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E’ un rpg?
Dopo i convenevoli andiamo (quasi) subito al sodo. A rendere un doveroso omaggio ai mitici comics americani, trasudanti di super eroi di tutti i generi, ci ha pensato l’Electronics Arts, che ha dato ordine agli Irrational Games di darsi da fare e produrre un gioco appositamente creato attorno alle atmosfere e ai personaggi dei comics, con un occhio di riguardo a quelli degli anni 60’.
Ecco quindi bello fresco da pappare Freedom Force. Ebbene sì, avete capito bene, (ma lo sapevate già), Freedom Force ci darà la possibilità di guidare un manipolo di super eroi di ogni razza e fattura, che proprio come gli X-Men, daranno vita alla Freedom Force, un’organizzazione di colorati paladini della giustizia votata alla distruzione di un pericolosissimo progetto organizzato nientedimeno che dai russi cattivi (siamo in piena guerra fredda, negli anni 60’!) e non solo…
E perché mai un rpg e non un arcade a scorrimento con tante mazzate, direte voi?? Che vi dispiace?? Certo che no, infatti definire Freedom Force un arcade sarebbe folle, in quanto il gioco è dotato di un certo spessore.
Tanto per cominciare avremo l’opportunità di controllare fino a 4 eroi (praticamente come in un party) e questi, man mano che l’avventura prosegue, avranno l’opportunità di “crescere”, migliorando nelle loro abilità.
Proprio come i migliori rpg, saremo noi a scegliere quali attributi modificare, o nel caso non ne avessimo voglia, sarà il computer a fare tutto il resto. Proprio qui sta uno dei punti di forza di FF, ossia la completissima struttura dei personaggi, che tramite punteggi, hanno una caterva di caratteristiche di ogni tipo, che vanno dalle classiche forza e vitalità, fino al prestigio o ai poteri mentali. Ce ne sono davvero tantissime e sarà un piacere scoprirle tutte.
Non bisogna anche tralasciare l’immenso numero di super eroi a disposizione all’interno del gioco.
Ce ne sono davvero tanti (venticinque), tutti con caratteristiche uniche ed una propria storia personale. Ma il bello viene quando scopriamo che il gioco include un potente editor capace di farci creare il nostro super eroe preferito!
Avete capito bene, potremo creare un personaggio partendo praticamente da zero, assegnandoli tutti i punteggi e disponendo anche in che modo il nostro eroe farà esperienza. Potremo decidere, infatti, quale percentuale dei punti esperienza dovrà essere assegnata ad una certa abilità.
Una sorta di investimento, che ci permetterà di sviluppare il nostro paladino dei deboli esattamente come vogliamo.
Il nostro simpatico eroe potrà essere personalizzato anche esteriormente, partendo da una buona gamma di modelli predefiniti. Volendo, avremo anche l’opportunità di scriverne la biografia.
Ovviamente il nostro eroe “custom” potrà essere utilizzato con gioia nelle partite multiplayer (tramite client come Game Spy, o meglio tra computer collegati tramite modem o LAN). Se tutto ciò non ci dovesse bastare, potremo aggregare alla Freedom Force già esistente nella nostra partita il nostro personaggio! Bello vero?
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E’ un rpg?
Tutto questo guazzabuglio di caratteristiche farà sentire il suo peso durante il gameplay, infatti i personaggi, a seconda delle loro specializzazioni, potranno usare diversi super poteri (e ci mancherebbe), che il giocatore adopererà alla stregua di incantesimi.
Il nostro party sarà così ben costruito quando avremo un buon mix di picchiatori e di personaggi in grado di attaccare il nemico a distanza (con telepatia, fiamme infuocate e così via…).
Altra caratteristica che rende Freedom Force assimilabile a un rpg è il meccanismo di pause (identico a Baldur’s Gate, per intenderci) che ci permetterà di fermare l’azione prima di intraprendere uno scontro, con la possibilità di impartire ordini ai nostri eroi, tramite comodi menù a tendina, che si apriranno ciccando col tasto destro sul personaggio, per attivarne le azioni possibili, e sul nemico, per decidere in che modo attaccarlo.
La possibilità di interagire con qualsiasi oggetto dello scenario rende le soluzioni sempre molteplici e (quasi) sempre ugualmente efficaci.
Infine, oltre alla immancabile barra di energia, i nostri eroi in calzamaglia, avranno un’altra barra, di colore viola, che indicherà il “power”, vale a dire il potere mana, col quale fare i conti quando si utilizzano particolari abilità.
