La controversa decisione di introdurre Yuffie anzitempo nella linea temporale di Final Fantasy VII Remake con questo Episode INTERmission è stata accolta con diffidenza dalla fanbase per diversi motivi, non ultimo il formato: un DLC a pagamento giocabile esclusivamente dagli utenti che hanno comprato Final Fantasy VII Remake Intergrade, la versione PlayStation 5 del titolo Square Enix che apporta all'originale una serie di importanti migliorie grafiche. Perplessi anche quelli che, nei trailer finora pubblicati, hanno riconosciuto l'eredità del mediocre Dirge of Cerberus, uno dei peggiori titoli nella cosiddetta Compilation of Final Fantasy VII tanto voluta da Tetsuya Nomura.
Insomma, ci siamo avvicinati a questo DLC con un misto di ansia e preoccupazione, sicuri che ci saremmo divertiti grazie al solito sistema di combattimento, ma timorosi che la storia avrebbe potuto deluderci. Vi raccontiamo come è andata nella recensione di Final Fantasy 7 Remake: Episode INTERmission.
La storia
Salta fuori che la storia ci ha effettivamente deluso, ma per motivi completamente diversi da quelli cui state pensando. Affrontiamo subito la questione scottante: la sottotrama di Deepground è stata l'ultimo dei nostri problemi. Anzi, a dirla tutta, la presenza di Weiss e Nero non ci ha neanche pesato. I due villain hanno uno screentime risicatissimo nell'economia del DLC. Il primo serve solo a giustificare la sua presenza come boss opzionale nelle Missioni VR di Final Fantasy 7 Remake Intergrade, mentre il secondo si affronta in combattimento nel DLC come anticipato dai trailer. Il modo in cui sono introdotti, tuttavia, è assai subdolo e, anzi, serve a proiettare un'ulteriore ombra di inquietudine e mistero sugli affari della Shinra.
A conti fatti, i nuovi giocatori di Final Fantasy 7 ora sanno che la Shinra ha una squadra speciale di superumani del tutto imprevedibili che può schierare alla bisogna, ma il DLC non indugia più di tanto su di loro né tanto meno su Deepground. Esistono, sono inquietanti, e basta. Considerando quanto pessimi fossero questi personaggi in Dirge of Cerberus, va anche bene così.
Il problema della narrativa sta da un'altra parte, e cioè nella storyline del DLC e nella caratterizzazione dei protagonisti. Episode INTERmission è quello che si può definire un "filler" in termini televisivi, praticamente una storia che fa da riempitivo e che pochissimo aggiunge al canovaccio generale. Le informazioni davvero rilevanti che apprendiamo nel corso delle cinque ore circa necessarie a completare il nuovo contenuto sono pochissime, e non serve a molto rivedere alcuni momenti iconici da una prospettiva diversa.
Yuffie arriva a Midgar per trafugare la misteriosa Ultramateria che la Shinra custodirebbe nei suoi laboratori: il piano servirebbe a consolidare le intenzioni bellicose di Wutai con l'aiuto dell'Avalanche originale, un team molto più scrupoloso rispetto alla cellula terroristica di Barret. La giovane ninja può contare sull'aiuto di Sonon Kusakabe, ex allievo di suo padre Godot con un conto in sospeso con la Shinra: sarebbe stata un'invenzione della perfida Scarlet, infatti, a uccidere sua sorella Melphie.
Purtroppo, però, la durata limitata del DLC non garantisce a Sonon lo spazio che avrebbe meritato: ne risulta un personaggio appena abbozzato e parecchio generico, dalle potenzialità inespresse. Più astuta, invece, la caratterizzazione di Yuffie, un personaggio che nell'originale del 1997 era completamente opzionale e che poi è stato definito meglio nelle successive produzioni multimediali ispirate a Final Fantasy VII, ma sempre e comunque in secondo piano. Kazushige Nojima in questo caso ha fatto la scelta più saggia: invece di approfondirla a suon di flashback o storyline complicate, ne ha esasperato le idiosincrasie, facendola diventare un personaggio ancora più esilarante che tuttavia mostra un lato serio e determinato all'occorrenza. La scrittura è equilibrata e finalmente rende giustizia alla giovane ninja, anticipando le motivazioni che la porteranno a unirsi alla squadra di Cloud Strife.
Il resto funziona a singhiozzo. Buona la presenza scenica dell'odiosa Scarlet nelle battute finali; molto meno interessanti i membri dell'Avalanche, che hanno una presenza limitatissima nella storia del DLC. La nostra impressione è che Square Enix abbia tentato lo stesso approccio visto nell'espansione di Xenoblade Chronicles 2 Torna ~ The Golden Country: farci prendere confidenza col microcosmo del Settore 7 per l'ultima volta, innescando una forte reazione emotiva nei giocatori. Purtroppo l'esperimento non è andato come previsto, perché in Episode INTERmission si spende davvero troppo poco tempo in questi bassifondi, e il legame che si instaura coi personaggi e lo scenario è molto meno stretto rispetto al gioco originale.
I due capitoli del DLC
Il DLC si divide infatti in due capitoli. Il primo si svolge quasi interamente nel Settore 7, tant'è che ne ricicla la maggior parte degli asset. L'introduzione è una specie di tutorial della durata di pochi minuti che ci insegna le peculiari meccaniche di combattimento: in Episode INTERmission si controlla solo Yuffie, che può combattere in due modi. La ninja attacca normalmente col suo shuriken, inanellando combo che infliggono danni fisici a distanza ravvicinata; premendo il tasto triangolo, però, Yuffie può scagliare il shuriken, che infligge danni nel tempo e cambia i suoi attacchi normali, che diventano colpi a distanza. Impiegando la tecnica del Ninjutsu elementale, Yuffie può cambiare le proprietà dei suoi attacchi a distanza per sfruttare le vulnerabilità del nemico e indurre più velocemente la condizione di Stremo. Alternare le due modalità di attacco è quindi fondamentale per mantenere le distanze dai nemici e colpirli al tempo stesso.
