modalità Difficile piuttosto appagante. Chi però non riesce a correre a questo livello, ma si trova leggermente più in basso, dovrà abbassare la difficoltà, trovandosi probabilmente in una situazione dove dominerà sugli avversari per il grande distacco che c'è tra le due impostazioni.
La modalità Braking Point è stata condita con delle sezioni di gameplay d'intermezzo ed appositi menu che si intervallano tra un capitolo ed il successivo. Questa parti non ci hanno convinto affatto, risultando dei semplici riempitivi che influiscono poco o niente sul proseguo della trama e non forniscono informazioni aggiuntive particolarmente interessanti. In generale, lo svolgimento della storia non è influenzato dal risultato delle nostre azioni, che siano esse delle risposte alla stampa o i risultati in pista. Di conseguenza potremo trovarci ad aver dominato un Gran Premio, ma nelle interviste o nei filmati di fine gara la cosa potrebbe essere del tutto ignorata.
F1 World
La seconda sorpresa di F1 23 è stata l'introduzione di un hub centrale chiamato F1 World. Non si tratta di una modalità di gioco vera e propria, ma più di un calderone di attività da svolgere all'interno del videogioco. All'inizio verremo chiamati a creare il nostro alter ego virtuale con tanto di monoposto personalizzata ed un appartamento arredato a piacimento. La vettura potrà essere utilizzata per correre in una serie di eventi, sfide a tempo, situazioni di gara particolari ed altre occasioni in giro per le mete più ambite del calendario di Formula 1. Ad ogni evento guadagneremo varie risorse e sbloccheremo dei potenziamenti per la nostra monoposto. In questo modo andremo ad aumentare il nostro livello tecnico, per poter competere in eventi sempre più difficili, che richiedono una vettura prestante per poter essere completati. Tra i potenziamenti per la vettura troviamo anche la possibilità di ingaggiare dei manager, ingegneri, strateghi o altri membri della scuderia. Grazie ad essi saremo in grado di sbloccare particolari abilità e bonus, come una riduzione del consumo di carburante per un lasso di tempo limitato, oppure un potenziamento temporaneo del DRS.
Si tratta dunque di una modalità molto più giocosa e varia del resto del pacchetto, lontana dalla simulazione di un gran premio, anche se al centro c'è sempre l'azione in pista. F1 World si adatta particolarmente bene a chi non ha molto tempo a disposizione, ma vuole comunque giocare e godersi un po' di adrenalina ad alta velocità nei tracciati di Formula 1. Le varie sfide possono essere affrontate sia in solitaria, che in multiplayer online per creare una maggiore competizione con il coinvolgimento di altri piloti reali. Ad ogni chilometro percorso in pista, il vostro stile di guida verrà costantemente valutato dal videogioco, tenendo in considerazione eventuali infrazioni, mosse azzardate e manovre pericolose. Una condotta pulita vi farà sbloccare man mano nuove licenze di guida, le quali vi daranno accesso ad eventi sempre più competitivi e riservati ai piloti veramente di alto livello.
Oltra agli elementi appena menzionati, Codemasters ha aggiunto all'interno di F1 World anche le classiche modalità Gara Rapida e Prova a Tempo. L'obiettivo sembra quindi quello di raggruppare tutto in un unico hub, così da ricompensare il videogiocatore per ogni metro percorso in pista. Non mancano nemmeno eventi legati alla Formula 1, quindi con le monoposto ufficiali da giocare esclusivamente in solitaria. Questi hanno l'obiettivo di farci scoprire le varie piste in giro per il mondo, catapultandoci in particolari situazioni di gara che possono capitare nelle competizioni di questo sport.
In tutto questo è stata integrata anche la classica modalità multigiocatore presente negli scorsi capitoli della serie F1. Ritornano, quindi, le classiche gare classificate, questa volta con un'interessante novità, ispirata a EA Sport FIFA. Stiamo parlando delle divisioni, un nuovo sistema di ranking per le partite classificate, che ci permetterà di scalare varie classifiche. Una volta raggiunto l'apice, verremo promossi in una nuova divisione, la quale ci metterà in contatto con piloti ancora più bravi, permettendoci al contempo di guadagnare più punti esperienza.