Il “mana” si rigenera da sé, oppure assieme all’healt dovrà essere rigenerato tramite un apposito “remedy” disponibile ad ogni missione per ogni eroe. Non mancheranno, comunque, ampolle metalliche disseminate in giro, in grado di farci fare il pieno di energia.
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Non è un rpg…
Non proprio.
Ma come??? E di cosa abbiamo parlato fin’ora? Eh già, questa apparente contraddizione purtroppo caratterizza Freedom Force.
Nel paragrafo di sopra abbiamo analizzato il gioco secondo gli aspetti rpgistici (ehm, che termine…), adesso però, dobbiamo fermarci, e dire perché Freedom Force, sotto molti aspetti, non assomiglia esattamente a un gioco di ruolo. Innanzitutto partiamo dalla trama.
Questa seppur intrigante (a me è piaciuta troppo!!!) è più lineare di un autostrada.
Non si avrà la minima possibilità di intervenire su di essa, e proprio come quando si legge un fumetto (poi vedremo perché) dovremo seguire la storia senza battere ciglio.
Le missioni: praticamente il gioco si articola tramite una “campaign” con le missioni e i relativi briefing e obbiettivi secondari e primari che ci verranno assegnati.
Sotto questo aspetto FF assomiglia decisamente ad uno strategico più che a un gioco di ruolo. Anche la scelta dei personaggi che si aggregheranno alla Freedom Force, sarà assolutamente comandata dal computer, senza possibilità di interagire.
All’interno delle (piccole) mappe avremo sempre totale libertà, ma oltre che sbrigare la missione che ci è stata assegnata, non c’è null’altro da fare.
I dialoghi: ce ne sono, e sono tanti. Ma sono tutti lineari, ed i personaggi parleranno in autonomo. Niente possibilità di scegliere cosa dire, o chi far parlare, quindi. Quando interrogheremo qualche cattivone, il dialogo sarà predefinito, senza alcuna alternativa.
Avremo la possibilità di parlare con le persone che incontreremo in giro, ma interazione, zero.
Non esiste inventario, e tutte e 20 le missioni saranno incentrate sulla distruzione di qualcuno-qualcosa. Insomma, nulla per cui strapparsi i capelli, però era doveroso spiegare perché non mi sembra molto corretto definire Freedom Force un gioco di ruolo di stampo classico.
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Allora è un RTS con elementi tattici ed RPG!!!
Wow!! Yes!! Risposta esatta!! Questa definizione è estremamente la più corretta per definire Freedom Force.
Insomma, mettiamola così: visto che stiamo parlando di Freedom Force su RPGPlayer, è probabile che chi leggerà questa recensione pensi ad un gioco di ruolo, in realtà Freedom Force segue la scia di mitici strategici alla X-Com, aggiungendo alla loro struttura a turni, una dinamica in real time con pausa programmabile (di cui abbiamo già parlato) ed una massiccia dose di caratterizzazione dei personaggi.
Analizzando Freedom Force sotto questo punto di vista, i “difetti” di cui parlavamo prima spariscono come neve al sole e FF trova la sua collocazione ideale, sfiorando vette di eccellenza. La trama ambientata nei “favolosi” anni ‘60, anche se stucchevole, è molto carina. Non volendo svelare troppo, si può dire che una razza aliena ha deciso di invadere il nostro pianeta.
Questi simpaticoni, non essendo troppo forti, decidono di scegliere i peggiori criminali del pianeta e di dotarli di poteri sovrannaturali grazie all’energia X.
Chissà per quale motivo, un disertore, conosciuto il terribile piano, decide di scappare e di rifornire la terra di energia X, con lo scopo di difendersi, ma la nave contenente l’energia viene distrutta e il misterioso potere si diffonde indiscriminatamente, colpendo casualmente alcuni innocui cittadini, i quali resosi conto del pericolo e consci dei loro poteri, daranno vita alla Freedom Force per fermare l’avanzata aliena. Naturalmente i colpi di scena non mancheranno…
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Mamma, mamma!!! C’è un poliziotto con la testa di formica!!
Bene, ora, dopo aver chiarito la posizione di Freedom Force sotto il punto di vista del game play è ora di analizzare quello che per me è il vero punto di forza del gioco.
La chicca assoluta. Freedom Force è delizioso.
