History repeating
Lo scopo di Bust-a-Move è sempre lo stesso, inalterato negli anni: il giocatore dovrà confrontarsi con una serie di schemi contenenti agglomerati di palline colorate che andranno fatte esplodere fino all’ultima per poter proseguire. La peculiarità di Bust a Move, quello che lo rende sostanzialmente diverso dagli altri puzzle, è il semplice assunto che i pezzi non cadranno dall’alto, non bisognerà ruotarli o cambiarne la sequenza di colori, il giocatore stesso sarà fautore della sua fortuna sparando con una specie di cannone ad angolazione regolabile le palle colorate che si susseguiranno le gioco. Il metodo più semplice per superare lo stage sarà quindi quello di metterne tre palle o più dello stesso colore vicine, così da provocare la loro scomparsa e proseguire con questo lavoro fino alla fine. Alcuni stage per via della loro particolare conformazione si potranno battere ad esempio in un paio semplici mosse andando a colpire l’agglomerato di palline direttamente alla base per farle crollare tutte, altri necessiteranno di un più strenuo lavoro, resta il fatto che potranno essere comunque affrontati nelle maniere più disparate purchè portino alla totale pulizia dello schermo. In tutto ciò il Ds entra quasi in punta di piedi senza rovinare ciò che di buono Taito aveva creato, semplicemente riscrivendo le meccaniche di lancio delle palline adattandole al touch screen: in questo capitolo portatile per fare i propri lanci sarà necessario tirare la palla e direzionarla come se si trovasse in un ipotetica fionda e, a scelta compiuta, rilasciare per lanciare il proiettile colorato.
History repeating
Il single player presente in Bust-a-Move Ds si suddivide in: Puzzle, Endless e VS Cpu. La prima modalità è quella che comunemente si può associare allo story mode in un puzzle game, sarà possibile scegliere la propria strada (banalmente divisa in ABCDE) e dopo aver superato dieci stage si accederà al secondo capitolo alla presenza di un nuovo bivio e via andare fino alla fine del gioco. Le decisioni valgono come veri e propri bivi in termini di struttura di stage: non è la storia a cambiare ma la tipologia di disposizione delle palline, alcuni bivi metteranno il giocatore davanti a stage pieni di bocce colorate, altri lo metteranno alla prova con stage dove la capacità balistica del colpo giusto al momento giusto sarà la discriminante tra il proseguire o il perdere la partita. La modalità Endless impegnerà il giocatore con un livello solo a scorrimento infinito dove mano a mano che il tempo scorre vengono aggiunte dall’alto sempre più linee di palline; in questa modalità non c’è un vero scopo e non c’è modo di portarla a termine, tutto quello che bisoognerà fare è sfidare se stessi per battere il miglior punteggio e correre contro il tempo fino a che comparirà la classica schermata di game over. Chiude il trittico di modalità il VS Cpu, una gustosa anticipazione della modalità multiplayer in cui sarà possibile sfidare da 1 a 4 nemici controllati dalla Cpu contemporaneamente, scopo del gioco -quasi superfluo dirlo- sarà quello di battere ogni avversario tenendo libero il più possibile la propria area di gioco.
Supporti vettoriali
Il multiplayer si dimostra comunque essere vera linfa vitale per questo puzzle game Taito: presente in entrambe le incarnazioni “download ds” e “wireless”, permette di giocare fino a cinque giocatori contemporaneamente ad una versione leggermente differente (per quanto riguarda le regole di gioco) ma molto più additiva rispetto al single player. Oltre alle canoniche impostazione di base gran parte della strategia di gioco si baserà sulle chain e sui diamanti: nelle partite in multiplayer la chiave della vittoria, oltre ad una buona velocità, risiede nei diamanti, questi gioielli rappresentano la quantità di bolle scoppiate nel proprio stage e servono per mettere in difficoltà gli avversari aggiungendo sui loro schermi bolle indesiderate. L’effettivo squilibrio tra bravura e utilizzo dei diamanti è causato dalle chain, metodo per cui se si distrugge -ad esempio- un gruppo di bolle rosse facendone cadere anche altre di altri colori, queste al posto che finire perse per sempre ripartiranno automaticamente verso l’alto andando a cercare coppie dello stesso colore per farle scoppiare e per creare distruttive combo. Il risultato dell’equazione che esce da questo processo è quindi: più bolle si faranno scoppiare, più gioielli si otterranno e più devastante sarà l’attacco ai propri avversari. Rimane, oltre l’effettivo divertimento, il problema che affligge l’eccessiva semplicità della creazione delle chain, tutto quello che basterà fare è buttare giu qualche palla per creare effetti a catena insperati e incalcolabili rendendo a tratti il multiplayer come una continua rampa di lancio di diamanti più che di esplosione di palline nel Bust-a-Move style.
Supporti vettoriali
Graficamente il giudizio non può che essere positivo, la serie non ha mai brillato per meraviglie grafiche ed è evidente la ricerca degli sviluppatori di uno stile allo stesso tempo semplice e curato e che ricordi di primo acchito lo stile scanzonato di Taito. Rimangono comunque non degni di nota i fondali degli stage, da una parte c’è sicuramente l’intendo di non distrarre il giocatore con animazioni o immagini troppo complesse, dall’altra c’è l’amarezza di avere davanti a se immagini sgranate, sfocate o semplicemente brutte (in netto contrasto rispetto alla gradevole pulizia vettoriale dei menù). Il comparto sonoro rimane abbastanza nella media delle produzioni Taito-Bust a Move, con tutta una serie di effetti e musichette che potrebbero far riconoscere il gioco anche ad occhi chiusi.
E’ Bust-a-Move, e quando si dice che un nome vale più di mille parole in questo caso è vero. Rimane lo stesso di sempre, un buon gioco in single player e un ottimo gioco in multiplayer. Resta qualche dubbio sulla presenza delle chain in multiplayer che sbilanciano forse un po’ troppo la struttura di gioco verso qualcosa di meno divertente e meno tecnico. L’integrazione con il touch screen è pressochè perfetta e qualche lieve imprecisione non cambia il valore effettivo del gioco.
- Pro:
- è bust-a-move
- touch screen ben integrato
- infinito in multiplayer
- Contro:
- a volte il pennino è poco preciso
- difficoltà sbilanciate
C’è tutta una categoria di giochi itineranti, di quelli che nascono in tempi che quasi non ricorda più nessuno ma che tutti conoscono e che tutti hanno giocato per via delle diverse reincarnazioni su tutto quello che il mercato ha offerto in termini di hardware. Di questa categoria fa fieramente parte Bust-a-Move (alias Puzzle Bobble in Giappone), divertente spin-off di quella pietra miliare del videogioco che fu Bubble Bobble, che ormai ha raggiunto ampiamente la doppia cifra in termini di apparizioni su console e che per non smentirsi si propone in una veste leggermente inedita anche su Nintendo Ds. Adattando le meccaniche del touch screen a quello che è un gameplay solido ed inalterato da ormai più di dieci anni, Taito ci invita ad affinare la mira e a fare ordinata strage di palle colorate.