F1 World ha quindi uno scheletro molto ampio e articolato, che getta delle basi piuttosto solide per offrire un'esperienza sempre fresca e capace di tenere alta l'interazione con i videogiocatori. Non abbiamo potuto provare a fondo la sua complessità per la mancanza di altri giocatori online prima dell'uscita del videogioco. Inoltre, resta ancora aperta la domanda su quanto spesso gli sviluppatori inseriranno nuovi contenuti in futuro. Nella nostra intervista, Codemasters ci ha rivelato che hanno intenzione di portare nuove sfide giornaliere, settimanali e stagionali. Inoltre, la possibilità di portare nuovi contenuti permetterà di rimanere sintonizzati con la Formula 1 reale, portando man mano delle novità per stare al passo con lo sport vero e proprio. Ad esempio, se nella prossima gara in Canada dovesse piovere, gli sviluppatori potrebbero includere una sfida sotto la pioggia proprio in questo circuito.
Modello di guida
Quest'anno più che mai gli sviluppatori di Codemasters hanno lavorato a stretto contatto con i piloti per ottenere dei feedback sul modello di guida presente nel gioco. Uno degli aspetti più criticati negli scorsi anni è stato il comportamento della monoposto in trazione. Gli sviluppatori di Codemasters ci hanno raccontato che il pilota britannico Anthony Davidson ha giocato a F1 22 con il controllo trazione impostato su "Medio". Secondo lui, infatti, il comportamento della monoposto con questo aiuto attivo risultava più realistico. Basandosi su questo feedback, il sistema di guida è stato totalmente stravolto, creando una sensazione di maggiore carico aerodinamico in ogni situazione di gara, curva e condizione meteorologica. Avere un posteriore più stabile si traduce spesso in sottosterzo nelle fasi di approccio alla curva. Non era quindi facile trovare il giusto bilanciamento. Soprattutto in fase di accelerazione, quando scarichiamo tutti i mille cavalli sull'asse posteriore, i sovrasterzi risultano ora molto più gestibili e si possono controllare con delle appropriate correzioni di controsterzo.
Il modello di guida andava rivisto pure per quanto riguarda la fase di rotazione della monoposto, che ora avviene con maggiore facilità, anche utilizzando marce elevate. In passato, infatti, eravamo quasi costretti a scalare le marce per far ruotare la vettura nelle curve strette. Ora invece, proprio come nella realtà, potremo affrontarle con marce superiori, dando una maggiore fluidità alla vettura nella percorrenza di curva. La difficoltà aumenta invece in fase di decelerazione, dove la simulazione dei freni è cambiata in maniera piuttosto evidente. Sempre cercando di emulare il comportamento delle monoposto reali di Formula 1, il bilanciamento dei freni ora dev'essere spostato più verso l'asse anteriore. Questo perché le ruote posteriori tendono a bloccarsi molto facilmente nelle staccate brusche, in particolar modo nei circuiti dove c'è meno grip con l'asfalto. E quindi, come un gatto che si morde la coda, dimostrando come tutto in Formula 1 sia strettamente collegato, torniamo a parlare del sottosterzo, dovuto questa volta al bilanciamento anteriore dei freni.
Insomma, in F1 23 gli equilibri sono stati stravolti, gli assetti delle vetture dovranno essere rivisti completamente e dovremo abituarci a spingere questi mostri di potenza con il nuovo modello di guida. Spingere al massimo influirà anche sulla gestione delle gomme e del passo gara, quindi bisognerà fare molta attenziona anche a questo fattore. Forse è ancora presto per dare un giudizio definitivo, perché dovremo vedere come si comporteranno i piloti più esperti, quando riusciranno a massimizzare le loro performance con i cambiamenti in trazione, nella rotazione in curva e nella gestione del sottosterzo.