Fin dalle schermate di installazione veniamo trasportati in un’atmosfera unica, decisamente assimilabile a quella dei meravigliosi fumetti della Marvel.
Tutto ciò che è nel gioco, a partire dalle scritte, fino ad arrivare alla coloratissima grafica, al design dei personaggi dei menu, le loro didascalie, i loro ritratti, tutto è in perfetto stile comics.
Se poi aggiungiamo l’ironia che traspare da tutti i pori, i doppiaggi fantastici, avremo un prodotto che ogni appassionato di fumetti dovrebbe assolutamente provare. Il punto di forza, è come ho detto, l’ironia.
I vari super eroi, infatti, avranno, come nei veri comics, i loro vezzi, i loro difetti e il loro modo di fare.
Si comincerà con il patriottico Minute Man, che oltre al suo abbigliamento un po’ ridicolo espone una sequela infinita di luoghi comuni sullo stereotipo del super eroe: non a caso il suo grido “For Freedom!!” riecheggerà ogni qualvolta il nostro eroe si appresterà a picchiare qualche criminale. Bellissimo il doppiaggio, con quella parlata alla figaccione che sa sempre cosa fare.
Degno compare di Minute Man è El Diablo, eroe fascinoso e latino che farà delle battute a doppio senso e delle frasi alla “niente paura, baby” il suo motto. El Diablo è il tipico eroe che farà “svenire” le pulzelle dopo averle salvate.
Davvero belle le parlate dei personaggi. Anche i nemici saranno in apparenza seriosi, ma al contempo buffi. Dotati di un design azzeccato al contesto, ma contemporaneamente ironico e surreale. Avremo loschi figuri dalle enormi teste di insetto, miliziani staliniani e quant’altro.
Una volta tanto penso sia un pregio che il gioco non venga tradotto, perché al 100% con una traduzione in italiano si sarebbe persa questa caratteristica del doppiaggio, che definire eccellente è poco (Si possono anche sottotitolare i giochi...NdW). Per fortuna l’inglese di FF è facile e le scene narrate (ad eccezione delle origini degli eroi) saranno accompagnate da splendide didascalie a fumetti…
Se a tutto questo aggiungiamo le scritte onomatopeiche che accompagneranno le azioni dei nostri bulli sullo schermo, e che la trama del gioco ci sarà mano a mano svelata grazie a delle schermate statiche disegnate come le tavole dei fumetti, tocchiamo davvero l’apice.
Chicca finale, sono i “secrets origins” dei nostri eroi, che man mano che si aggiungeranno, ci daranno la possibilità di scoprire come sono nati, grazie a delle storielle raccontate da un narratore formidabilmente enfatico, che non mancherà di farci sorridere.
Tutte le origini dei nostri eroi verranno salvate per essere, magari, riviste con calma in un secondo momento. Giocando a FF insomma, sarà come collezionare degli albi a fumetti.
Menzione anche per le missioni che saranno presentate come delle copertine di un albo, che sarà intitolato, ovviamente, “Freedom Force”!!
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Eroi, ma senza licenza
Vi siete mai chiesti quanto sarebbe costato acquistare i permessi per utilizzare Superman, Iron Man, Capitan America e compagnia?? Io penso una cifra astronomica, tanto che gli Irrational Games si sono messi l’anima in pace ed hanno creato da zero circa 25 personaggi inediti.
La bravura dei programmatori ha fatto sì, però, che i super eroi del gioco avessero una ben precisa identità, senza risultare dei plagi dei veri eroi dei fumetti. Certo, sarebbe stato un'altra cosa avere Batman, Spawn e Wonder Woman, ma durante il gioco non se ne sentirà la mancanza.
Del resto, come già detto, la possibilità di customizzare “totalmente” i nostro personaggi, anche graficamente, conoscendo un po’ di tecnica 3D, metterà presto in condizione qualche bravo programmatore in erba, di creare nuovi supereroi *molto* somiglianti a quelli dei fumetti…a buon intenditore…
Anzi, colgo l’occasione per dirvi che negli U.S.A. è già disponibile un CD bonus contenente tantissimi altri personaggi da provare.
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Una gestione formidabile
Visto che è uno dei punti di forza del gioco, diamo un’occhiata alle possibilità offerte dal potente editor del gioco.
Abbiamo pubblicato questa mini guida anche nella recensione del demo del gioco, ma, visto che è utilissima per chi vorrà creare il proprio spaccone preferito, la riproponiamo in occasione della recensione completa.
