Indietro nel tempo
Il concetto è semplice, l’esecuzione altrettanto. Spalmati sulle strade di una città americana ecco una seria di gare a rotta di collo divise in varie tappe, progressivamente più difficili, e tre categorie d’auto assolutamente immaginarie. Il succo di Full Auto sta tutto nelle armi che si possono montare sulla carrozzerie dei veicoli, divise sostanzialmente in armi frontali e posteriori, e nei due poteri a disposizione del giocatore. Oltre al turbo, che si ricarica con le derapate in curva e con i salti effettuabili sfruttando qualsiasi sporgenza e palazzo, c’è anche la possibilità di tornare indietro nel tempo per rimediare ad una curva sbagliata, ad un fuori pista mortale, o ad un colpo decisivo sferrato da un avversario. Per ricaricare questo potere bisogna distruggere fondale e avversari, in un caleidoscopio di esplosioni e frammenti poligonali ovunque.
c’è anche la possibilità di tornare indietro nel tempo per rimediare ad una curva sbagliata, ad un fuori pista mortale
Indietro nel tempo
A quel punto, e premendo RB, lo schermo si fa color seppia e la partita si riavvolge fino all’esaurirsi del potere stesso, dandoci la possibilità di correggere il tiro e di salvare le penne. Il gameplay di Full Auto ruota tutto attorno al giusto bilanciamento dell’utilizzo delle armi per eliminare gli avversari e nel riuscire a mantenere sempre un livello minimo di “Recupero”, questo il nome, o Turbo in modo da riuscire a rimettersi in carreggiata all’ultima curva o all’ultimo assalto degli avversari. Ogni gara ha tre risultati possibili, dati dalla combinazione della posizione all’arrivo e dal numero di danni realizzati o dai nemici uccisi, ad esempio, e per ognuno dei piazzamenti viene assegnata una diversa medaglia che sblocca nuove modalità, colori e decalcomanie per le carrozzerie delle vetture. Questo, oltre alle modalità online, fa sì che Full Auto abbia una discreta longevità, qualora ci si voglia cimentare nel conseguimento di tutte le medaglie d’oro, che non sono certo poche.
Come si diventa piloti Full Auto?
Full Auto è, soprattutto fino alla metà della modalità carriera, piuttosto permissivo. Per superare i turni ed accedere agli eventi successivi non sono richieste grandi abilità. Il gioco corre via veloce con dei terzi posti che, con un minimo di impegno, si tramutano presto in medaglie d’argento e d’oro, fino ad aver sbloccato tutte le piste e tutte le auto a disposizione. Tutte le macchine hanno più o meno lo stesso atteggiamento su strada, creando un feeling arcade che non richiede di imparare curve o traiettorie dei diversi tracciati, grazie soprattutto alla possibilità di usare Recupero e Turbo, che si ricarica generosamente ad ogni salto e derapata. Spettacolare e veloce, Full Auto manca, purtroppo, di vero mordente, dato che viene richiesto un impegno medio nell’utilizzo delle diverse abilità, senza mai che venga spinto l’acceleratore su una delle diverse caratteristiche, con il risultato di trovarsi tra le mani un titolo dalla personalità non ben definita. Si crea una sorta di distacco tra chi guida e la macchina, distacco che si colma solo nelle fasi più concitate, che troppo raramente si tramutano in una sconfitta e nel dover imparare davvero tutte le tecniche o i trucchi per poter proseguire nel gioco. Il risultato è un titolo discreto, divertente, ma che al cospetto di Ridge Racer 6 e Project Gotham Racing 3, si lascia adombrare troppo facilmente. Diverso il discorso delle modalità online, dove l’intelligenza di avversari umani riporta in vita più spesso quei momenti genuinamente adrenalinici che affiorano qua e là nella modalità offline.
Come si diventa piloti Full Auto?
Ti rompo tutto.
All’inizio di ogni gara si possono scegliere varie combinazioni di armi, tra mine, bombe, missili e mitragliatrici. Ognuna di queste produce effetti devastanti sul fondale, che può essere distrutto in qualsiasi elemento. Colonne che crollano, pietre d’angolo che si scheggiano, camion cisterne che esplodono, vetrine, piante e lungomare che saltano in aria dando vita ad uno spettacolo pirotecnico di prim’ordine, che però fa soffrire il frame rate che abbandona i 60fps troppo spesso.
uno spettacolo pirotecnico di prim’ordine, che però fa soffrire il frame rate che abbandona i 60fps troppo spesso
Come si diventa piloti Full Auto?
Ogni volta che si compie un salto, o che si elimina un avversario, un replay istantaneo mostra carrozzerie scintillanti e lamiere che s’infrangono dalle inquadrature più spettacolari, che possono essere guardate a piacimento con un’apposita funzione. Solo in questi frangenti, però, si riescono ad apprezzare i dettagli e le sfumature che sfruttano in parte l’hardware di Xbox 360, ma che non vanno ad intaccare di certo il vero potenziale della nuova console Microsoft. Belle le scelte cromatiche ed alcune delle decalcomanie che adornano le carrozzerie di alcuni veicoli, mentre da dimenticare sono le musiche, che sostituirete in brevissimo tempo con una colonna sonora personalizzata.
Obiettivi
In Full Auto ci sono 1000 punti da racimolare realizzando 50 obiettivi, tra gare online e modalità carriera. È uno tra i giochi più generosi, dato che il compimento di ogni singolo livello della modalità single player porta alla realizzazione di un obiettivo e ai relativi punti. Anche dopo poche partite, quindi, si può veder crescere il punteggio della propria gamer tag in modo considerevole.
Commento
BurnOut è uno dei vostri giochi preferiti, ma non vedete l’ora di poter fare a pezzi edifici ed auto con missili e mitragliatrici? Full Auto, allora, può fare al caso vostro con una discreta modalità offline, il multiplayer via Xbox Live e una longevità garantita da numerosi segreti e obiettivi sbloccabili. Certo è che il titolo Sega avrebbe dovuto dare di più, e tutto quel che offre sarà apprezzato solo da chi sia disposto a sorvolare su un frame rate un po’ incerto e un gameplay che digrigna i denti, ma non riesce mai a stringere il morso, fino a dove dovrebbe il capostipite di un nuovo brand Next Generation. Se amate gli arcade veloci e frenetici, comunque, fatevi un giro sulle piste di Full Auto e datevi ad un po’ di sana distruzione.
Pro:
- Fondale completamente interattivo
- Veloce e frenetico
- Giocabilità arcade e spensierata
- Frame rate ballerino
- A metà tra la vecchia e la nuova generazione
Dopo l’ottimo esordio di Condemned: Criminal Origins, Sega torna all’assalto di Xbox 360 con Full Auto, gioco di corse arcade condito dalla distruzione in massa di fondali, avversari e ignari passanti. Dallo scorso E3, quando abbiamo provato per la prima volta il titolo degli Pseudo Interactive, Full Auto ne ha fatta parecchia di strada, le varie modalità hanno preso corpo e il gioco è ora pronto per gli scaffali di tutti i negozi. Anche dalla demo distribuita gratuitamente sul market place di progressi ne sono stati fatti tanti, con una maggiore solidità ed un frame rate più stabile. Nonostante questo e le buone premesse, Full Auto non graffia e resta un gioco discreto che diverte, ma non riesce a convincere del tutto. Tra esplosioni e bump mapping, proviamo anche a capire perché…