Sonon, invece, non è controllabile direttamente. Il giocatore può comunque impartirgli ordini che il personaggio eseguirà all'istante, ma per il resto agirà di sua spontanea volontà e solitamente svolgerà il ruolo di "tank". Premendo L2, il giocatore può tuttavia attivare lo stato di Sinergia, che permette di potenziare alcuni attacchi speciali di Yuffie che la ninja eseguirà insieme a Sonon, purché entrambi abbiano ATB a sufficienza. Spesso bisogna decidere, sul momento, se consumare tutti gli ATB in un attacco sinergico o eseguire due azioni separatamente: il livello di difficoltà del DLC non è particolarmente alto, ma alcuni boss possono diventare piuttosto impegnativi se non si sfruttano correttamente le possibilità del nuovo sistema di combattimento. L'idea non è male e dobbiamo ammettere che non ci sarebbe dispiaciuto se Square Enix l'avesse implementata per controllare marginalmente Red XIII nelle ultime battute di Final Fantasy 7 Remake.
Per il resto, i giocatori dell'originale possono aspettarsi le medesime feature: le armi guadagnano Punti Abilità da spendere in bonus che garantiscono un discreto livello di personalizzazione, e ci sono moltissime Materie da equipaggiare e potenziare, compresa la spettacolare invocazione di Ramuh.
Il Capitolo 1, a fronte del riciclo di scenari e situazioni, è quello più vario e divertente del DLC. Superata l'introduzione, ci si ritrova subito liberi di girare per il Settore 7 e svolgere alcune attività secondarie, tra le quali spiccano la ricerca dei volantini della Tartaruga felice, una divertente citazione dell'originale datato 1997, e il minigioco Forte Condor.
Quest'ultimo ci ha positivamente stupito; Square Enix ha riprogettato uno dei segmenti più criticati di Final Fantasy 7 e l'ha trasformato in un colorato e intuitivo minigioco di tipo tower defense. Il Settore 7 è pieno di PNG da sfidare, alcuni dei quali piuttosto famosi come Wedge, Jessie o lo strampalato Rosche. In sostanza si sceglie un tipo di configurazione, da cui dipendono tantissimi fattori come la velocità di ricarica dell'ATB, il numero di unità da schierare, le materie utilizzabili e così via; dopodiché si prepara il "mazzo" con le unità in nostro possesso, magari valutando ogni scelta in base alla configurazione dell'avversario: ogni unità, infatti, reagisce in modo diverso a quelle avversarie, e le tre diverse tipologie sono legate da un rapporto forbice-carta-sasso.
Una volta cominciata la partita, si schierano le unità via via che diventano disponibili, ma sempre usando la testa: bisogna attaccare l'avversario, ma anche proteggere la propria metà del campo di battaglia. Ogni partita dura tre minuti, e vince chi distrugge la roccaforte avversaria o la danneggia maggiormente allo scadere del tempo. Sconfiggendo i vari avversari di livello 1 si passa a quelli di livello 2 e così via, fino a raggiungere lo scontro col miglior giocatore del Settore 7 che ovviamente ci ricompenserà per la nostra vittoria con una materia rara. Forte Condor, tuttavia, è un contenuto che si ritaglia pochi minuti nel giocato totale del DLC, che ovviamente dà più spazio all'azione e ai combattimenti, com'è giusto che sia.
Il Capitolo 1 è tuttavia più bilanciato in termini di attività secondarie, esplorazione e combattimenti. La storia ci conduce in una fabbrica piena di semplici rompicapi ambientali che, grazie anche alla vastità dello scenario, stimola il giocatore a esplorare e dimostra un level design di buona qualità. Il Capitolo 2, invece, ci confina nel corridoio finale del DLC. Dopo averlo cominciato sarà impossibile riprendere le attività in sospeso nel Settore 7, e trascorreremo il resto del tempo nei laboratori della Shinra. È di sicuro la metà più debole del DLC, soprattutto per quanto riguarda la varietà delle location, ma Square Enix è riuscita a equilibrare la narrativa e l'azione senza che l'una predomini sull'altra. Una volta completato anche questo Capitolo, dopo una boss fight decisamente impegnativa, il DLC si conclude con una cinematica che rappresenta un vero e proprio ponte verso Final Fantasy 7 Remake 2 e che solleverà polemiche e discussioni a non finire. Garantito.
In conclusione...
Final Fantasy 7 Remake: Episode INTERmission è un DLC più che discreto, divertente da giocare ma non particolarmente brillante sotto il profilo della narrativa. La caratterizzazione di Yuffie e il minigioco Forte Condor sono senza dubbio la parte miglior del DLC, insieme al sistema di combattimento collaudato del Remake e il comparto tecnico potenziato della versione Intergrade per PlayStation 5 che ci ha permesso di giocarlo in modalità Performance con una fluidità granitica anche nelle sequenze visive più elaborate e caotiche. Fatte queste considerazioni, consigliamo questo DLC a chi ha già apprezzato Final Fantasy VII Remake, ma considerato il prezzo, la breve durata e i marginali contributi alla nuova storyline, forse è meglio aspettare uno sconto importante.
Conclusioni
PRO
- La caratterizzazione e il sistema di combattimento di Yuffie
- Forte Condor
- I villain di Deepground sono stati introdotti meglio del previsto
CONTRO
- Dura davvero pochissimo e aggiunge poco alla nuova trama
- Sonon è un personaggio appena abbozzato