Dopo il tempo passato in compagnia di F1 23, però, possiamo dirvi che la sensazione alla guida ci è piaciuta parecchio. Ci siamo trovati subito a nostro agio con la monoposto, avendo comunque macinato parecchi giri nelle scorse edizioni del videogame. La cosa in assoluto più appagante è il controllo del posteriore unito ad una sensazione di costante aderenza con l'asfalto. In passato capitavano spesso momenti nei quali si perdeva completamente la sensazione di grip, senza che la macchina effettivamente scivolasse. Ora, ad esempio, nelle curve delle Acque Minerali ad Imola sentirete la monoposto incollata a terra e dovrete spingere veramente tanto per andare in testacoda. Occhio, però, che sui cordoli la monoposto potrebbe perdere il contatto con l'asfalto, perché se li prendiamo troppo bruscamente con il fondo della vettura, essi andranno ad alzarla mettendoci una spiacevole condizione. Dovrete quindi valutare attentamente quali cordoli possono essere aggrediti e quali evitati del tutto. Infine ci teniamo a fare una piccola nota che non ci ha convinto: si tratta dei giri massimi del motore, che in F1 23 si alzano tanto anche nell'ultima marcia. Se attiviamo poi il DRS, veramente molto potente in F1 23, la monoposto sembra che stia per esplodere, cosa che invece nella realtà non avviene.
Opzioni e accessibilità
Oltre alla possibilità di semplificare il modello di guida, la serie F1 è da sempre stata un grande esempio per l'accessibilità che offre ai videogiocatori. Essendo l'unico gioco ufficiale dedicato a questo motersport, il lavoro di Codemasters deve poter essere fruito sia dai giocatori alle prime armi che dai piloti eSports professionisti. Come se non bastasse, si aggiunge la difficoltà in fase di sviluppo del dover supportare diverse periferiche, come i classici pad e i volanti da guida dedicati. Modificando le impostazioni di F1 23 è possibile calibrare l'esperienza di gioco per ogni tipologia di esperienza che si vuole ottenere. Volete sorpassare tutti alla prima curva e dominare ogni vostra gara? Oppure volete avere un senso di sfida elevato che non vi concede il minimo errore o sbavatura? Vi piace una via di mezzo più calibrata, che offra il giusto livello di sfida, ma che sia permissiva ad eventuali disattenzioni? In ognuno di questi casi F1 23 è in grado di adattarsi a voi.
Quest'anno sul fronte dell'accessibilità e delle opzioni sono state aggiunte due importanti novità. La prima è la possibilità di correre una gara al 35% rispetto al totale numero di giri nella corsa reale. Seppure possa sembrare un'opzione di scarsa rilevanza, nella nostra prova abbiamo trovato in questa modalità il giusto equilibro tra realismo e divertimento. La gara al 35% ci ha dato, infatti, un maggiore spazio di manovra nella scelta della strategia, potendo puntare in certi casi anche su due soste. In alcune situazioni particolari, dove la corsa dev'essere sospesa ad esempio per un incidente, avere a disposizione un maggiore numero di giri ci ha permesso comunque di mettere in atto una bella rimonta. La durata totale al contempo non ci ha stufato, perché nella maggior parte dei casi si tratta di una mezz'ora di gioco effettiva, che rimane comunque nettamente inferiore a quanto richiede un gran premio completo.
L'altra importante novità riguarda il gamepad. Con le levette analogiche è sicuramente molto più difficile gestire lo sterzo della monoposto. È sempre stato molto più semplice essere precisi nelle curve lente, oppure eseguire piccole correzioni nelle curve veloci con un volante dedicato. L'introduzione del Precision Drive in F1 23 risolve queste problematiche quasi del tutto. Sebbene sia ancora consigliato utilizzare un volante per ottenere la migliore esperienza possibile, il controller sta diventando un'alternativa sempre più valida ad ogni nuovo capitolo della serie. Ora con le levette si è più precisi ed i movimenti bruschi vengono automaticamente calibrati per non influire troppo sulla traiettoria. Volare attraverso le leggendarie Copse, Maggots e Becketts a Silverstone o salire l'Eau Rouge-Raidillon a SPA non è mai stato così naturale e semplice da gestire con un gamepad, anche quando siamo stati impegnati nei duelli ruota a ruota con pochissimo spazio di manovra.