- Selezionare i valori delle caratteristiche di base, ce ne sono cinque per ogni eroe:
- STRENGHT(forza): indica quanto è forzuto il vostro eroe.
- SPEED(velocità): indica quanto è veloce l’eroe.
- AGILITY(agilità): indica la possibilità di schivare i colpi.
- ENDURANCE(resistenza): indica quanti punti ferita ha il personaggio e la sua resistenza ai colpi.
- ENERGY(energia): indica quanti punti energia ha il vostro eroe, più ne ha meglio è, così potrà usare molti poteri.
- Impostare gli attributi: gli attributi servono per aumetare alcune caratteristiche quando si fanno certe azioni (eg. +1 STR quando si tirano oggetti), oppure il saper volare.
Insomma, tutte quelle abilità che non rientrano nei poteri speciali, ma sono dotazione naturale dell’eroe.
La lista di questi attributi è a dir poco lunga, ce ne sono quasi 100 e uno diverso dall’altro.
- Impostare i poteri; i poteri sono moltissimi, tutti diversi e divisi per categorie:
- MELEE: poteri funzionanti solo nel combattimanto ravvicinato (corpo a corpo)
- PROJECTILE: poteri funzionanti a proiettile, ovvero permettono all’eroe di sparare un dardo di energia (eg. ICE BULLET, un dardo di ghiaccio che colpisce l’avversario)
- BEAM: KAME-----HAME-----HA! E qui entriamo nei toni Dragonball-iani. Qui riuniti ci sono i poteri a raggio stile Onda Energetica (non si chiama proprio così nel gioco, ma l’idea è quella).
- AREA: qui troviamo i poteri di attacco ad area come il CORTICAL SUPPRESSION di Mentor (uno dei pg psichici del gioco). Questi poteri causano un’esplosione di energia con diversi effetti.
- DIRECT: i poteri direct sembrano essere i poteri diretti su un singolo bersaglio, ma purtroppo non avendo avuto occasione di testare un di questi poteri non posso assicurarvelo.
- ACTIVE DEFENSE: qui entriamo nella parte difensiva dei poteri dei pg. Gli Active Defense, sono i poteri di difesa Attiva, ovvero poteri difensivi che dovranno necessariamente essere usati per difendersi.
- PASSIVE DEFENSE: i Passive Defense, al contrario degli Active, non hanno bisogno di essere richiamati per funzionare, funzionano in “background” sull’eroe e sono sempre attivi.
- SPECIAL: categoria speciale che contiene un solo potere in grado di triplicare il danno inflitto nel corpo a corpo.
Insomma, da questo quadro vi renderete conto come sia approfondito il discorso sulle caratteristiche dei personaggi.
Creare i proprio eroe sarà uno spasso, e saremo noi a decidere quando poterlo usare nella nostra Freedom Force.
Infatti, quando i nostri personaggi avranno raggiunto un “tot” di esperienza, sarà possibile aggregare il nostro eroe personale. Più punti esperienza serviranno e più forte sarà la nostra “creatura”.
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Concludendo
Abbiamo analizzato gli aspetti più importanti di FF, è ora di analizzare anche quello tecnico: Freedom Force si presenta con una visuale isometrica, ma tutta la grafica sarà in 3D, ragion per cui ogni oggetto presente nelle mappe, potrà essere usato dai nostri personaggi.
Tanto per dire, strappare un palo della luce da terra e darlo in faccia ai criminali, o sollevare un camioncino dei gelati e scagliarlo contro un boss, sarà normale routine.
Molto buono anche il livello di zoom che ci permetterà di vedere da vicino i nostri eroi in azione, anche se una larga visuale dall’alto sarà decisamente più comoda e funzionale. Ottima la gestione dei personaggi, con comodi menu è un’interfaccia semplice e intuitiva.
I caricamenti sono snelli e rapidi, ed il gioco (almeno la versione USA nelle mani di RPGPlayer) è sempre stato stabilissimo senza mai bloccarsi.
La grafica è colorata, e seppur non dettagliatissima, risulta molto gradevole.
Applausi al sonoro, che oltre alle voci fantastiche, presenta musiche e effetti sonori più che buoni. L’installazione consigliata occupa 530 mega ed il gioco appare fluido anche su macchine non potentissime. Insomma, una volta tanto abbiamo un prodotto impeccabile!
