I videogiochi guardano spesso al passato. Del resto è impossibile non farlo quando hai più di cinquant'anni sulle spalle. Da recuperare o riscoprire c'è molto, quindi molti sviluppatori tentano la strada del recupero di qualche titolo di culto per provare a proporre qualcosa di nuovo in un mercato pieno di capolavori stantii, per così dire, come fatto dallo studio di sviluppo Monte Gallo, che ha guardato agli anni '90 per la sua prima opera.
La recensione di Forza Polpo chiarirà se in questo caso ci troviamo di fronte a un recupero riuscito o meno.
Controllare Polpo
Forza Polpo viene descritto benissimo dal suo scenario. Ci troviamo in un mondo post apocalittico in cui tutto appare congelato nel tempo e dimenticato dagli esseri umani. Siamo in un Giappone rimasto fermo agli anni '90, i cui luoghi sono frammentati, letteralmente, come se fossero parti di memoria alla deriva nello spazio e nel tempo. Dopo aver giocato qualche ora non abbiamo potuto fare a meno di pensare che più che una storia, quella dello sviluppatore Monte Gallo è quasi una dichiarazione poetica, tanto il gioco è attento a riprendere alcune meccaniche di Jumping Flash! titolo di culto uscito sulla prima PlayStation, quasi a voler recuperare un gameplay rimasto congelato per decenni, riedizioni a parte. Quindi anche qui ci troviamo di fronte a uno strano miscuglio tra sparatutto in prima persona e platform in cui nei panni di una piccola piovra robotica, il Polpo del titolo, dobbiamo trovare dei cubi nascosti in sedici livelli, per arrivare a sconfiggere il Dr. Promethus e il suo esercito di robot.
All'inizio controllare Polpo sembra abbastanza complicato, tra movimenti pesanti, la gestione del triplo salto, che per essere eseguito alla perfezione va ritmato nel giusto modo, e alcuni sistemi non proprio intuitivi, tipo quello del cambio di armi e quello dell'energia. Nel primo livello ci sono delle lavagnette che a grandi linee spiegano più o meno tutti i movimenti principali, ma alcuni concetti rimangono un po' oscuri finché non si è fatta un po' di pratica.
Fortunatamente non ci vuole molto a rendersi conto che le complicazioni iniziali sono solo apparenti e che, in realtà, il problema più che altro è che ormai non siamo più abituati a uscire da certi schemi... o anche solo alla possibilità che esista un mondo al di fuori di essi. Per mero scopo di confronto siamo andati a vedere dei video di Jumping Flash! Lo avevamo giocato molto tempo fa e affidarsi alla sola memoria non è proprio il caso dopo tanti anni. Guardandoli abbiamo effettivamente verificato le molte somiglianze con il titolo di Monte Gallo, somiglianze che in qualche modo ci hanno fatto piacere perché segno che c'è vita al di fuori della retorica dei signori del mercato.
Ciò che ci ha fatto ancora più piacere è che Forza Polpo complessivamente funziona e che, avendo pochi metri di paragone, risulta essere un'esperienza a suo modo rinfrancante. L'ingresso in gioco è un po' lento, considerando che si tratta di un action, ma presto ci si trova a compiere evoluzioni che prima si ritenevano impossibili, saltando su piattaforme altissime, combattendo con i nemici stando in aria e sfruttando le caratteristiche uniche dei livelli, che aggiungono non poco a un'esperienza profondamente moderna, pur nel suo dichiarato guardare al passato. Lo stile grafico stesso, dichiaratamente anime, sembra pensato per rendere ogni livello una specie di diapositiva immaginaria di un mondo che non esiste più. Concettualmente l'operazione è riuscita davvero bene.
Certo, i livelli non sono giganteschi (solo quelli finali sono più grandi degli altri), ma fanno ciò che devono, presentandosi come dei labirinti di oggetti fluttuanti in cui bisogna trovare la strada per raggiungere i cubi, superando anche dei passaggi che apparentemente sembrano impossibili, ma che sono sempre legati a elementi diversi dello scenario da decifrare, tanto che, soprattutto nei livelli avanzati, la componente puzzle assume un'importanza non indifferente nell'economia di gioco.
Molto presente è invece la gestione dell'energia di Polpo che per saltare, fluttuare e sparare consuma come uno Steam Deck usato per giocare a un tripla A. In giro per i livelli si trovano delle celle energetiche che, quando raccolte, vanno ad accumularsi nella riserva di Polpo. È il giocatore che deve usarle quando si trova a corto di energia. Nei primi livelli se ne trovano moltissime, spesso in bella vista, mentre nei livelli avanzati se ne trovano meno e spesso sono nascoste. In questo modo si incentiva la sperimentazione dei sistemi di gioco, con anche molti sprechi in termini di energia consumata, preparando il giocatore a una più oculata gestione di Polpo mano a mano che procede nell'avventura. Comunque sia, Monte Gallo ha inserito anche una modalità specifica per chi non vuole preoccuparsi dell'energia, la modalità Arcade, molto più diretta di quella principale, ma anche un po' più superficiale.
I nemici di loro sono la parte più debole. Di base sono dei robot molto stilizzati, che seguono più o meno tutti gli stessi schemi d'attacco e che possono essere abbattuti usando il mitragliatore in dotazione a Polpo. Ci sono anche dei nemici più grossi, che vanno affrontati in modo diverso (ad esempio usando dei più potenti missili), ma in generale sparare non produce feedback e situazioni interessanti, considerando anche la varietà non altissima degli avversari. Badate bene che i nemici non sono sgradevoli, ma solo insignificanti. Sono una distrazione, necessaria per il discorso della gestione dell'energia, ma nondimeno poco focalizzati. Complessivamente, comunque, Forza Polpo è un'esperienza che vale la pena di fare, soprattutto se si è alla ricerca di un gameplay che abbia qualche spunto originale.
Conclusioni
Forza Polpo c'è piaciuto non poco. Non è un capolavoro, ma è uno di quei giochi che riprende con intelligenza un modello poco battuto e ci costruisce sopra un'esperienza nuova, risultando in qualche modo unico. Forse si poteva fare qualcosa di più con i nemici e forse si poteva pensare a un modo meno stitico per l'ingresso in gioco, ma complessivamente funziona, considerando anche il prezzo molto basso. Dategli una possibilità, soprattutto se avete amato Jumping Flash.
PRO
- Concettualmente riuscito
- Livelli davvero molto belli
- Saltare tra le piattaforme
CONTRO
- Ingresso in gioco più lento del dovuto
- I nemici non sono molto vari