Bandiera rossa
Nelle scorse edizioni gli sviluppatori hanno introdotto parecchi elementi per rendere l'esperienza di gioco quanto più simile alla realtà. In tal senso sono stati implementati i giri di formazione, i pit stop interattivi e la gestione della monoposto in regime di Safety Car. Quest'anno sono presenti anche le bandiere rosse, un elemento distintivo della Formula 1 e del mondo delle corse in generale. La bandiera rossa viene sventolata quando ci sono delle particolari situazioni di pericolo, come un grave incidente in pista oppure per scarsa visibilità dovuta all'intensa pioggia. All'attivazione della bandiera rossa, tutte le vetture vengono chiamate ai box e potranno eseguire delle piccole riparazioni alla monoposto e cambiare il treno di gomme. Dai menu potremo quindi variare la nostra strategia di gara, decidendo poi alla ripartenza di montare un diverso set di gomme, anticipando magari un pit stop mai avvenuto durante la corsa. La competizione ripartirà una volta impostate le strategie con una partenza da fermo dalla griglia, proprio come all'inizio del gran premio.
Dalle impostazioni è possibile anche aumentare la probabilità che compaiano le bandiere rosse. Questo elemento, infatti, è in grado di stravolgere completamente la sorte di una corsa. Ci è capitato, infatti, di essere lontani dal terzetto di piloti che occupava il podio ma, dopo una bandiera rossa, abbiamo avuto la possibilità di ripartire tutti dalla griglia, rinnovando in questo modo le nostre possibilità di vittoria del gran premio. In altri casi, invece, ci ha del tutto svantaggiato: è successo quando è scattata subito dopo che abbiamo eseguito un pit stop, dato che gli altri piloti hanno potuto cambiare le gomme durante il regime di bandiera rossa senza perdere tempo.
Le classiche Modalità Carriera
Se c'è una modalità che negli anni ha sempre riscontrato un notevole successo è senza dubbio la Carriera. Qui i giocatori possono firmare un contratto con un team di Formula 1 e vivere fino a dieci stagioni consecutive a bordo delle varie monoposto del Circus. Tra una gara e l'altra bisogna pensare anche allo sviluppo della monoposto, alle interviste della stampa, agli eventi esclusivi a bordo delle supercar (che ritornano dopo l'introduzione in F1 22) e così via. Inoltre, c'è anche la possibilità di creare un nuovo team di Formula 1 per vivere la carriera da pilota e manager contemporaneamente, dovendo quindi ingaggiare gli sponsor, definire il fornitore della power unit e decidere quale altro pilota gareggerà assieme a noi nei vari gran premi.
Si tratta, però, di cose piuttosto note. Quest'anno gli sviluppatori hanno deciso di dedicare le loro attenzioni ad altro, come F1 World e Braking Point, andando solamente a limare alcuni elementi della Modalità Carriera. In particolare, sono stati bilanciati gli elementi di sviluppo delle monoposto, assieme ai loro costi e tempistiche di produzione. Tra i piloti ingaggiabili nella Carriera Scuderia ora troviamo anche Nigel Mansell, Kamui Kobayashi, Pastor Maldonado e Jamie Chadwick. Sono state aggiunte anche delle nuove scene d'intermezzo con commenti della stampa e video di presentazione dei weekend, che arricchiscono un po' l'esperienza, cercando di avvicinarla a quanto accade nella realtà.
Tecnicamente parlando
Sul fronte tecnico gli sviluppatori ci hanno svelato che hanno dovuto versare parecchio sudore per realizzare i due nuovi tracciati, introdotti per la prima volta in questo F1 23. Stiamo parlando del circuito del Qatar ed l'attesissimo tracciato cittadino di Las Vegas. Proprio quest'ultimo ha richiesto parecchie ore di lavoro, dato che il team di sviluppo ha dovuto ricreare in un ambiente virtuale tantissimi elementi di uno scenario molto iconico come quello di Las Vegas. La resa finale è piuttosto soddisfacente e si nota una notevole differenza rispetto a Jeddah, altro circuito cittadino, ma dall'impatto visivo inferiore a quello della città del peccato. Parte del merito della resa finale del circuito di Las Vegas va al sistema di illuminazione che è stato ulteriormente rifinito per dare alla luce e ai riflessi una resa più naturale e realistica. Ovviamente tale funzioni risplendono in particolar modo su PC, dove possiamo spingere al massimo le prestazioni con l'aiuto anche delle tecnologie come il DLSS di NVIDIA ed il Ray Tracing.