A parte il possibile equivoco rpg-non rpg, una volta appurato che FF è decisamente uno strategico, non potremo far altro che apprezzare questo gioco in lungo ed in largo, cominciando a mettere da parte i dindini per la prossima versione italiana, che di italiano avrà soltanto confezione e manuale. Ed ora spazio alla pagella.
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Concludendo
GRAFICA: 88/100
Freedom Force non è un gioco che fa della grafica pomposa il suo biglietto da visita, ma il comparto visivo è notevole, soprattutto per l’accuratezza delle ambientazioni e la scelta appropriata dei colori. Qualitativamente parlando c’è di meglio in giro, e questo è il motivo di un voto che non arriva al 90.
SONORO: 95/100
I dialoghi e le voci dei personaggi, meravigliosamente doppiati, contribuiscono massicciamente ad aumentare l’atmosfera e a divertire il giocatore. Le voci dei personaggi e del narratore sono le più appropriate per la situazione. Belle anche le musiche, in stile retrò e mai banali. Decisamente un accompagnamento sonoro di cui un lettore accanito di comics non potrebbe fare a meno.
GAMEPLAY: 93/100
Chi è abituato ai giochi di ruolo di stampo classico, dovrà darsi una ripassata a qualche buon RTS, perché in Freedom Force la componente strategica è fondamentale. Utilizzare al meglio i poteri dei nostri eroi e scegliere la tattica più efficace sarà di volta in volta una sfida eccitante. Peccato per le missioni alla fine tutte simili tra loro.
Applausi a scena aperta per l’editor dei personaggi, che regala orizzonti infiniti al multiplayer che si preannuncia spassoso.
GLOBALE: 92/100
Chi ama i fumetti non potrà fare a meno di innamorarsi di questo gioiellino. Se oltre ai fumetti amate anche i giochi con forti componenti tattiche e strategiche, vi dico sin da ora che FF è il gioco dell’anno. Per tutti gli altri, il consiglio è di provare a tutti i costi almeno il demo, perché difficilmente FF lascerà delusi.
Il rischio di amore incondizionato è grosso, e l’editor da paura è una calamita quasi impossibile da respingere. Unica remora a chi proprio non digerisce gli strategici e odia i fumetti.
Giovanni "Ezechiele 25,17" Scotto
Configurazione utilizzata per la prova: Athlon 1200, 384 mega di Ram, GeForce 2 MX (Asus V7100, Det. 21.81), Sound Blaster Live! Con LiveWare 3.0, W98 SE.
Links Utili
Introduzione
Sono sicuro che nelle case della maggior parte degli appassionati di videogiochi e non, sia praticamente impossibile non trovare qua e là, magari impolverato, qualche albo di fumetti della storica tradizione americana.
Sono sempre stato convinto che ai nostri simpatici amici d’oltreoceano, due cose riescano alla grande: i fumetti e il cinema. In effetti, si può considerare abbastanza tranquillamente che gli americani, con i loro “comics” (inutile dire che parliamo di fumetti) hanno dato vita ad un vero e proprio fenomeno culturale, o cliché, stereotipo, come preferite chiamarlo.
Così come la tradizione nordica ha creato la figura immaginaria, ma perfettamente esistente e delineata nel collettivo di tutti, come quella di Babbo Natale, così gli americani, grazie ai loro fumettoni, hanno contribuito alla realizzazione nell’immaginario collettivo della figura del super eroe.
Sarebbe difficile trovare chi non abbia idea di cosa sia un super eroe, ed al limite, ad aiutare questo ipotetico qualcuno basterebbe fare due o tre nomi: Superman, Batman, l’Uomo Ragno (o Spiderman), etc. Che si amino o si odino i super eroi fanno parte della cultura fumettistico-letteraria, e come sappiamo, anche le grandi produzioni hollywoodiane hanno finalmente reso onore al tema, con pellicole di tutto rispetto (penso a Batman di Tim Burton, ma anche ai mitici Superman, o a The Unbreakable, pellicola a me particolarmente cara, ma anche al venturo Spiderman).
Beh, a questo punto era ora che anche il mondo dei videogiochi desse il suo contributo al mondo dei comics, ed in particolare a quello dei super eroi; e non parlo di “un” super eroe in particolare, per quelli di singoli giochi ce ne sono a bizzeffe, ma intendo di – tutti - i super eroi, ed in particolare del loro mondo, per così dire, del loro stile di vita, e della loro inconfondibile e carismatica immagine.