Un altro dettaglio che ci ha sorpreso è legato ai pezzi degli pneumatici che rimangono in pista. Uscendo dalla traiettoria ideale si può notare come le gomme raccolgano dei pezzi di gomma, che impattano sulle nostre prestazioni andando a ridurre il grip. Si tratta sicuramente di un'aggiunta minore, che però rappresenta un altro piccolo tassello nella direzione della simulazione assoluta di quanto accade nella realtà.
Una cosa che noterete assolutamente in F1 23 sono i nuovi elementi dell'interfaccia, rivisti in larga parte. L'obiettivo di Codemasters è avvicinarsi alle grafiche che vediamo in TV durante i weekend di gara, per dare una maggiore continuità e consistenza ai contenuti legati alla Formula 1. La resa finale ci è parsa buona, anche se non al livello della controparte televisiva, che offre inspiegabilmente più informazioni utili del videogioco, quando in quest'ultimo tali dati potrebbero rivelarsi decisamente più importanti. Ad esempio ci piacerebbe sapere in che posizione rientreremo in pista dopo un eventuale pit stop per valutare quando eseguire la nostra sosta ai box. Oppure scoprire qual è il passo del nostro compagno di squadra con una determinata mescola di gomma.
Purtroppo non abbiamo notato miglioramenti rilevanti nella gestione della pioggia. Quando il circuito tende ad asciugarsi non compare una striscia più asciutta sulla traiettoria ideale. Il tracciato si asciuga e si bagna in maniera piuttosto uniforme e poco realistica, evidenziando come l'acqua sia stata programmata per avere dei comportamenti specifici. Probabilmente Codemasters sta aspettando di avere una maggiore base installata di console di nuova generazione per fare un importante salto tecnico in avanti, abbandonando così definitivamente le vecchie macchine da gioco.
Conclusioni
F1 23 rappresenta la naturale evoluzione di una serie già ben assodata, fortemente legata a quanto di buono fatto in passato, senza però trascurare i trend moderni, inseguiti pure dalla stessa Formula 1. Bilanciare tutti questi elementi in un'unica esperienza rappresenta sempre una sfida enorme. Consapevoli di questo, riteniamo che F1 23 abbia tutte le carte in tavola per soddisfare chiunque abbia voglia di avvicinarsi al mondo della Formula 1 nel suo formato videoludico. I contenuti offerti sono molteplici e vari, con una roadmap di aggiornamenti e nuove aggiunte già ben definita negli studi di Codemasters. F1 World è la sezione ideale per raggruppare tutti questi elementi e non vediamo l'ora di vedere come verrà espanso in futuro. Braking Point, invece, è stata una piacevole sorpresa, che ci ha intrattenuto per una decina di ore con dei personaggi simpatici e ben caratterizzati. Il modello di guida è stato completamente stravolto per essere più coerente, prevedibile e dare al giocatore il giusto feedback in ogni situazione. Sebbene a prima vista possa risultare una banale semplificazione, ci ha dato da subito molte soddisfazioni, perché spingere al massimo senza distruggere le gomme risulta comunque difficile e sfidante. L'unica pecca, a nostro avviso, rimane il legame con le console di vecchia generazione, che probabilmente stanno limitando lo sviluppo tecnico del titolo. Da troppo tempo attendiamo di vedere una Formula 1 ancora più realistica, magari con un nuovo motore grafico e fisico per lasciarci a bocca aperta, sia per l'impatto visivo sia per una simulazione ancora più profonda e dettagliata.
PRO
- Il nuovo modello di guida restituisce ottimi feedback al volante
- F1 World ha una buona struttura per supportare tanti contenuti
- Braking Point è un ottimo riempitivo
- Le bandiere rosse e le gare al 35% offrono un maggiore grado di immersione
CONTRO
- Tecnicamente rimane ancora molto legato al passato
- Non ci sono particolari novità per le amate Modalità Carriera
- Alcuni contenuti, come le interviste e i menu, sono stati aggiunti frettolosamente